Investimenti Rcs nel digitale

rcsL’amministratore delegato del gruppo Rcs, Pietro Scott Jovane, ha dichiarato che il 72 per cento del piano di investimento da 160 milioni di euro che la società editoriale sosterrà al 2015, si concentrerà nel comparto digitale. Impieghi particolarmente importanti, che il top management del gruppo vorrebbe lanciare per riposizionare adeguatamente i prodotti editoriali dell’azienda.

Contemporaneamente, l’amministratore delegato ha confermato le previsioni per il 2013, affermando che “riteniamo che non ci siano variazioni sui risultati previsti per l’anno in corso, che sono di ricavi in calo di una cifra e di un margine Ebitda ante attività non ricorrenti al 3%. Non ci sono indicazioni che ci facciano ritenere che questi obiettivi non siano raggiungibili”.

Per quanto invece concerne l’andamento della raccolta pubblicitaria, Jovane ha affermato che fino a maggio il dato risulterebbe essere in linea con le previsioni di piano, mentre per i mesi successivi la visione sarebbe “abbastanza corte” (vedi anche il nostro ultimo approfondimento sull’aumento di capitale contestato, e sulle ultime novità in casa del gruppo editoriale italiano).

Successivamente – ha ricordato MF – il top manager “ha smentito le voci su un possibile scorporo delle attività di raccoltà pubblicitaria, ritenute strategiche per il business del gruppo. Per quanto riguarda i periodici, l’ad ha fatto sapere che molti interlocutori hanno manifestato interesse e proposte per le dieci testate messe in vendita da Rcs”. Tra i principali, vi sarebbe anche Visibilia, la società che fa capo a Daniela Santanchè.

Per quanto infine concerne i principali dati economico finanziari diffusi dall’azienda, Rcs ha affermato di aver conseguito perdite per complessivi 846,6 milioni di euro, rivenienti dal solo gruppo Unidad per il biennio precedente, di cui 323,3 milioni nel 2011 di euro e 523,3 milioni nel 2012 di euro. Le perdite, oltre ai risultati del gruppo editoriale iberico, rifletterebbero anche la svalutazione di asset per complessivi 324,1 milioni di euro nel 2011 e 405 milioni di euro nel 2012.

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