Mercati emergenti: due nuovi Etf grazie a Nyse Arca

Il Nyse Arca, conosciuto in passato come ArcaEx (Archipelago Exchange), rappresenta il segmento dell’Euronext in cui vengono scambiati sia titoli azionari che opzioni: l’ultima novità in questo senso è relativa a due Exchange Traded Fund che sono stati ammessi alla negoziazione in tale mercato e che andranno a puntare direttamente sulle performance dei principali mercati emergenti. Di quali strumenti finanziari si tratta per la precisione? Gli investitori interessati potranno sottoscrivere l’Spdr S&P Emerging Markets Dividend Etf e l’Spdr Barclays Capital Emerging Markets Local Bond Etf, le cui denominazioni fanno già intendere alcune delle caratteristiche peculiari. L’industria degli Etf sta vivendo un momento davvero brillante in questo preciso periodo storico. Le emissioni sono salite vertiginosamente, così come le società e i provider specializzati; il podio ideale per quel che concerne le negoziazioni è composto da iShares, seguita a ruota da State Street e Vanguard.


Perché scegliere dunque questi due prodotti? Standard & Poor’s Depositary Receipts (Spdr) rappresenta una delle principali emittenti per quel che concerne gli Etf in Australia e negli Stati Uniti. Il primo fondo della nuova gamma cerca di fornire dei risultati di investimento che corrispondano al prezzo e al rendimento del relativo indice, il quale osserva da vicino le performance dei titoli di compagnie pubbliche presenti appunto nei mercati emergenti. Bisogna comunque precisare che al momento non è disponibile alcun tipo di opzione finanziaria. Il secondo prodotto finanziario in questione fa espresso riferimento a Barclays, celebre istituto di credito britannico. La scadenza media che è stata fissata è pari a 6,12 anni, mentre il prezzo medio ammonta a 102,76 dollari.

La progettazione è tale che si riesce a trarre il massimo profitto dalle performance, espresse in valuta locale, del debito sovrano delle nazioni emergenti: i bond che sono inclusi in questo novero possono essere quotati anche da nazioni diverse dagli Stati Uniti e il loro rating corrisponde a una affidabilità piuttosto incerta, in quanto l’investimento viene a essere considerato speculativo (B3 e B-).

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