Per i contratti futures che osservano da vicino le performance del cotone si può parlare a ragione di un vero e proprio record: le ultime quotazioni, infatti, hanno rappresentato il terzo aumento consecutivo per quel che riguarda la commodity, sospinta dall’aumento di esportazioni degli Stati Uniti e da una robusta domanda globale. Contemporaneamente, il succo d’arancia è rimasto sostanzialmente invariato, mentre il caffè ha subito una brusca frenata. Volendo essere più precisi, le spedizioni di cotone sono aumentate di ventisei punti percentuali rispetto a una settimana prima, così come è stato confermato dallo Us Department of Agricolture. Inoltre, i prezzi sono più che raddoppiati se confrontati con quelli del 2010, grazie soprattutto agli acquisti effettuati dalla Cina, il principale utilizzatore a livello internazionale.
IMA cresce nel packaging di nicchia
In linea con quanto già annunciato nello scorso mese di ottobre, IMA, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento, ha perfezionato l’acquisizione, dal Gruppo Sympak Corazza, del comparto “Dairy & Convenience Food” con l’obiettivo di espansione societaria nel packaging alimentare di nicchia. IMA ha altresì acquisito il business “Chocolate & Confectionery” a fronte di un corrispettivo, con pagamento in un’unica soluzione, pari a 57,5 milioni di euro. Dal punto di vista finanziario l’operazione è stata coperta attraverso un finanziamento per complessivi 100 milioni di euro avente anche la finalità del riposizionamento a medio termine del debito della società. Secondo quanto dichiarato dal Presidente e Amministratore Delegato di IMA, Alberto Vacchi, l’acquisizione perfezionata è molto importante in quanto viene fatta in un settore vivace come quello in cui opera il Gruppo Sympak Corazza. Al riguardo l’AD ha inoltre spiegato che sono in fase di studio delle alleanze importanti nel comparto del packaging per l’industria del cioccolato con eventuale estensione anche ad altri settori limitrofi rispetto a quelli attualmente presidiati dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari.
Snam Rete Gas annuncia il Piano Strategico 2011-2014
A valere sull’esercizio 2010, il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha deliberato per proporre all’Assemblea degli Azionisti, che è stata convocata il prossimo 13 aprile, in prima convocazione, un dividendo pari a complessivi 0,23 euro; di questi, 0,09 euro sono stati già pagati agli azionisti nell’ottobre scorso a titolo di acconto sul dividendo, ragion per cui Snam Rete Gas pagherà agli azionisti, una volta approvata dall’Assemblea, una cedola a saldo pari a 0,14 per azione con messa in pagamento in data 26 maggio, e data stacco fissata per il 23 maggio 2011. L’ammontare del dividendo, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Snam Rete Gas, è stato determinato tenendo conto sia delle prospettive economiche e finanziarie della società, sia della politica dei dividendi fissata e definita come attrattiva e sostenibile, a valere sugli anni 2011 e 2012, al 4% di crescita annuo.
Etf Securities: emessi dodici Etn su indici di valute
Il segmento EtfPlus di Borsa Italiana ha accolto con entusiasmo i primi Etn per quel che concerne il comparto degli strumenti derivati cartolarizzati: l’acronimo in questione si riferisce agli Exchange Traded Notes, vale a dire titoli di debito non subordinati il cui rendimento si riferisce alle performance di un apposito indice di mercato. L’intento, dunque, è quello di combinare le caratteristiche migliori dei bond e degli Etf. L’emissione a cui ci stiamo riferendo è stata curata da Etf Securities, leader per quel che concerne soprattutto gli Exchange Traded Commodities, la quale vuole far sì che tali prodotti replichino in maniera passiva gli indici collegati a determinate valute e calcolati dalla Morgan Stanley & Company. Di quali Etn si tratta esattamente?
Vietnam: svalutazione del 7% per il dong, record dal 1993
Non poteva non destare scalpore la svalutazione attuata dal governo del Vietnam nei confronti della propria valuta, il dong: abbassare il valore della moneta di ben sette punti percentuali è la mossa che viene ritenuta più adeguata per assestare il deficit commerciale della nazione asiatica, ma si tratta anche di un record da almeno diciotto anni a questa parte. Il cambio che è stato fissato dalla State Bank of Vietnam mette in luce come siano necessari oltre ventimila dong per ottenere un dollaro, in netto rialzo rispetto alle rilevazioni della giornata precedente. Perfino gli analisti finanziari sono stati spiazzati, visto che si ha come l’impressione che le autorità di Hanoi vogliano sostenere le esportazioni e la crescita, piuttosto che contrastare l’inflazione, il principale problema nazionale.
Banco Popolare: obbligazioni, riaperta terza serie OBG
Il Gruppo bancario Banco Popolare ha riaperto la terza serie di covered bond a 3 anni. A darne notizia è stato in data odierna, giovedì 10 febbraio 2011, proprio il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari nel far presente come l’emissione rientri nell’ambito di un programma di collocamento di OBG, Obbligazioni Bancarie Garantite, pluriennale in essere dal mese di febbraio del 2010. Per quel che riguarda la terza riapertura, il Banco Popolare ha emesso titoli per un controvalore pari a 250 milioni di euro, ragion per cui, considerando le serie precedenti, si arriva ad un importo nominale complessivo emesso pari a 950 milioni di euro a fronte di una scadenza fissata al 31 marzo del 2014. In qualità di Sole Bookrunner, per la terza riapertura il Banco Popolare si è avvalsa della Goldman Sachs, mentre per quel che riguarda il tasso delle obbligazioni, la terza serie delle OBG, come al solito riservata non agli investitori retail, ma a quelli istituzionali, intermediari finanziari ed investitori qualificati, i titoli pagano una cedola pari al 3,875% a fronte di un prezzo di emissione al 99,126%, e ad un tasso pari a quello di riferimento, il mid swap, più uno spread pari a 170 punti base.
Unipol Gruppo Finanziario: raccolta assicurativa 2010 in aumento
Si è attestata in moderato aumento, con un +0,8% rispetto al 2009, la raccolta assicurativa 2010 di Unipol Gruppo Finanziario. E’ questo uno dei dati comunicati dalla società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito a Bologna per l’esame dei dati preliminari 2010 che risultano essere in linea con il Piano Industriale 2010-2012 per effetto delle azioni di riqualificazione e di selezione del portafoglio adottate da Unipol Gruppo Finanziario. Tra gli altri dati salienti, per l’intero anno, c’è stato un contributo positivo da parte del Gruppo Arca con una raccolta da settore vita e da settore danni pari a complessivi 456 milioni di euro. Crescono inoltre di un 10% complessivo i dati sulla raccolta delle compagnie specializzate di Unipol Gruppo Finanziario che sono Unisalute e Linear, mentre la raccolta netta da terzi anno su anno si è attestata in crescita del 6%. Secondo quanto dichiarato da Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di Unipol Gruppo Finanziario, i risultati preliminari 2010 indicano che l’anno per la società di concluderà, per il primo anno del Piano Industriale 2010-2012, con risultati in linea con le attese nonché in crescita.
EtfPlus, giornata di cali per i mercati emergenti dell’Asia
L’ultima seduta del segmento EtfPlus, il mercato italiano appositamente dedicato a Etf ed Etc, è stata contrassegnata da pochi spunti di rilievo, ma quelli più interessanti devono essere analizzati con attenzione: anzitutto, l’indice delle richieste di mutui è risultato in calo negli Stati Uniti (circa 5,5 punti percentuali in meno), ma ciò non ha smosso in alcun modo il comparto di Borsa Italiana, anzi ha prevalso maggiormente il discorso rassicurante del numero uno della Fed, Ben Bernanke. Amundi ha letteralmente dominato l’ambito dei rendimenti, grazie soprattutto all’indice settoriale degli istituti di credito (il riferimento va all’Msci Europe), il quale è stato in grado di ricavare ben il 2,24%; non sono comunque stati da meno lo short di Db-x (indice Hang Seng: il rialzo è stato pari a 1,27 punti percentuali) e da un fondo di investimento relativo a questa stessa società emittente che ha aumentato i propri profitti dell’1,41%.
La Polonia vende oltre 5 miliardi di bond a due anni
La Polonia è alla disperata ricerca di finanziamenti freschi per il proprio deficit di bilancio e la sua ultima cessione obbligazionaria è volta proprio a questo obiettivo: il governo di Varsavia ha infatti provveduto a vendere bond a due anni che presentano uno dei rendimenti più bassi dal 2002 ad oggi. Il ministero delle Finanze ha fatto presente che l’operazione è stata fissata per un ammontare pari a 5,24 miliardi di zloty (circa 1,84 miliardi di dollari), i quali hanno riguardato gli strumenti in scadenza a gennaio del 2013, con un rendimento medio del 5,03%, 127 punti base al di sotto delle obbligazioni decennali. Lo spread, invece, sarà pari all’1,38%. Gli investitori si rivolgono sempre più a titoli con scadenze non troppo lunghe e questo per un semplice motivo: l’inflazione sta accelerando in maniera pericolosa e dunque la banca centrale subisce una continua pressione per quel che concerne l’aumento dei costi di indebitamento.
Sabaf: CdA propone dividendo per il 2011
Un dividendo, a valere sull’esercizio 2010, pari a 0,80 euro per azione, in netto rialzo rispetto ai 0,50 euro per azione relativi all’esercizio 2009. E’ questa la proposta di dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione di Sabaf, società quotata in Borsa a Piazza Affari, che si è riunito a Ospitaletto per esaminare ed approvare i dati del quarto trimestre del 2010, caratterizzati nello specifico da un giro d’affari cresciuto del 2,2% a 38,5 milioni di euro, un Ebitda a 8,7 milioni di euro, con un calo del 13,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, ed un Ebit a 5,5 milioni di euro con una contrazione del 20,2%; come diretta conseguenza il Q4 2010 di Sabaf si chiude con un risultato netto in discesa del 19,7% a 3,8 milioni di euro. Positivi sono però i dati su base annuale con un incremento dei ricavi del 18,7% a 150,9 milioni di euro, un Ebitda a 38,5 milioni di euro (+35,1%), l’Ebit a 25,8 milioni di euro (+59%) ed un risultato netto balzato del 45,6% a 16,9 milioni di euro.
Yoox: volano i ricavi netti 2010
Ricavi netti consolidati cresciuti del 40,8% a 214,3 milioni di euro nel 2010 rispetto all’esercizio 2009. E’ questo uno dei dati preliminari comunicati in data odierna da YOOX S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, dopo che questi sono stati esaminati dal Consiglio di Amministrazione in vista dell’approvazione definitiva fissata per il prossimo 9 marzo 2011 quando il CdA tornerà a riunirsi; nell’anno, a tassi di cambio costanti, la crescita dei ricavi netti consolidati è stata allo stesso modo sostenuta e pari al 38,1%. In particolare, per quel che riguarda thecorner.com e yoox.com, i negozi online inerenti le linee di business Multi-Marca di Yoox, nell’anno i ricavi netti consolidati sono balzati dai 124,2 milioni di euro al 31 dicembre 2009 ai 163,7 milioni di euro al 31 dicembre del 2010 con un’incidenza sul fatturato totale che a fine anno si è quindi attestata al 76,4%.
Pharus Sicav, la gamma si arricchisce del fondo flessibile Aliseo
Chi si rivede: Pharus Sicav, la società di investimento a capitale variabile di Mendrisio, è tornata a far sentire la propria voce nel segmento finanziario, un ritorno caratterizzato dal lancio del nuovo fondo Aliseo. Si tratta, nello specifico, di un fondo flessibile di tipo bilanciato, il cui fine ultimo sarà sostanzialmente quello di dar vita a performance costanti e positive, senza alcuna distinzione per quel che concerne le condizioni in cui versa il mercato. Quali sono le altre caratteristiche di Pharus Aliseo? Non esiste alcuna limitazione dal punto di vista geografico e nemmeno settoriale, dunque sarà possibile focalizzare il proprio portafoglio su strumenti tradizionali come bond e titoli azionari, ma anche su settori diversi, quali ad esempio quello dei metalli preziosi e le materie prime del settore primario, attraverso degli specifici Exchange Traded Fund.
Fenice Investimenti, il nuovo fondo è focalizzato sul Brasile
Brasile e comparto immobiliare: sono questi due gli elementi che accomunano la focalizzazione del nuovo strumento lanciato da Fenice Investimenti, società di gestione elvetica e dotata di una propria indipendenza. Perché proprio il real estate e perché la nazione sudamericana? Il fondo in questione è il primo a investire in questo modo a livello globale, dopo una serie di assets piuttosto innovativi. Brazil Real Estate Fund, questa la denominazione precisa del prodotto in questione, osserva da vicino gli sviluppi di “Minha casa, minha vida”, il progetto immobiliare e residenziale che è stato varato da quasi due anni dall’ex presidente Lula e che l’attuale leader Dilma ha provveduto a confermare in blocco: nel dettaglio, si punta a rendere più veloce la crescita del paese con un progetto del cosiddetto “housing sociale” che non ha precedenti in altre parti del mondo.
Risanamento: aumento di capitale, si chiude offerta in opzione
Si è chiusa il 4 febbraio scorso, nell’ambito dell’aumento di capitale di Risanamento S.p.A., l’offerta in opzione agli azionisti che ha fatto registrare adesioni al 72,19% circa. A darne notizia è stata proprio Risanamento nel precisare come a conclusione dell‘offerta in opzione agli azionisti siano state sottoscritte 387.428.836 azioni ordinarie Risanamento S.p.A. di nuova emissione a fronte dell’esercizio di numero 210.559.150 diritti; il controvalore complessivo delle azioni Risanamento S.p.A. di nuova emissione sottoscritte è pari a 108.480.074,08 euro, corrispondente proprio al 72,19% circa dell’offerta di azioni complessiva. A conclusione del periodo di offerta in opzione agli azionisti risultano così non esercitati numero 81.133.425 diritti di opzione per la sottoscrizione di numero 149.285.502 azioni ordinarie Risanamento di nuova emissione per un controvalore complessivo pari a 41.799.940,56 euro, e corrispondente al 27,81% circa dell’offerta in opzione complessiva.