Forte rialzo per i futures sul grano

Il mese di ottobre si è caratterizzato per delle interessanti performance dei futures, soprattutto il rally del granturco: questi stessi contratti sono oggi cresciuti come non accadeva da ben cinque settimane, grazie alla speculazione che ha riguardato le scorte globali di tale commodity, destinate a ridursi per il deterioramento delle condizioni dei raccolti negli Stati Uniti. Il motivo è presto detto, vale a dire il clima secco e la pioggia che influiscono su molte parti del continente europeo. Circa il 39% del raccolto invernale americano era in buone o eccellenti condizioni lo scorso 4 novembre, anche se si è trattato del livello più basso per quel che concerne la settimana in questione, come messo opportunamente in luce dal Dipartimento Agricolo.

Il 2012 ha riservato buone sorprese, come quando lo scorso mese di maggio le previsioni settimanali per i futures sul frumento erano improntate al guadagno. Una situazione che bisogna monitorare con la massima attenzione è senza dubbio quella della Francia, con le relative tariffe in crescita, una performance che sta dando l’impressione di una sorta di svalutazione per quel che concerne il grano americano, in particolare nel confronto con il resto del mercato. Molti analisti finanziari e consulenti sono proprio convinti che uno scenario simile sia tra i più probabili.

Entrando maggiormente nel dettaglio delle contrattazioni del Chicago Board of Trade, c’è da dire che le spedizioni del prossimo mese di dicembre relative a tali strumenti hanno guadagnato ben 1,6 punti percentuali, giungendo così a quota 8,9175 dollari il bushel, anche se in precedenza il prezzo era arrivato anche a sfiorare i nove dollari, ovvero il picco più alto dal 1° ottobre a oggi. D’altronde, si sta parlando del grano, quindi del quarto maggior raccolto per gli Stati Uniti, valutato 14,4 miliardi di dollari lo scorso anno, subito dietro il mais, i semi di soia e il fieno.

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