Gran Bretagna: bond ai massimi da oltre due mesi

I titoli obbligazionari relativi al governo britannico e in scadenza tra dieci anni esatti sono stati protagonisti di una performance piuttosto interessante: questi strumenti, infatti, hanno raggiunto i rendimenti più alti delle ultime otto settimane, la conseguenza più evidente dell’atteggiamento dei policy maker di Bank of England, i quali sono in parte intenzionati ad accrescere di mezzo punto percentuale i tassi di interesse nel corso di questo mese. I ritorni economici relativi ai bond a due anni, invece, hanno subito delle lievi modifiche, dunque è stata ipotizzata la cessione di circa 11,5 miliardi di sterline del debito di Sua Maestà proprio questa settimana. Nel 2012, inoltre, gli stessi tassi di interesse potrebbero crescere fino al 2% complessivo, ma intanto la stessa sterlina si sta indebolendo nei confronti del dollaro, allontanandosi in maniera progressiva dal livello più alto conseguito all’inizio del 2010.


Secondo Marc Ostwald, stratega ed economista presso la Monument Securities Limited di Londra, non c’è alcun segnale al momento di prezzi che possano subire rialzi, quindi il mercato dovrebbe mantenere un buon volume di contrattazioni e di offerte per i prossimi sette giorni. I titoli del Regno Unito sono meglio conosciuti col nome di Gilt-edged securities, o più semplicemente “Gilt”: l’attuale rendimento dei prodotti che matureranno nel 2020 si è attestato sui 3,82 punti percentuali al London Stock Exchange, dopo aver anche sfiorato il 3,83%: le obbligazioni a due anni, invece, vantano una percentuale minore, vale a dire l’1,40%.

Un recente rapporto governativo, tra l’altro, dovrebbe mostrare come l’inflazione farà registrare un forte balzo in avanti, un elemento macroeconomico che non può non essere tenuto in considerazione dagli analisti finanziari. Le perdite subite dai gilts al 31 marzo erano quantificabili in 0,7 punti percentuali da sottrarre al precedente trimestre, almeno secondo quanto rilevato dagli indici di Bank of America, a fronte di una perdita mensile dello 0,8% da parte dei bund tedeschi.

Lascia un commento