Fidelity punta sulle azioni con alti dividendi

azioniSecondo Daniel Roberts, money manager del Global dividend fund di Fidelity, le migliori opportunità sul mercato azionario vanno ricercate su quei titoli che hanno la capacità di mantenere i dividendi costanti nel tempo e magari anche aumentarli. Il guru di Fidelity li chiama i “dividend aristocrat”. Si tratta di una ristretta cerchia di titoli che negli ultimi 10 anni ha messo messo a segno un total return del 160%, ovvero 57 punti percentuali in più del paniere globale, mostrando anche una volatilità molto più bassa.

Questa élite internazionale di 150 nomi corrisponde a circa il 6% di quelli rappresentati nell’indice Msci All Country World. Secondo Roberts queste performance così spettacolari non devono sorprendere, se si guarda con attenzione le caratteristiche peculiari di queste aziende: modelli di business difensivi, bassa influenza del ciclo economico, bilanci solidi, ripartizione equilibrate delle risorse, dividendi costanti. Secondo l’esperto di Fidelity tra i “dividend aristocrat” ci sono ancora grosse potenzialità, ma la vera sfida è scoprire le società che si trovano ancora all’inizio del percorso.

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Le banche sono state le regine degli anni ’90, con “cedole in crescita per 10, 15, 20 anni prima della crisi finanziaria”. Il gestore ora consiglia di guardare ad altri settori, ma allo stesso tempo preferisce fare attenzione a quei titoli che presentano dividendi superiori al 4-5%. Roberts ricorda che “quando le aspettative sul coupon vengono disattese, si registra una ripercussione anche sui corsi azionari”. L’esperto guarda a quei titoli che presentano cedole comprese tra il 4% e il 4,5%, con “dividend yield attraenti e sostenibili nel tempo”.

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Secondo il gestore di Fidelity meglio evitare i mercati emergenti, dove si riscontrano ancora problemi di governance e scarsa trasaprenza. Il settore preferito da Roberts è quello farmaceutico, che da solo vale il 20% del portafoglio del fondo da lui gestito. L’esperto ritiene che il comparto dell’healthcare potrebbe beneficiare di una forte asimmetria nelle informazioni note agli investitori. Roberts sottolinea che si può sapere in anticipo la cattiva notizia (quando scadrà un brevetto), ma si ignorerà quella buona fino a quando non sarà resa nota. Roberts ricorda che “le aziende di questo settore investono miliardi di dollari ogni anno in ricerca e sviluppo”.

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