Risparmio famiglie: assicurazioni vita e depositi in crescita

risparmio-famiglieAlla fine del terzo trimestre dello scorso anno le famiglie italiane avevano circa un terzo delle proprie attività finanziarie, il 30,6% per la precisione, in depositi bancari, monete e biglietti. A rilevarlo, in base agli ultimi dati disponibili, è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Rapporto mensile relativo al mese di marzo 2010; la variazione tendenziale di questi asset registra un incremento del 4% a fronte di un totale delle attività finanziarie che, sempre nel terzo trimestre del 2009, sono aumentate del 3% nei dodici mesi e rappresentano una quota pari ben 3.479,9 miliardi di euro, ovverosia il 226,2% del prodotto interno lordo italiano. E se il 30,6% degli asset delle famiglie è suddiviso tra depositi, monete e banconote, un’altra buona fetta, pari al 16,7%, si trova “investita” nel trattamento di fine rapporto (Tfr), nei fondi pensione e nelle assicurazioni del ramo vita.

Anche questo è un dato fornito dall’ABI sempre relativamente al terzo trimestre 2009, quando per questi asset c’è stata una crescita del 4,8%. Nonostante la volatilità dei mercati degli ultimi tre anni, le famiglie italiane non disdegnano l’investimento nell’azionario e nelle partecipazioni; la quota di questi asset, al terzo trimestre 2009, era infatti pari al 21,9% a fronte di un incremento che è stato del 6,7%.

Scende invece a livello tendenziale la quota di asset finanziari detenuti dalle famiglie in obbligazioni, sia pubbliche, sia private; secondo i dati forniti dall’ABI, infatti, si è passati da una quota sul totale del 22,3% al 21,4%. A contribuire a questa discesa, molto probabilmente, è stata anche la scarsa appetibilità che in questi mesi hanno offerto i Bot, ovverosia i Buoni Ordinari del Tesoro che per alcune aste, sulle scadenze più brevi, a tre ed a sei mesi, hanno offerto rendimenti che, al netto delle tasse, pari al 12,50% calcolato sugli interessi lordi, e delle commissioni bancarie, si sono attestati in prossimità dello zero percentuale.

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