Rating del giorno: tagli in Nuova Zelanda

Più volte abbiamo parlato dell’influenza che le agenzie di rating hanno conquistato sul mercato finanziario. La loro capacità di spostare consensi aumenta nonostante le contraddizioni sulla loro posizione non troppo trasparente riguardo gli azionisti di maggioranza.

Dopo il declassamento del debito americano (arrivato, lo ricordiamo, con netto ritardo rispetto agli eventi importanti) e dopo il declassamento del debito dell’Italia (arrivato invece in anticipo), le agenzie hanno minacciato di ridurre anche i voti dei debiti di Cina e Giappone nei prossimi mesi, quasi per incitare una loro reazione immediata.

Tra i rating del giorno spicca sicuramente il passaggio da AA+ ad AA sulla Nuova Zelanda: sia Standard & Poor’s che Fitch eseguono la stessa operazione ma il mercato non è movimentato per questo motivo. La perdita del “+” non è più importante di quello che sta succedendo in area Euro e negli Stati Uniti con, rispettivamente, Bce e Fed alle strette senza avere ancora in mano una soluzione solida da proporre.

Per quanto riguarda Piazza Affari segnaliamo che Exane alza il rating da underperform a neutral di Snam Rete Gas, a conferma di quanto questa diventi sempre più interessante anche all’estero e tutto il settore continui a trascinare avanti la finanza.

In area Euro invece è notizia di pochi minuti fa’ il taglio sulla crescita degli utili dell’area da parte di UBS; le stime di creascita degli utili per azione dell’Europa vengono aggiornate rispettivamente dal 10% all’8% e dall’8% al 3% nel 2011 e nel 2012. La recessione sembra che venga annunciata lentamente dagli enti competenti, tra agenzie che tagliano i rating ed istituzioni monetarie che invece non riescono a dare fiducia al mercato con le loro scelte, ma il mercato ancora non crolla ed i valori su cui gli indici si sono stabilizzati non riescono a spaventare abbastanza da costringere gli investitori ad un nuovo sell-off.

 

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