Fotovoltaico: operazione verità di Asso Energie Future

Quanto costa alle famiglie italiane, in bolletta, il fotovoltaico? E’ un salasso oppure a fronte del costo ci sono tanti vantaggi? Ebbene, al riguardo Asso Energie Future e Grid Parity Project, nel corso di una conferenza stampa presso la sala stampa del Senato della Repubblica, hanno lanciato quella che appare essere in tutto e per tutto un’operazione verità. Nel dettaglio, è stato fatto presente come il costo medio mensile per l’energia solare, sulle bollette degli italiani, sia pari a quello di un solo caffè con cornetto, ovverosia 1,70 euro a partire dal corrente anno; una spesa contenuta, quindi, in corrispondenza della quale, sottolineano Asso Energie Future e Grid Parity Project, c’è però un pacchetto nutrito di vantaggi. In particolare, nel nostro Paese, innanzitutto, con lo sviluppo del fotovoltaico l’Italia si spingerà verso gli obiettivi fissati in sede di stipula del protocollo di Kyoto con un taglio delle emissioni di gas serra pari al 5%. Il fotovoltaico, inoltre, è un “affare” per lo Stato visto che nell’arco dei prossimi 30 anni l’Erario potrà incassare all’incirca ben 50 miliardi di euro; il tutto, entro il 2020, a fronte di una produzione di ricchezza dall’energia dal sole pari a ben 110 miliardi di euro.

Secondo quanto dichiarato da Massimo Sapienza, presidente di Asso Energie Future, il fotovoltaico individua un grande asset non solo economico, ma anche sociale, ragion per cui sarebbe grave che, per favorire meri interessi di parte, o per ritardi culturali, il nostro Paese perdesse il treno delle rinnovabili.

Asso Energie Future e Grid Parity, tra l’altro, mettono in evidenza come il target di 8.000 megawatt fotovoltaici, al 2020, fissato dal Governo, sia un obiettivo palesemente modesto che si spiegherebbe solamente con un andamento mediocre del solare nel nostro Paese. I target quindi devono essere rivisti ed al riguardo le due Associazioni fanno presente come entro 2020 la Germania, che di certo non è più “assolata” dell’Italia, si sia posta come target quello dei 52.000 megawatt a fronte di ben 18.000 megawatt già installati.

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