Ansaldo STS utile in crescita

Migliorano ancora i conti di Ansaldo STS, con un utile netto in crescita a 76 milioni di euro. Questo il principale dato che risalta a margine del consiglio di amministrazione della società, riunitosi sotto la presidenza di Alessandro Pansa, ad approvazione del bilancio. In seguito a tale atto, la compagine del gruppo Finmeccanica – in questi giorni al centro di una vorticosa serie di eventi – ha potuto archiviare il 2012 con un risultato netto di gruppo in aumento di 3 milioni di euro rispetto ai 73 milioni di euro del 2011.

Come investire in borsa con il metodo di Vontobel Am

Le strategie di investimento sui mercati azionari hanno un volto diverso per diversi gruppi di banche d’affari, asset manager e grandi investitori professionisti. L’approccio che si basa sul binomio “crescita” e “qualità” è il punto di forza della metodologia di selezione e analisi sui mercati azionari globali dell’international equity team di Vontobel Asset Management. A capo del team della casa di investimenti svizzera c’è Rajiv Jain, che sottolinea come la ricerca della qualità a livello mondiale possa risultare un fattore di successo nel lungo periodo.

Perché la sterlina sta crollando sul forex nel 2013?

Il 2013 si è aperto con una raffica di vendite sulla sterlina, che sul forex continua a perdere valore nei confronti delle valute più importanti. Ma qual è la motivazione che sta spingendo i grandi investitori internazionali a scommettere forte sul calo del pound? Innanzitutto, alla base c’è una motivazione prettamente di natura macroeconomica. Il Regno Unito non riesce a superare con decisione il ciclo recessivo che sta mordendo l’economia di sua Maestà ormai dal 2008: così il 2012 potrebbe chiudersi con la terza recessione in quattro anni.

Pimco lancia un Etf legato al mercato valutario

Pimco, azienda americana di gestione globale degli investimenti, lancerà nel corso della giornata odierna un Exchange Traded Fund a strategia valutaria: lo strumento in questione servirà agli investitori per diversificare in maniera adeguata il portafoglio, oltre che a preservare il loro potere d’acquisto. L’Etf di cui si sta parlando andrà infatti a focalizzare le proprie strategie su un paniere di valute che sono attese in rialzo rispetto al dollaro americano, senza dimenticare i titoli obbligazionari che sono denominati in moneta locale.

Enel ottiene credito da 9,4 miliardi

Enel ha annunciato di aver siglato una intesa ad Amsterdam una linea di credito rotativa dell’importo di circa 9,4 miliardi euro. Il fido, di carattere rotativo (la linea di credito si ricostituirà man mano che arriveranno i rimborsi) è caratterizzata da una durata di 5 anni e – afferma la società condotta dall’amministratore delegato Fulvio Conti – andrà a sostituire la linea di credito rotativa da complessivi 10 miliardi di euro, che ad oggi è sostanzialmente inutilizzata, e la cui disponibilità verrà portata a scadenza nel mese di aprile 2015.

Gestori sempre positivi sulle borse per il 2013 secondo Bofa ML

Sebbene negli ultimi giorni i mercati finanziari siano diventati più volatili, in particolare le piazze europee, la view sull’equity per i prossimi mesi resta positiva secondo la maggior parte dei gestori di fondi di investimento. Nell’ultimo mese non c’è stato alcun peggioramento della percezione dei grandi investitori internazionali sulle prospettive dei mercati azionari globali. E’ quanto emerge dal sondaggio condotto da Bank of America Merrill Lynch a inizio febbraio scorso. Su 251 money manager intervistati, il 59% è convinto che nei prossimi dodici mesi l’economia mondiale si rafforzerà.

Primo bond internazionale dell’Ungheria dopo 21 mesi

L’Ungheria ha appena lanciato un titolo obbligazionario denominato in dollari, uno strumento finanziario atteso da lungo tempo: si tratta, nello specifico, della prima vendita nei mercati internazionali dal maggio del 2011 (quasi due anni fa dunque), con l’intento di rendere più economico il denaro necessario per i finanziamenti interni, senza ricorrere eccessivamente ai prestiti del Fondo Monetario Internazionale (vedi anche Investire in titoli di Stato ungheresi). Il governo di Budapest si è affidato a un bond di durata quinquennale, con un rendimento iniziale fissato al 4,29%, senza dimenticare la tranche a dieci anni, con un ritorno economico leggermente superiore (5,51%).

Campari titolo da vendere secondo Ubs

Stamattina la banca svizzera Ubs ha deciso di bocciare il titolo Campari, partendo dalla considerazione principale che il settore del beverage viene giudicato a premio del 40% rispetto al mercato europeo e che quindi potrebbe sottoperformare su base relativa. In realtà, sono ormai più di tre mesi che le azioni Campari evidenziano un andamento lateral-ribassista dopo che il 17 ottobre scorso avevano toccato i livelli più alti di sempre a 6,545 euro. Oggi il titolo Campari perde l’1,77% a 5,55 euro, ma ha toccato finora un bottom intraday a 5,47 euro.

Moody’s stima crescita stagnante in Europa nel 2013

L’agenzia di rating Moody’s ha diffuso questa mattina l’ultimo rapporto sugli scenari globali, evidenziando i rischi per l’area euro dovuti alla debolezza dell’economia dei paesi periferici. Secondo gli esperti dell’agenzia, se Italia e Spagna mostreranno ancora cali del pil fino al 2015 l’impatto negativo sull’intera zona euro sarà enorme. Moody’s ritiene che il rischio sia quello di assistere a nuovi incrementi record della disoccupazione a livello europeo, che metterebbe in pericolo il già fragile equilibrio politico raggiunto finora dai leader continentali. Moody’s si aspetta per quest’anno una crescita stagnante nella zona euro.

Borsa giapponese in ripresa

Se si osserva il recente andamento tendenziale della borsa di Tokyo, non si può che rimanere soddisfatti della ripresa graduale dei mercati regolamentati giapponesi, oramai sui livelli massimi dal 2008. La caduta dello yen – al fine di favorire l’export delle aziende locali – e la nuova politica economica varata dal nuovo governo, sembrano aver ridato la giusta fiducia agli investitori locali e internazionali.

Borsa Italiana: a maggio verranno esclusi dodici Etc

Dodici Exchange Traded Commodities (Etc) della società Etfs Commodity Securities verranno cancellati dal listino ufficiale di Borsa Italiana a partire dal prossimo 8 maggio: volendo essere più precisi, il segmento che verrà coinvolto da questo delisting sarà l’EtfPlus, mentre i prodotti in questione non sono altro che strumenti finanziari derivati cartolarizzati. Tra l’altro, il provvedimento adottato in questo caso è stato motivato con il fatto che sussistono diverse condizioni relative al regolamento per l’esclusione dalle negoziazioni degli Etc in questione (vedi anche A fine mese delisting per due Etf di Amundi).

Jp Morgan consiglia di comprare Italia sulla debolezza

La banca d’affari americana Jp Morgan è ancora molto positiva sull’Italia, nonostante l’aumento dell’incertezza a causa dell’avvicinarsi delle elezioni politiche (24-25 febbraio) e con lo spread Btp-Bund che cammina sul filo dei 300 punti base. Stamattina la borsa italiana è negativa, appesantita dai casi Mps e Saipem, ma anche dalla notizia del maxi-taglio del dividendo da parte di Telecom Italia. Jp Morgan, però, intravede ancora buone opportunità sui paesi periferici europei, nonostante il rally degli ultimi mesi sia stato davvero molto robusto.

Saipem sigla nuovi contratti

Nuovi contratti per Saipem. Un annuncio – quello effettuato a mezzo stampa – che tuttavia non è servito a sminuire le preoccupazioni degli ultimi giorni. E di fatti, il management ha voluto precisare come non vi siano evidenze di altre inchieste giudiziarie legate ai contratti in Algeria e, ad oggi – continuava una dichiarazione da parte del manager Umberto Vergine, “non è stato necessario alcun accantonamento in bilancio”.

Buoni fruttiferi postali tassazione 2013

La circolare 21/E del 28 dicembre 2012 ha fornito ulteriori delucidazioni sulle modalità di tassazione dei buoni fruttiferi postali, a seguito del decreto salva-Italia 201/2011. Possiamo definirla una “mini-patrimoniale” ad hoc per i Bfp di Poste Italiane, che godono dell’esenzione fino a 5.000 euro. Inoltre, scompare anche l’applicazione del pro-rata nell’anno di emissione e di rimborso. Infine, scende l’imposta minima per i buoni fruttiferi cartacei, emessi prima del 2009, a 1,81 euro. I Bfp continuano ad essere risparmiati dal fisco, che negli ultimi tempi morde con decisione il risparmio degli italiani.