Moody’s: debito Italia in salita. A settembre nuovo rating

E’ una situazione complessa quella dell’economia italiana e Moody’s è tutt’altro che ottimista nel giudicare e condividere quel che pensa a riguardo, soprattutto in vista della procedura di infrazione che l’Europa avvierà nei confronti dell’Italia.

A conti fatti, il debito rimane la più grande debolezza ed il più forte nemico della stabilità economica del nostro paese. Le stime non sono incoraggianti e dipingono un quadro tutt’altro che roseo: al momento, secondo l’agenzia di rating, l’obiettivo del Governo di raggiungere un deficit al 2,1% del Pil per il 2020 “manca di credibilità”  e questo dipende dal fatto che appare più realistico, dati gli attuali numeri, che ci si fermi su un 2,6% per quest’anno e che si raggiunga un 2,7% nel corso del 2020.

Oltre alle stime sul deficit non incoraggianti, a preoccupare l’agenzia e non solo vi sono anche i minibot che potrebbero portare l’Italia a seguire la scia della Brexit della GranBretagna. Secondo Moody’s:

[Il debito pubblico dell’Italia] continuerà a salire nei prossimi anni. Consideriamo la legge di bilancio 2020 un importante passaggio per valutare l’affidabilità creditizia dell’Italia.

Moody’s ha fatto sapere che rivaluterà il rating italiano il prossimo 6 settembre e se si vuole evitare che vi siano conseguenze terribili per i titoli di Stato è necessario agire in fretta . A proposito dei minibot secondo l’agenzia la loro esistenza è considerabile quasi come un “primo passo verso la creazione di una valuta parallela e la preparazione dell’uscita dell’Italia dall’Eurozona” ed “il semplice fatto che la proposta sia tornata alla ribalta è credit negative“.

E l’Italia un rating spazzatura non può proprio permetterselo.

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