Elite Advisers, ottimi guadagni per il fondo comune sul vino

Il vino più sincero allieta sempre la nostra mente: lo urlava a squarciagola Turiddu nella Cavalleria Rusticana di Mascagni e la pensano allo stesso modo gli investitori finanziari, i quali hanno fatto registrare un balzo davvero formidabile in relazione ai fondi collegati alla bevanda alcolica. In effetti, il guadagno in questione si riferisce al fondo Noble Crus (il rendimento medio si aggira attorno al 15%), il quale investe proprio sui più pregiati vini d’annata, e che, grazie al rialzo del mese di ottobre (+1,44%) ha portato il suo rally totale di inizio anno a 10,3 punti percentuali. Il prodotto appena citato è parte integrante della gamma promossa da Elite’s Exclusive Collection, società di investimento a capitale variabile lussemburghese, a sua volta promossa da Elite Advisers. Un ricavo costante e crescente: dove risiede il segreto di tale successo?

Già nel 2009 era stato realizzato un importante +9,79%, ma l’anno che si sta per concludere a breve dovrebbe andare addirittura meglio; tra l’altro, vi sono stati anche tre picchi negativi nei quasi tre anni che ci distanziano dal lancio, vale a dire luglio 2008, gennaio 2009 e febbraio 2009. Il mercato internazionale enologico gode pertanto di ottima salute: la conferma è giunta dal recente World Wine Symposium, l’evento che riunisce i migliori produttori del settore. Un altro segnale incoraggiante è poi giunto da un’asta di Sotheby’s, nel corso della quale una cassa di Château Lafite-Rothschild del 1996 è stata battuta a ben 35.600 euro.

Tale bordeaux fa parte del portafoglio di Noble Crus, dunque si può parlare a ragione del motore trainante dei ricavi del fondo stesso. L’ultimo mese, poi, è stato foriero di iniziative di successo; l’acquisto di alcune annate di pregio (nel dettaglio, il 1978 e il 1986) ha contribuito ad arricchire l’investimento, mentre novembre sarà contraddistinto dalla cessione dei vini di Borgogna, più precisamente quelli che appartengono agli Hospices de Beaune.