Investire in Rame 2012

Chi lavora nei settori interessati dall’andamento del prezzo del Rame sa che negli ultimi anni si è avuto un aumento importante del prezzo; questo ha avuto conseguenze enormi su certi mercati che, insieme al problema della crisi dei sub-prime e del credito, hanno visto un mutamento degli equilibri drastico. Si pensi ad esempio all’uso del rame nelle linee elettriche, oppure i famosi furti sulle linee ferroviarie, ma anche a situazioni completamente diverse come ad esempio la galvanica su ottone (anche se in quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea il rame non si usa più, la legge di molti Paesi Asiatici ancora tollera questa procedura). Se pensiamo poi a tutte le leghe con il rame allora è facile rendersi conto di quanto il mercato è condizionato dal prezzo del rame.

L’aumento avuto tra il 2004 ed il 2006 ha definito il nuovo range di interesse per le contrattazioni del Rame che si stabilizza (sul future continuo) tra un massimo assoluto poco sopra a 4.5 (sfiorato in realtà nel 2011) ed un bottom relativo a 1.50. L’aumento è stato consistente ed ha interessato il prezzo come in nessun’altra occasione prima; sul mercato reale le conseguenze sono state disastrose, perchè mentre tra il 2004 ed il 2008 il prezzo è salito in linea con l’andamento del future finanziario, durante la discesa tra il 2008 e l’inizio del 2009 il prezzo reale non si è ridimensionato, tornando a salire invece nel periodo successivo quando si è arrivati al top assoluto sul grafico del future.

Le previsioni per i prossimi anni vedono il Rame oscillare nel range raggiunto spaziando da circa 2 a circa 4.5. Nello specifico però si prevede una fase di discesa nel 2012 che inizierebbe con l’immediata perdita di quota 3.50 per proseguire fino a quota 3 successivamente, ridimensionando il prezzo e dando seguito alla situazione ciclica che prevede una fase di ritorno anche se la tendenza è ancora rialzista.

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