Bund tedeschi in gran spolvero: buon rialzo dopo un mese e mezzo

L’euforia finanziaria è tornata a buoni livelli in Germania dopo che i bond governativi tedeschi sono riusciti a realizzare il primo guadagno settimanale dall’inizio del mese di novembre: l’attesa di un mese e mezzo è stata finalmente interrotta e agevolata dai nuovi problemi che coinvolgono l’area dell’euro e soprattutto le nazioni maggiormente indebitate, le quali si sono viste costrette ad accrescere la loro domanda di bund. Il rendimento in questione ha approfittato in larga misura del declino delle obbligazioni del Portogallo, il cui rating creditizio è stato declassato nel corso di questa settimana da Fitch, la quale ha anche annunciato che potrebbe rivedere a breve anche il giudizio sugli investimenti greci. Al contrario, l’outlook francese viene considerato stabile (l’attuale rating è pari ad AAA) e anche i bond spagnoli sono stati protagonisti di una buona crescita. Secondo quanto affermato dagli analisti di Lloyds Corporate Bank, i timori relativi alla cosiddetta “periferia” del Vecchio Continente sono ancora forti, quindi si è preoccupati per delle possibili performance negative da parte dei titoli obbligazionari nel 2011.


Per il momento, comunque, sembrano improbabili mosse a sorpresa dei policy makers dell’Unione Europea. Entrando nel dettaglio statistico, c’è da dire che i bund a dieci anni hanno concluso la settimana in questione con un rendimento pari al 2,98%, mentre quelli con scadenza nel 2012 sono calati dall’1,06% allo 0,96%; il raffronto con i prodotti del Portogallo e dell’Irlanda è piuttosto interessante, visto che i titoli lusitani sono calati di 0,16 punti percentuali, mentre gli equivalenti irlandesi hanno guadagnato 62 punti base nello stesso periodo.

Fitch, inoltre, non è affatto ottimista circa il futuro dell’eurozona: a suo parere, infatti, l’Ue dovrà procedere a molti altri salvataggi finanziari nel nuovo anno. Le obbligazioni tedesche hanno garantito un ritorno economico del 6,1% quest’anno, ben al di sopra, ad esempio, dei bond americani (5,4%), uno dei pochi sorrisi che si scorge nella regione della moneta unica europea.

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