Mercati emergenti: investitori intimoriti dalla crisi egiziana

I fondi di investimento che osservano da vicino le performance dei principali mercati emergenti hanno riportato le loro prime perdite settimanali a causa della grave situazione politica che sta attanagliando l’Egitto: non solo, ma anche il record dei prezzi alimentari ha agevolato l’avanzata da parte dell’inflazione. Sono questi due motivi che hanno spinto gli investitori a ritirare ben 4,6 miliardi di dollari dagli Etf in questione, così come è stato evidenziato dai dati di Bank of America. In particolare, le perdite totali di tali strumenti ammontano a 7,2 miliardi di dollari, il livello più alto da tre anni a questa parte.


Il recupero del denaro dai fondi in questione dimostra come gli hedge fund stiano letteralmente abbattendo le previsioni relative alle nazioni che vantano la maggiore crescita; volendo essere più precisi, infatti, l’Msci Emerging Markets Index ha ceduto l’1,5% quest’anno, dopo che paesi come Brasile, Ungheria e Indonesia hanno provveduto ad aumentare i loro tassi di interesse per fronteggiare l’inasprimento dell’inflazione. Le proteste egiziane contro il presidente Hosni Mubarak, poi, hanno ulteriormente aggravato il quadro, visto che la nazione africana rappresenta la principale importatrice mondiale di grano. Quindi, gli investitori che speravano di approfittare immediatamente di buoni guadagni nel 2011 grazie agli emergenti devono ricredersi in merito a questo ritmo di crescita.

Il 2010 è stato caratterizzato da versamenti pari a novanta miliardi di dollari nei fondi a cui stiamo facendo riferimento e le buone prospettive erano rappresentate dal grande balzo dello Jakarta Composite Index indonesiano (+46%). Invece, questo stesso paese ha rivisto al rialzo i propri interessi, una operazione che non veniva posta in essere da più di due anni; lo stesso è avvenuto per quel che concerne il Brasile (cinquanta punti base di incremento) e l’Ungheria, la quale è alle prese col terzo aumento consecutivo, mentre una politica monetaria notevolmente più leggera sta ponendo un freno alla crescita.

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