Monte dei Paschi: il dividendo 2010 diventa possibile

482ef7aed5162_normalGiungono annunci importanti e interessanti da parte di Monte dei Paschi Siena per quel che concerne gli investitori: c’è infatti da sottolineare che, con tutta probabilità, il dividendo relativo al 2010 della banca toscana è diventato più che probabile, come è stato precisato anche dal presidente dell’istituto di credito di Siena, Giuseppe Mussari, nel corso dell’ultima assemblea degli azionisti. Il numero uno di Monte dei Paschi, tra l’altro, ha sottolineato anche altri punti fondamentali nell’assemblea che si è tenuta proprio oggi: dopo aver riconosciuto che il mancato pagamento del dividendo è stato un sacrificio molto alto, ma comunque necessario, per quel che riguarda gli azionisti del gruppo, Mussari ha spiegato di essere molto ottimista circa il congruo ritorno alla distribuzione dello stesso nel corso di quest’anno, dato che si sono presentate nuove e più promettenti premesse rispetto a un anno fa.


Lo stesso presidente, inoltre, ha presentato la situazione attuale relativa al management bancario, il quale ha svolto a suo parere un ottimo lavoro non per l’immediato, ma più che altro per il raggiungimento di un futuro più solido. L’esercizio 2009 ha premiato esclusivamente i detentori delle azioni di risparmio, mentre ci sono delle novità relative persino ai cosiddetti Tremonti Bond, il cui rimborso avrà inizio a partire dal 2013. L’assemblea ha poi provveduto a deliberare l’autorizzazione all’acquisto delle azioni proprie della banca fino al limite di 70.000 unità, così come viene espressamente previsto e stabilito dall’articolo 2357 del codice civile.

 

Tali acquisti verranno portati a compimento nel pieno rispetto delle disposizioni attuali relative alle società quotate e delle modalità del regolamento di Borsa e di qualsiasi altra norma che può essere applicata in proposito. Infine, è stato messo in luce come Monte dei Paschi sia ben posizionata in questo momento in relazione a un più che probabile recupero della profittabilità, visto che il contesto è profondamente migliorato dal punto di vista macroeconomico.

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