Ibbotson rivede i portafogli con più bond tradizionali

Ibbotson Associates è la compagnia del gruppo Morningstar che si occupa in prevalenza di servizi di asset allocation; è proprio in questa veste che la società di Chicago ha voluto rivisitare in maniera dettagliata i propri portafogli, i quali sono stati ideati per venire incontro alle diverse tipologie di investitori e di rischi. Anzitutto, occorre ricordare che il secondo trimestre del 2010 si è caratterizzato per i vistosi cali sui mercati azionari a livello internazionale, tanto che soprattutto le Borse d’Occidente hanno fatto registrare le peggiori performance degli ultimi mesi; in tal senso, si deve sottolineare il buon andamento delle obbligazioni di tipo governativo e di quelle corporate, un’indicazione senz’altro utile per chi è interessato a questi prodotti. Inoltre, è stato premiato maggiormente l’atteggiamento conservativo rispetto a quello aggressivo, nonostante vi siano state alcune delusioni per quel che concerne i portafogli dinamico e bilanciato.


Una conseguenza di tale situazione è stato proprio un adeguato ribilanciamento dei portafogli, con una progressiva riduzione del comparto immobiliare e un sovrappeso dei titoli azionari rispetto ai bond. Che cosa c’è da dire invece in relazione al portafoglio moderato di Ibbotson? Le modifiche più importanti sono state quelle relative alla maggiore esposizione alle azioni internazionali (l’incremento è stato pari a un punto percentuale) e un contemporaneo calo di quelle del nostro paese (-0,8%). Le novità hanno compreso anche il reddito fisso, dato che l’allocazione sulle obbligazioni collegate al tasso di inflazione (le cosiddette “inflation linked) è stata ridotta e lo stesso discorso vale per la liquidità.

Infine, un cenno a parte lo meritano anche i cambiamenti apportati al portafoglio di tipo dinamico: la percentuale delle azioni internazionali è stata più che importante con un buon incremento, mentre l’ambito immobiliare si è decisamente ridotto, insieme ai principali titoli azionari italiani. Le obbligazioni di tipo più tradizionali, poi, sono cresciute di 3,6 punti percentuali, fornendo un altro spunto interessante per gli investitori.

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