Satorp firma il primo programma di sukuk dell’Arabia Saudita

Saudi Aramco Total Refining and Petrochemical Company, compagnia araba meglio nota con l’acronimo Satorp, ha annunciato il lancio di una offerta pubblica di certificati sukuk: l’emissione è stata curata da un’altra società saudita, vale a dire l’Arabian Aramco Total Services Company, specializzata proprio in questo settore. Nel dettaglio, le dimensioni complessive dell’emissione verranno determinate in una fase successiva. Sono infatti necessari alcuni giorni di meeting per perfezionare tutti gli elementi di questi prodotti finanziari, ma con tutta probabilità il prossimo 13 settembre dovrebbe già essere una data campale. C’è comunque da precisare che ben tre aziende, nello specifico la Deutsche Securities Saudi Arabia, la Samba Capital & Investment Management Company e la Saudi Fransi Capital, come a voler sottolineare che l’unione fa davvero la forza.

L’intento è quello di finanziare e sostenere in maniera adeguata un progetto petrolifero; in effetti, si punta a costruire una raffineria piuttosto importante, oltre a un complesso petrolchimico, il quale troverà la sua ideale collocazione nella Jubaul Industrial City, nella costa orientale del regno asiatico. Non si tratta di una quotazione qualsiasi, ma del primo progetto obbligazionario conforme alla legge della Shariah che viene implementato in Arabia Saudita: per arrivare a un risultato così importante, comunque, è stato necessario ottenere il consenso e l’approvazione dei board della Al Inma Investment Company.

I clienti ideali in questo senso saranno le istituzioni finanziarie, ma anche i fondi mutualistici, le compagnie operanti nel ramo assicurativo e i fondi pensione; inoltre, sono ricompresi in tale novero anche tutti quei soggetti che saranno in grado di sottoscrivere il programma in questione, ovviamente alle condizioni e ai termini prescritti. Il tasso di riferimento sarà variabile, mentre la scadenza prefissata è di quattordici anni: la stessa Satorp metterà a disposizione un ammortamento specifico, visto l’arco temporale così lungo, senza dimenticare che il rendimento previsto è pari al 6%, con tanto di margine da distribuire ogni sei mesi.

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