Kansai Electric: la crisi nucleare blocca le nuove obbligazioni

Kansai Electric Power può essere definita una delle principali “vittime aziendali” della crisi nucleare giapponese: la compagnia nipponica, conosciuta anche come Kanden, ha infatti deciso di posticipare a data da destinarsi la vendita dei bond decennali che erano previsti per questo mese. La scelta è dovuta, in particolare, dai rendimenti economici eccessivamente alti delle utilities nazionali, il che equivale a dire che i rischi di un default sono davvero molto vicini. L’azienda di Osaka ha precisato di aver cambiato idea in merito a questa cessione obbligazionaria alla luce delle condizioni di mercato attuali, le quali stanno cambiando in maniera fin troppo rapida. L’annuncio ufficiale è giunto anche da Nomura Holdings, la società che era incaricata della gestione finanziaria dell’operazione insieme ad altri quattro istituti di credito.

Walt Disney Co., bond decennali dopo oltre due anni

Come in ogni favola che si rispetti, anche la Walt Disney Company intende vivere felice e contenta e questo finale potrebbe dipendere dalla nuova emissione obbligazionaria che è stata pianificata in questi giorni: il colosso americano dell’intrattenimento si è infatti focalizzato su ben cinquecento milioni di dollari, un ammontare che andrà a riguardare quei bond che non venivano lanciati sul mercato da più di due anni. Il segmento a stelle e strisce relativo a tali strumenti vive un periodo piuttosto florido, ecco perché anche la società di Burbank ha voluto seguire il medesimo esempio. Cerchiamo comunque di capire nel dettaglio l’offerta della Disney. L’ attuale rating societario è incentrato sulla buona affidabilità del grado di investimento: in effetti, la valutazione è stata pari ad A2 secondo Moody’s, mentre Standard & Poor’s ha scelto un giudizio pari ad A, visto che i costi dell’indebitamento sono i più bassi degli ultimi sei mesi.

Gran Bretagna: bond ai massimi da oltre due mesi

I titoli obbligazionari relativi al governo britannico e in scadenza tra dieci anni esatti sono stati protagonisti di una performance piuttosto interessante: questi strumenti, infatti, hanno raggiunto i rendimenti più alti delle ultime otto settimane, la conseguenza più evidente dell’atteggiamento dei policy maker di Bank of England, i quali sono in parte intenzionati ad accrescere di mezzo punto percentuale i tassi di interesse nel corso di questo mese. I ritorni economici relativi ai bond a due anni, invece, hanno subito delle lievi modifiche, dunque è stata ipotizzata la cessione di circa 11,5 miliardi di sterline del debito di Sua Maestà proprio questa settimana. Nel 2012, inoltre, gli stessi tassi di interesse potrebbero crescere fino al 2% complessivo, ma intanto la stessa sterlina si sta indebolendo nei confronti del dollaro, allontanandosi in maniera progressiva dal livello più alto conseguito all’inizio del 2010.