Tiscali e ZTE, accordo per la banda ultra larga

Al fine di accelerare nel nostro Paese lo sviluppo della banda ultra larga, ZTE e Tiscali hanno siglato un’importante accordo di collaborazione strategica che, innanzitutto, partirà con la creazione in Sardegna di una rete “Fiber to the Home”. A darne notizia con un comunicato ufficiale è stato l’operatore di servizi di telecomunicazioni Tiscali nel sottolineare come l’intesa sia strategica non solo da punto di vista tecnico, con ZTE che, in particolare, è un leader mondiale per quel che riguarda la fornitura di soluzioni di rete e di apparati di telecomunicazioni; l’accordo ha infatti anche una valenza commerciale e finanziaria visto che saranno progettati, studiati e valutati servizi di nuova generazione che poi la società di telecomunicazioni sarda potrà erogare ai propri clienti. Negli ultimi mesi in Italia c’è un gran fermento per quel che riguarda la creazione di reti di telecomunicazioni in grado di veicolare l’accesso ad Internet ad alta velocità nonché nuovi servizi evoluti, a partire da quelli di telefonia mobile, che sono in fase di test e di sperimentazione.

Pioneer conferma la propria predilezione per il gruppo Bric

Non è passato molto tempo dall’ultima iniziativa simile che Pioneer Investment torna alla ribalta con un nuovo fondo di investimento appositamente pensato per focalizzare le strategie di portafoglio sul gruppo dei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina): questo tipo di prodotti si conferma un vero e proprio cavallo di battaglia per la compagnia statunitense, la quale vuole offrire la più ampia disponibilità di capitale protetto e volatilità ridotta. Lo strumento a cui ci stiamo riferendo si chiama Pioneer UniCredit a formula Bric 4 dicembre 2015 e, come si evince già da questa denominazione, prevede una scadenza a cinque anni (viene considerato un investimento di medio termine): si tratta, in estrema sintesi, di una delle formule più consigliate per quei soggetti che hanno intenzione di focalizzare le proprie strategie sui principali paesi emergenti, contando sul capitale protetto.

Hsbc progetta il suo primo Etf dedicato al Golfo Persico

Hsbc (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation) rappresenta una delle maggiori realtà della finanza islamica: in effetti, il gruppo bancario britannico risulta essere attualmente il secondo maggior sottoscrittore di obbligazioni ricollegabili a questa area geografica e non è quindi un caso se si sta pensando all’avvio del primo Etf nel Golfo Persico “rispettoso” della legge della Shariah. Questa zona asiatica è uno dei richiami più forti per gli investitori internazionali e Hsbc ha tenuto conto anche di questo specifico fattore. Il lancio dei nuovi Exchange Traded Fund potrebbe favorire l’accumulo di circa cinquanta miliardi di dollari da destinare ai mercati locali, oltre che un interessante incentivo per quelli emergenti.

Gruppo Azimut: raccolta netta fondi negativa a settembre

Semaforo rosso nello scorso mese di settembre per la raccolta del Gruppo Azimut che, nello specifico, ha fatto registrare un saldo netto negativo per 80 milioni di euro. A darne notizia con una nota ufficiale è stato proprio il Gruppo italiano indipendente del risparmio gestito, facendo altresì presente come da inizio anno, al 30 settembre 2010, la raccolta netta in fondi si attesti a 511 milioni di euro a fronte di un patrimonio gestito che, con un rialzo del 2,9% rispetto alla fine del 2009, si è attestato a 14,3 miliardi di euro circa. Crescono da inizio anno, con un incremento del 2,2%, anche le masse totali che si sono attestate a 16,2 miliardi di euro che individuano, rispetto al mese di settembre del 2009, un incremento pari a ben il 9,7%. Il Gruppo Azimut ha inoltre reso noto che nel mese scorso è partita l’operatività di Best Equity e di Best Bond, due fondi di fondi che investono in fondi di terzi ed in base ad una metodologia quantitativa. Trattasi, nello specifico, di due nuovi comparti del fondo lussemburghese AZFund 1 che sono gestiti dal team di gestione lussemburghese multi manager.

Autostrada Torino-Milano: pronto il dividendo straordinario

Si è riunito oggi, mercoledì 6 ottobre 2010, il Consiglio di Amministrazione della società ASTM – Autostrada Torino-Milano, che ha provveduto ad esaminare, con parere favorevole, la proposta di distribuzione di un dividendo straordinario, pari a 0,14 per azione, rinveniente da una quota relativa alla riserva “utili a nuovo”. La decisione legata al pagamento del dividendo straordinario, in accordo con una nota ufficiale emessa da ASTM, si inquadra nella prassi, oramai da tempo consolidata, che vede la società Autostrada Torino-Milano andare a distribuire ai propri azionisti gli utili conseguiti in due diversi e distinti periodi dell’anno. L’operazione relativa alla distribuzione del dividendo straordinario è subordinata all’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti di ASTM – Autostrada Torino-Milano che, in prima convocazione, è stata convocata per il 17 novembre 2010.

Enel Green Power: nuovo Cda in vista della quotazione

Il Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power S.p.A.  è stato rinnovato al fine di adeguarlo, in vista della quotazione in Borsa, sia alle raccomandazioni previste dal Codice di Autodisciplina delle società quotate, sia alle previsioni del Testo Unico della Finanza. A darne notizia è stato il Gruppo Enel nel precisare d’aver dato voto favorevole, in qualità di unico azionista, al rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell’Assemblea ordinaria di Enel Green Power. E così, fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2012, sono stati nominati in qualità di amministratori di Enel Green Power Luigi Ferraris, Luciana Tarozzi, Carlo Angelici, Carlo Tamburi, Andrea Brentan, Francesco Starace e Giovanni Battista Lombardo. In particolare, Luigi Ferraris, CFO di Enel, è stato confermato nella carica di Presidente; Carlo Tamburi è il Direttore della Divisione Internazionale, mentre Andrea Brentan è amministratore delegato di Endesa S.A. nonché Direttore della Divisione Iberia e America Latina.

Massey Energy, i fondi pensione premono per dei cambi gestionali

Un gruppo di investitori, tra cui figura anche Calpers (sigla che identifica il California Public Employee’s Retirement System, l’agenzia americana che si occupa della gestione delle pensioni dello stato federale), sta chiedendo a gran voce ai propri azionisti di votare in favore delle proposte sulla gestione di Massey Energy: la compagnia di Richmond, nota per le sue estrazioni di carbone, dovrà attendere il meeting odierno per conoscere le novità sul proprio management. Le questioni più urgenti da affrontare riguardano l’istituzione di elezioni annuali dei direttori, l’eliminazione del voto di super-maggioranza e la possibilità per i titolari di azioni di richiedere assemblee speciali, alla luce soprattutto del disastroso incidente mortale che ha coinvolto alcuni minatori della società lo scorso mese di aprile.

Julius Baer Northern Africa Fund: tre anni e non sentirli

I titoli azionari del continente africano hanno dovuto sempre faticare di più rispetto a prodotti simili, ma di diversa provenienza geografica: si tratta della conseguenza principale di una sorta di scetticismo che aleggia attorno a questi paesi, i quali invece possono presentare delle attrattive interessanti dal punto di vista degli investimenti finanziari. In particolare, la parte settentrionale dell’Africa, con le buone prospettive economiche del Maghreb (l’area che comprende Algeria, Tunisia e Marocco), sembra essere la più appetibile in questo senso e una conferma arriva da un fondo che è stato progettato proprio per puntare su tali prodotti. Si tratta del Julius Baer Northern Africa Fund, strumento finanziario che beneficia della gestione da parte di Swiss & Global Asset Management (spa di Zurigo attiva nella gestione degli investimenti) e che è riuscito a festeggiare un importante traguardo, il suo terzo anno di vita.

Reliance Industries punta a vendere bond per un miliardo di dollari

Reliance Industries, la maggiore compagnia privata di tutta l’India (il suo fatturato si avvicina ai 20 miliardi di dollari: è attiva soprattutto nel campo petrolifero, delle fibre e del vestiario), intende gestire al meglio la domanda di assets che attualmente proviene dalla seconda economia asiatica: in effetti, l’obiettivo è quello di incrementare fino a un miliardo di dollari la vendita di titoli obbligazionari denominati in moneta verde, la più vasta operazione in questo senso da parte di un gruppo indiano non bancario. L’offerta avanzata dall’azienda di Mumbai potrebbe agevolare la crescita delle vendite di bond internazionali del paese, dato che si prevede il raggiungimento di un valore pari a 5,5 miliardi di dollari, il livello massimo da tre anni a questa parte secondo le rilevazioni degli analisti.

Finmeccanica: Alenia e Selex Galileo, nuove commesse milionarie

Ammontano a complessivi 384 milioni di euro le commesse che il Gruppo Finmeccanica, attraverso le proprie società controllate, s’è aggiudicato nel settore dell’aeronautica. A darne notizia in data odierna, martedì 5 ottobre 2010, è stato proprio il colosso aerospaziale quotato in Borsa a Piazza Affari, e facente parte dell’indice FTSE MIB,  nel precisare che i contratti sono stati siglati attraverso le controllate Selex Sistemi Integrati, Alenia Aeronautica e Selex Galileo. Nel dettaglio, attraverso la controllata Alenia North America, Alenia Aeronautica s’è aggiudicata una commessa avente un controvalore pari a 30 milioni di dollari circa, corrispondenti a 22 milioni di euro circa, per conto dell’USAF, la Forza Aerea degli Stati Uniti; la commessa, nello specifico, prevede la fornitura altri due nuovi G.222, velivoli da trasporto, ricondizionati, rinnovati e da destinare all’AAF, la Forza Aerea Afghana.

Luxottica: licenza produzione occhiali per Coach

Luxottica produrrà gli occhiali per Coach, società con quartier generale a New York che opera nel settore degli accessori di pelletteria, borse, scarpe, gioielli, occhiali, profumi e tanti altri accessori di qualità dallo stile contemporaneo Usa. A darne notizia è stata la stessa Luxottica nel precisare come l’accordo di licenza, a partire dall’anno 2012, permetterà alla società italiana di andare a produrre con i marchi Coach, Reed Krakoff e CoachPoppy, sia gli occhiali da sole, sia quelli da vista ai fini del design, della produzione e della distribuzione delle collezioni in tutto il mondo. A regime Luxottica stima che l’accordo di licenza permetterà di generare un volume d’affari, al di fuori dei negozi Coach, pari a ben $ 100 milioni all’anno; l’accordo ha una durata pluriennale, con inizio, come accennato, nel 2012, e sempre nello stesso anno sarà presentata la prima collezione. In particolare, oltre che nei negozi a marchio Coach in tutto il mondo, le collezioni saranno distribuite presso ottici indipendenti, aeroporti selezionati nonché presso le catene retail di Luxottica.

Il World Gold Council illustra i vantaggi delle allocazioni in oro

Il World Gold Council è l’associazione industriale che da 23 anni a questa parte riunisce idealmente le più importanti aziende minerarie attive nell’estrazione dell’oro: si tratta quindi di uno dei riferimenti principali in questo settore, oltre che di una voce eminente per quel che riguarda gli investimenti finanziari e i loro sviluppi. In questo senso, è stato davvero fondamentale l’ultimo studio condotto da questa stessa associazione nei giorni scorsi, visto che ha fatto emergere una tendenza di cui tenere conto. In effetti, il Wgc ha messo in luce come una allocazione degli assets dedicata appositamente al biondo metallo sia in questo momento una delle soluzioni più indicate.

National Bonds cresce grazie ai risparmi di donne e immigrati

National Bonds Corporation rappresenta una delle principali compagnie private degli Emirati Arabi Uniti attiva nel settore del risparmio (il 50% del suo capitale viene attualmente detenuto dal governo di Dubai): ebbene, questa stessa società può vantare una crescita relativa agli assets pari al 30%, un incremento fatto registrare negli ultimi due anni grazie ai nuovi target pensati appositamente per figure come donne e immigrati, tradizionalmente ignorati dagli istituti di credito islamici. L’attuale gestione comprende circa 5 miliardi di dirham (1,4 miliardi di dollari), ma si prevede soprattutto l’introduzione di nuovi piani di risparmio dedicati alla popolazione femminile e ai lavoratori stranieri (i quali ammontano a circa 6,5 milioni di unità).

Fotovoltaico: Uni Land sottoscrive contratto di appalto

FeEnergy S.r.l., società controllata da Contatto S.r.l. e dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari Uni Land S.p.A. al 60% attraverso la società Solar Energy S.p.A., ha sottoscritto un contratto di appalto finalizzato alla realizzazione di tre impianti fotovoltaici per una potenza complessiva cumulata pari a 6,77 MW. In particolare, trattasi di un parco fotovoltaico di grandi dimensioni, con una potenza complessiva cumulata pari a 5 MW, e di altri due impianti fotovoltaici aventi complessivamente una potenza complessiva cumulata pari a 1,772 MW. Tutti e tre gli impianti risultano essere localizzati in provincia di Rovigo a fronte di un accordo che, nello specifico, prevede la costruzione degli impianti stessi con la formula chiavi in mano. In accordo con una nota ufficiale emessa da Uni Land, l’impianto fotovoltaico da 5 MW, si stima, verrà consegnato entro l’anno 2011 a fronte di una fase di progettazione che è già in corso e che, quindi, porterà all’avvio dei lavori presumibilmente entro il 2010.