Saudi Aramco finanzierà i suoi progetti con un nuovo bond islamico

La massiccia industrializzazione dell’Arabia Saudita deve in qualche modo essere finanziata: ecco allora che la nazione asiatica ha deciso di affidarsi alle obbligazioni islamiche, con un crescente ricorso a questo tipo di finanza che è diventato il mezzo più utile ed efficace per rendere concreti i progetti regionali. Giusto un anno fa, il discorso era praticamente lo stesso, dato che, parlando dei sukuk, si affermò chiaramente come il 2012 sarebbe stato all’insegna dell’Arabia Saudita. Stavolta, comunque, l’attenzione deve essere focalizzata su Saudi Aramco, la maggior compagnia petrolifera del paese.

Quest’ultima ha avviato una serie di progetti molto interessanti dal punto di vista petrolchimico e della raffinazione, in modo da diversificare l’economia nazionale e dare un nuovo impulso all’occupazione. Una esperienza simile è avvenuta nel 2011, quando Satorp, joint venture della stessa compagnia saudita con i francesi di Total, lanciò un sukuk per finanziare la costruzione di una raffineria. Come ha spiegato Jamal Al Rammah, tesoriere di Saudi Aramco, l’emissione del nuovo sukuk è attesa in maniera molto positiva, anche perché potrebbe aprire le porte a una nuova classe di investitori finanziari.

Il significato di tale operazione è notevole, tenendo soprattutto conto del fatto che i prestiti internazionali non sono così generosi. A dispetto di un settore globale del credito in costante difficoltà, il comparto finanziario dell’Arabia Saudita gode di ottima salute, in particolare per quel che concerne la liquidità a disposizione. Tra l’altro, finanziare iniziative del genere non è certo semplice, visto che il periodo di tempo che è necessario è piuttosto lungo e i prestiti emessi dagli istituti di credito regionali tendono invece a coprire termini minori. I bond in questione, poi, sono piuttosto appetibili agli occhi degli investitori istituzionali stranieri, in primis i fondi pensionistici e le società assicurative. La vendita di sukuk di cui si sta parlando sarà completata con tutta probabilità entro la fine del 2013.

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