Jp Morgan: attenzione a uragano economico

JP Morgan non ci va leggero e parla di un vero e proprio uragano economico. Almeno queste sono state le parole usate dal suo amministratore delegato Jamie Dimon, ben conscio del peso che le sue parole possono avere.

JP Morgan dura nel suo giudizio

Non dimentichiamo che JP Morgan è attualmente la banca più grande e potente al mondo. E le posizioni prese dalla stessa o dai suoi rappresentanti possono avere importanti ripercussioni in ambito economico. Questo significa anche che difficilmente le dichiarazioni vengano rilasciate a cuor leggero.

Secondo quanto ha riportato l’Ansa, per l’ad di JP Morgan Dimon è arrivato il momento in cui il mondo comprenda che si è a pochissima distanza dall’uragano economico che arriverà a causa della guerra in Ucraina e del comportamento della Federal Reserve americana. Solo qualche settimana prima, seppur non positivo, Jamie Dorman aveva parlato di nuvole di tempesta. A quanto pare la situazione deve essere peggiorata, portando l’istituto ad annunciare di avere adottato un approccio “molto conservativo sul suo bilancio”.

Un atteggiamento che non fa presagire nulla di buono per il futuro. In un contesto economico mondiale dove l’attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina è stato in grado di rallentare se non quasi del tutto bloccare la spinta alla crescita che sembrava, lo scorso gennaio, dover rimanere costante.

Ora nei casi migliori forse si riesce a rimanere in uno stato di stagflazione. Con l’inflazione schizzata improvvisamente alle stelle.

Complessa situazione internazionale

Un stato di cose che sta vendendo in queste settimane Joe Biden incontrare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell per fare la quadra sulla situazione nazionale e mondiale.  Ma anche la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Forum economico globale di Davos, per richiede il massimo delle sanzioni contro Putin.

In generale, a livello internazionale, l’aumento dei prezzi indiscriminato per via della crisi energetica sta mettendo a rischio la crescita dei paesi. E non stupisce che Biden sostenga che la lotta all’inflazione sia una delle sue più importanti sfide. Lo è anche per l’Europa, dove questo valore sta crescendo rispetto a qualche mese fa dove solo i costi dell’energia erano stati colpiti da una inflazione maggiorata.  E non stupisce quindi che a Il sole 24 ore, Luigi Nardella di Ceresio Investors abbia spiegato:

L’inflazione ha segnato un nuovo record a maggio nella zona euro a causa soprattutto dei rialzi dei prezzi dei prodotti energetici e alimentari. I banchieri della Bce hanno di fatto preannunciato la fine degli acquisti di obbligazioni già entro fine giugno e tassi non più negativi entro settembre.

Stupisce ancora che JP Morgan sia allarmista?

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