Per i prossimi mesi il Gruppo Iren, quotato in Borsa a Piazza Affari, punta ad un consolidamento della propria crescita sia per effetto del proprio posizionamento competitivo sul mercato, sia sulla base delle azioni che sono state messe in atto e che sono programmate per il futuro in base al Piano Industriale che la società ha presentato ed illustrato alla comunità finanziaria nello scorso mese di dicembre. Questo è quanto, in estrema sintesi, ha reso noto il Gruppo Iren in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati del primo trimestre del 2011 da parte del Consiglio di Amministrazione della società. Al riguardo il Gruppo Iren ha messo in evidenza come anche nel periodo gennaio-marzo 2011 siano andati avanti gli investimenti, come previsto dal Piano Industriale; tra questi c’è da segnalare, a Parma, il Polo Ambientale Integrato, a Livorno il terminale di rigassificazione off-shore, e nell’area Nord Ovest di Torino una nuova centrale di cogenerazione avente una potenza pari a quasi 400 MW.
Fotovoltaico: Kerself, ricavi Q1 2011 in volata
Si è chiuso con una forte crescita del fatturato il primo trimestre 2011 del Gruppo Kerself, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel business delle fonti rinnovabili. In particolare, nel periodo gennaio-marzo 2011 Kerself ha conseguito un giro d’affari in crescita del 50%, anno su anno, a 72,5 milioni di euro, a fronte di un portafoglio ordini a 420 milioni di euro circa, ed un indebitamento finanziario che, a 217 milioni di euro circa al 31 marzo del 2011, è sostanzialmente in linea con i valori al 31 dicembre dell’anno scorso. In merito all’evoluzione prevedibile della gestione, la società con un comunicato ufficiale ha fatto presente come il Gruppo sia ancora in una situazione di crisi finanziaria, e come le azioni in corso per il risanamento produrranno effetti tangibili solo a partire, si stima, dal quarto trimestre del corrente anno.
Google, è realtà il debutto sul mercato obbligazionario
Non poteva mancare neanche Mountain View nel vasto universe che contaddistingue il mercato obbligazionario: Google, alle prese con un preoccupante declino dei propri titoli azionari (quest’anno sono stati persi già nove punti percentuali), andrà a focalizzarsi sui bond con la sua prima storica emissione, una vendita pianificata per un ammontare di tre miliardi di dollari. L’intento è chiaro, il colosso statunitense vuole finanziare i prestiti a breve termine. La compagnia punterà, in particolare, sui corporate bond: l’attuale ceo, Larry Page, il quale ha sostituito Eric Schmidt proprio un mese fa, ha annunciato la probabile espansione dei business telefonici e delle pubblicità, nonostante ci siano delle indagini a tal proposito. Nel dettaglio, Google dovrebbe lanciare dei prodotti a tre, cinque e dieci anni nel corso della giornata odierna, con delle differenze di ritorno economico.
Fonciere des Regions, vendita massiccia di bond convertibili
Fonciere des Regions Sa, la holding parigina attiva principalmente nel campo del real estate, ha individuate un buon segmento finanziario su cui incentrare i propri investimenti: in pratica, la compagnia francese, la quale detiene delle importanti partecipazioni in altri trust immobiliari, sta pianificando una vendita di bond per un importo complessivo superiore ai 550 milioni di euro. Il principale obiettivo da raggiungere è rappresentato dal rifinanziamento dei prestiti. Più precisamente, Fonciere des Regions si affiderà inizialmente a delle obbligazioni convertibili, prodotti che giungeranno a maturazione nel mese di gennaio del 2017; in aggiunta, sarà applicata anche un’opzione per il lancio di settanta milioni di euro in titoli azionari, in quella che si caratterizza come la prima cessione obbligazionaria della società. Sono noti comunque altri dettagli. In particolare, alcune indiscrezioni hanno messo in luce il tasso di conversione dei bond in questione: la percentuale sarà compresa tra il 20 e il 25% al di sopra del prezzo medio che verrà registrato tra due giorni esatti.
Terna: Luigi Roth confermato alla Presidenza
Luigi Roth è stato confermato alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel nostro Paese nel dispacciamento dell’energia elettrica. Questo è quanto ha reso noto venerdì scorso, 13 maggio 2011, proprio Terna S.p.A. in concomitanza con l’approvazione del Bilancio 2010 da parte dell’Assemblea degli Azionisti che, inoltre, ha deliberato per il pagamento del dividendo proposto nelle scorse settimane dal Consiglio di Amministrazione. Nel dettaglio, la cedola è pari a 0,21 euro per azione Terna S.p.A. posseduta; essendo stati già pagati, a valere sull’esercizio 201o, 0,08 euro nello scorso mese di novembre agli azionisti, a titolo di acconto, il dividendo 2010 a saldo di Terna S.p.A. ammonta quindi a 0,13 euro per azione con messa in pagamento in data 23 giugno e stacco cedola fissato per lunedì 20 giugno del 2011.
Fondo Pensione Azurprevidenza
Più gli anni passano, e più gli importi delle pensioni pagate dallo Stato italiano, rispetto a quelle percepite dai nostri padri, tenderanno a diminuire. La conseguenza di tutto ciò è che, senza essere stati previdenti, sotto tutti i punti di vista, a fine ciclo lavorativo si rischia di percepire una pensione tale da non poter più avere lo stesso tenore di vita di quando si era attivi sul mercato del lavoro. Ed allora è bene valutare al riguardo se non sia il caso di andare a mettere da parte del denaro in un Fondo Pensione in modo da costruirsi una rendita integrativa quando si raggiungerà l’età per il meritato riposo. Al riguardo il Credem, Gruppo bancario Credito Emiliano, propone il Fondo Pensione Azurprevidenza, un prodotto che, sia in base alle proprie necessità, sia in base all’età ed alla propria propensione al rischio ed agli investimenti, offre quattro possibili linee: il comparto azionario, il comparto obbligatorio garantito, con un minimo annuo del 2%, il comparto bilanciato ed il comparto monetario.
Usaa lancerà Cat Bond per duecento milioni di dollari
La United Services Automobile Association rappresenta una delle principali compagnie assicurative degli Stati Uniti: non è un caso, quindi, se proprio questa società stia lavorando alacremente per emettere duecento milioni di dollari in Catastrophe Bond, una operazione che è volta a proteggere le potenziali perdite di terremoti, alluvioni, tempeste ed incendi. L’indiscrezione giunge direttamente dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Nello specifico, questa transazione rappresenta l’ultimo tassello del programma di lungo termine Residential Re Cat Bond, il sedicesimo in assoluto per Usaa, la quale ha avviato gli investimenti di questo tipo nel lontano 1997.
Bbva: il rating dei covered bond è stato ridotto
Non è un bel periodo quello che vive Bbva, una delle principali realtà creditizie della penisola iberica: il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria è infatti alle prese con una valutazione non troppo incoraggiante per quel che concerne i propri titoli obbligazionari, in particolare i cosiddetti covered bond. Questi ultimi, conosciuti anche con la denominazione nostrana di “obbligazioni garantite”, sono dei titoli che si basano essenzialmente sulla garanzia della loro emissione e sono volti a finanziare un determinato tipo di progetto. Ebbene, la celebre agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di ridurre il giudizio relativo a questo investimento, il quale si riferisce ai prestiti concessi al settore pubblico dalla banca dei Paesi Baschi: la valutazione in questione, infatti, è scesa da AAA ad AA+ (da una affidabilità massima a una ottima). Che cosa è successo esattamente?
Fondi comuni: EstCapital investe su Venezia
Una società padovana che punta sullo sviluppo immobiliare di Venezia potrebbe stupire qualcuno, ma in realtà è quanto sta accadendo per un fondo comune del nostro paese: in effetti, Est Capital, società di gestione del risparmio con sede nella città veneta ha proprio dato vita al Fondo Immobiliare – Città di Venezia. In pratica, si tratta di un vero e proprio concorso, il quale è stato ideato dalla compagnia in questione come fondo chiuso, con l’intento specifico di intervenire a livello residenziale sulla laguna, oltre che a valorizzare le proprietà di maggiore rilievo. Il tutto, inoltre, viene premiato con ben 12.500 euro. Si conoscono già i nomi dei vincitori, vale a dire gli architetti Magnani e Agnoletto. La scelta è ricaduta dunque su chi ha meglio progettato le modifiche e le riqualificazioni delle aree più importanti dal punto di vista del real estate.
Banca Finnat Euramerica: il CdA approva la trimestrale
Si è chiuso con gli indicatori economici tutti in miglioramento il primo trimestre dell’anno 2011 di Banca Finnat Euramerica. Questo dopo che il Consiglio di Amministrazione della Banca quotata in Borsa a Piazza Affari si è riunito nella giornata di giovedì scorso, 12 maggio del 2011, per esaminare ed approvare i dati al 31 marzo del 2011, caratterizzati innanzitutto da un utile netto consolidato in crescita a 1,36 milioni di euro rispetto ai 0,33 milioni di euro conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno. Crescono nel trimestre a due cifre, rispettivamente del 17%, del 12% e del 19%, sia il margine di interesse, sia le commissioni nette ed il margine di intermediazione. Il tutto a fronte di costi operativi che, in accordo con un comunicato ufficiale emesso giovedì scorso da Banca Finnat Euramerica, si sono mantenuti stabili. Dal fronte prettamente patrimoniale, Banca Finnat Euramerica chiude il primo trimestre del 2011 con un Tier 1 Capital Ratio che balza al 31,4% rispetto al valore del 27,9% al 31 dicembre del 2010.
Eurotech: fatturato Q1 2011 in linea con le attese
E’ cresciuto, ma non troppo, anno su anno, il fatturato del primo trimestre 2011 di Eurotech, società quotata in Borsa a Piazza Affari e leader al mondo nel settore dei nanopc. Il Consiglio di Amministrazione della società, che si è riunito nella giornata di venerdì scorso, 13 maggio 2011, ha esaminato ed approvato i dati del periodo gennaio-marzo 2011, caratterizzati in particolare da ricavi consolidati che, in moderata crescita, da 19,75 milioni di euro del Q1 201o, ai 20,72 milioni di euro del primo trimestre del 2011, si sono attestati comunque in linea con le attese. In lieve ascesa anno su anno anche il primo margine consolidato, che passa ta 10,15 a 10,69 milioni di euro, mentre raddoppia l’Ebitda consolidato passando da 90 mila euro a 178 mila euro. Migliora anno su anno, anche se di poco, l’Ebit consolidato, che passa da -2,01 a -1,77 milioni di euro, così come il risultato consolidato prima delle imposte, seppur negativo, passa da -2,38 a -2,11 milioni di euro.
Islamic Development Bank: un nuovo sukuk denominato in dollari
È un gran momento quello attuale per l’emissione e la relativa sottoscrizione di sukuk, i titoli obbligazionari islamici, conformi alla legge della Shariah: ne è una chiara testimonianza anche l’ultimo progetto della Islamic Development Bank, istituto di credito dell’Arabia Saudita che ha intenzione di lanciare a breve un prodotto di questo tipo con tanto di denominazione in dollari americani. L’obiettivo è abbastanza chiaro, il gruppo asiatico ha necessità di nuovi fondi e per venire incontro a questa esigenza si lancia a capofitto nel mercato obbligazionario, senza disdegnare però il fattore dei cambi valutari: ecco perché è stata scelta la moneta verde, molto più sicura rispetto al ryal, il quale attualmente vale circa 0,26 dollari. La quotazione ufficiale dovrebbe avvenire quando le condizioni di mercato la renderanno conveniente, ma sicuramente al termine del meeting tra gli investitori del reddito fisso del Medio Oriente, dell’Asia e dell’Europa.
OPA Lactalis su Parmalat: la posizione Coldiretti
Il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, con riferimento all’Opa su Parmalat, ha definito il significato della parola “Italianità”, sui prodotti del Gruppo quotato a Piazza Affari, che per noi significa latte rigorosamente italiano. O se volete il cosiddetto Made in Italy, che dà la possibilità di valorizzare l’agricoltura italiana, e che porta in tavola prodotti genuini e strettamente controllati in materia di sicurezza alimentare. Per il momento c’è la Lactalis che è interessata all’acquisto della Parmalat, quindi il Presidente Marini, in accordo con una nota della Coldiretti, afferma che il Gruppo francese sarà il benvenuto se andrà a valorizzare il latte italiano. Il Consob ha dato il via all’Opa, Offerta Pubblica di Acquisto che, lo ricordiamo, inizierà il prossimo 23 maggio, e terminerà l’8 luglio 2011, sempre che non ci siano eventuali proroghe.
Moduli fotovoltaici: EEMS Italia prevede ripresa degli ordinativi
A seguito dell’entrata in vigore del quarto Conto Energia, EEMS Italia S.p.A. prevede una ripresa degli ordinativi di moduli di cui beneficerà la controllata Solsonica, azienda leader nella produzione di soluzioni chiavi in mano per il fotovoltaico. A farlo presente è stata proprio EEMS Italia S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, in concomitanza con il rilascio dei dati relativi al primo trimestre del 2011, caratterizzati in particolare da una crescita del 32,7% dei ricavi consolidati, anno su anno, a 37,6 milioni di euro, a fronte di un Ebitda consolidato in contrazione a 3,2 milioni di euro rispetto ai 4,5 milioni di euro del periodo gennaio-marzo 2010. Stesso andamento anche per l’Ebit consolidato, che passa da -3,1 milioni di euro a -4,3 milioni di euro, mentre il risultato netto consolidato, a -4,4 milioni di euro, ricalca sostanzialmente i -4,3 milioni di euro del Q1 2010.