Jp Morgan consiglia di comprare Italia sulla debolezza

La banca d’affari americana Jp Morgan è ancora molto positiva sull’Italia, nonostante l’aumento dell’incertezza a causa dell’avvicinarsi delle elezioni politiche (24-25 febbraio) e con lo spread Btp-Bund che cammina sul filo dei 300 punti base. Stamattina la borsa italiana è negativa, appesantita dai casi Mps e Saipem, ma anche dalla notizia del maxi-taglio del dividendo da parte di Telecom Italia. Jp Morgan, però, intravede ancora buone opportunità sui paesi periferici europei, nonostante il rally degli ultimi mesi sia stato davvero molto robusto.

Saipem sigla nuovi contratti

Nuovi contratti per Saipem. Un annuncio – quello effettuato a mezzo stampa – che tuttavia non è servito a sminuire le preoccupazioni degli ultimi giorni. E di fatti, il management ha voluto precisare come non vi siano evidenze di altre inchieste giudiziarie legate ai contratti in Algeria e, ad oggi – continuava una dichiarazione da parte del manager Umberto Vergine, “non è stato necessario alcun accantonamento in bilancio”.

Buoni fruttiferi postali tassazione 2013

La circolare 21/E del 28 dicembre 2012 ha fornito ulteriori delucidazioni sulle modalità di tassazione dei buoni fruttiferi postali, a seguito del decreto salva-Italia 201/2011. Possiamo definirla una “mini-patrimoniale” ad hoc per i Bfp di Poste Italiane, che godono dell’esenzione fino a 5.000 euro. Inoltre, scompare anche l’applicazione del pro-rata nell’anno di emissione e di rimborso. Infine, scende l’imposta minima per i buoni fruttiferi cartacei, emessi prima del 2009, a 1,81 euro. I Bfp continuano ad essere risparmiati dal fisco, che negli ultimi tempi morde con decisione il risparmio degli italiani.

Schmidt disinveste azioni Google

L’ex amministratore delegato Eric Schmidt svuota il proprio portafoglio di azioni Google. Il manager, che appena nel 2011 aveva lasciato la guida del gruppo a Larry Page, per divenire poi presidente, ha così dato seguito a una imponente operazioni di disinvestimento che ha sollevato più di qualche dubbio sulla tenuta del motore di ricerca. Il quale, tuttavia, fa sapere che la transazione è solo una “diversificazione degli asset, resta impegnato con noi”.

La California sta preparando la sua emissione di bond

Lo Stato della California dovrebbe emettere con tutta probabilità quest’anno dei bond in due tranche distinte: l’importo di cui si parla è pari a sette miliardi di dollari, con la prima metà della vendita che avrà luogo nel giro di pochi mesi. Come ha spiegato Bill Lockyer, tesoriere dello stato federale americano, si sta ancora lavorando in maniera molto minuziosa con le agenzie del dipartimento della Finanza, in modo da determinare le specifiche necessità di capitale per quel che concerne la prossima primavera.

Rbs paga multa per scandalo Libor

Rbs, Royal Bank of Scotland, si accoda a Barclays e Ubs tra le banche che dovranno pagare una multa per lo scandalo Libor, il caso della manipolazione del tasso interbancario da parte di alcuni operatori. Una sanzione particolarmente salata, pari a oltre 600 milioni di dollari (al cambio attuale, più di 450 milioni di euro), che la banca pagherà dopo l’accordo raggiunto con le autorità inglesi e americani, al fine di regolare il suo coinvolgimento nella vicenda, e le conseguenze che sarebbero arrivate.

Futures: caffè robusta in deciso rialzo a Londra

Il caffè robusta, la qualità utilizzata per ottenere l’espresso e le bevande istantanee, è aumentato fino al suo picco più alto degli ultimi quattro mesi a Londra: la soft commodity in questione ha fatto registrare questa performance a causa delle vendite provenienti dal Vietnam, nazione che rappresenta il maggior coltivatore al mondo di tale varietà, in deciso calo nelle ultime settimane. Anche lo zucchero, comunque, ha fatto registrare una impennata simile (vedi anche Futures sul caffè arabica sui minimi a quattro mesi). I coltivatori vietnamiti, i quali devono far fronte a prezzi molto più alti rispetto al passato, potrebbero decidere di rialzare il mantenimento.

Asset allocation portafogli difensivi 2013

Il rally di inizio anno degli asset più rischiosi (azioni, mercati emergenti, bond della periferia europea) sta senza dubbio generando un processo di riselezione degli strumenti da inserire nei portfolios più difensivi. Si è aperta la caccia al rendimento, sui timori che i tassi possano restare molto bassi per diverso tempo e che l’inflazione possa rialzare la testa nei prossimi mesi. I flussi di denaro si stanno spostando velocemente dai “porti sicuri” (bond paesi “core”, oro, franco svizzero, etc.) agli asset più rischiosi. La sensazione è che possa esserci un rialzo in doppia cifra per l’azionario mondiale.

Preconsuntivo Enel 2012

Enel ha elaborato il proprio preconsuntivo per il 2012, ricordando che gli obiettivi indicati precedentemente al mercato sono stati rispettati, e i ricavi sono risultati in crescita. In particolare, il gruppo energetico italiano ha affermato come il fatturato sia cresciuto del 6,8 per cento a 84,9 miliardi di euro (79,5 miliardi nel 2011), l’Ebitda si è fermato a quota 16,7 miliardi di euro (-5,1 per cento) mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 42,9 miliardi di euro (-3,8 per cento), fermandosi al di sotto del livello obiettivo di 43 miliardi di euro.

Opportunità nei bond high-yield nel 2013 secondo Rothschild

Secondo Edmond de Rothschild Asset Management per trovare extra-rendimenti nel mercato obbligazionario nel 2013 sarà necessario guardare alle emissioni dei bond societari piuttosto che ai bond governativi. Il segmento di mercato più interessante resta quello dei bond ad alto rendimento, che già nel corso del 2012 hanno offerto belle soddisfazioni agli investitori. Secondo Philippe Uzan, chief investment officer della storica casa di investimenti, “il rendimento atteso si aggira tra il 6% e l’8%, come riconoscimento di un livello di rischio più elevato”.

Perchè gli Etn fanno così paura?

Per molti investitori finanziari la sigla Etn (Exchange Traded Notes) suona quasi come minacciosa: questi strumenti sono sostanzialmente nuovi, dunque può essere forse per questo motivo che appaiono poco adatti all’”uomo della strada”. Questi fondi sono molto più giovani rispetto agli Etf, ma consentono comunque di sfruttare con successo delle caratteristiche particolari, in primis l’accesso a determinate classi di assets e strategie. In più, solo per ricordare qualche altro punto a favore, essi risultano più economici e maggiormente liquidi (vedi anche Diversificare gli investimenti finanziari con gli Etp).

Zinco ancora in calo presso il London Metal Exchange

Lo zinco è stato protagonista del suo terzo giorno consecutivo di ribasso presso il London Metal Exchange: si tratta comunque del primo declino settimanale, conseguenza inevitabile delle difficoltà che continuano a vivere le economie dell’eurozona a causa della crisi del debito. Decisivo, inoltre, è stato il calo a dicembre della produzione industriale spagnola, dato che il paese iberico rappresenta la quarta più grande economia della regione (è il sedicesimo mese di fila che questo declino sta proseguendo). Non è un caso che si stia parlando del Vecchio Continente: l’Europa, infatti, può vantare il 18% della domanda complessiva di zinco (si tratta di dati calcolati da Barclays).

Euro va bene così secondo Draghi

La Bce ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella zona euro allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Nessuna modifica nemmeno per il tasso sui depositi, che resta allo 0%, e per il tasso marginale che invece è sempre fermo all’1,5%. La decisione della Bce era comunque scontata dagli investitori, che invece si aspettavano qualche indicazione sul cambio dell’euro da parte del governatore dell’Eurotower. Durante la conferenza stampa, Mario Draghi ha parlato dell’andamento dell’euro ma senza esporsi molto con indicazioni precise.

Commodity non più correlate con azionario nel 2013

Le materie prime sono un asset che negli ultimi 5 anni è andato a braccetto con l’andamento dei mercati azionari, tranne che per qualche breve fase di decorrelazione. Infatti, le commodity – dopo il boom di inizio Duemila – sono state sempre più inquadrate come un asset rischioso, da acquistare nei momenti di maggiore euforia sui mercati internazionali oppure nelle fasi di crescita economica. Questo connubio azionario-commodity è durato dal 2008 al 2012, anche se ciò non vuol dire che possa tornare in futuro.