Hera e Acam: accordo per futura aggregazione

Venerdì prossimo, 19 novembre 2010, a La Spezia, con inizio alle ore 15,30, sarà presentato l’accordo per l’avvio di un futuro percorso di aggregazione tra la società Hera ed Acam, entrambe operanti sul mercato in qualità di multiutility. In accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna, mercoledì 17 novembre 2010, la firma del memorandum è stata infatti fissata per venerdì prossimo al fine di giungere, entro l’anno 2012, all’integrazione di Acam in Hera in accordo con obiettivi che risultano essere stati condivisi dai Consigli di Amministrazione delle due società. In particolare, oltre al contributo di Hera, è atteso anche quello degli istituti finanziari e dei soci di Acam per il raggiungimento di una situazione finanziaria ed economica sostenibile ed equilibrata unitamente ad un rafforzamento dal punto di vista industriale; questo, in particolare, potrà avvenire nei prossimi mesi attraverso operazioni di cessione degli immobili, ma anche con lo scorporo degli impianti idrici, delle rete e dell’impianto C.D.R. di Saliceti.

Al conseguimento delle varie iniziative definite nel memorandum, la prima fase del processo che poi porterà all’aggregazione/integrazione prevede l’ingresso di Hera nel capitale di Acam attraverso il rilevamento di una quota variabile tra il 45% ed il 49% nella prima parte del prossimo anno; dopodiché il memorandum, a seguito degli effetti finanziari delle azioni e delle iniziative intraprese, porterà nel 2012 alla completa integrazione di Acam in Hera. Questo perché, in particolare, l’accordo prevede che congiuntamente venga definito un periodo di verifica sugli aspetti dell’operazione che risultano comunque essere complessi.

Acam, lo ricordiamo, opera in qualità di multiutility nei comuni della Provincia di La Spezia al servizio di 225 mila abitanti. Hera invece, quotata in Borsa a Piazza Affari, è una delle più importanti multiutility italiane, ed opera su un bacino costituito da ben tre milioni di abitanti ed in prevalenza nelle province di Rimini, Bologna, Ravenna, Ferrara, Pesaro-Urbino, Modena e Forlì-Cesena.

Lascia un commento