Dove trovare bond con rendimenti superiori al 3%

conto-deposito-remunerato-ibl-banca-tassiMentre i tassi di mercato diventano sempre più compressi e i bond dei paesi ritenuti più sicuri viaggiano ormai con rendimenti ai minimi storici, il compito dei gestori obbligazionari diventa sempre più difficile sebbene il tasso di inflazione medio dei paesi sviluppati stia diminuendo. Ciò consente di spuntare rendimenti “reali” positivi, ma per ottenere un risultato complessivo soddisfacente (tra performance e rendimento della cedola) è necessario sceglliere accuratamente i titoli giusti. David Leduc del gruppo Bny Mellon sceglie Italia, Spagna e mercati emergenti per driblare i mini-tassi.

Leduc, responsabile investimenti di Standish, società di gestione del risparmio di Boston specializzata nel reddito fisso e appartenente al gruppo Bny Mellon, ritiene che oggi il mercato globale del reddito fisso (fixed income) sia stretto tra due estremi: “da un lato le emissioni ad altissimo rendimento, anche superiori al 10%, dei paesi di frontiera, i nuovi emergenti di Asia, Africa e America Latina. E dall’altro i bond giapponesi che, a causa della nuova politica monetaria espansiva decisa dalla Bank of Japan, potrebbero registrare perdite superiori al 10%”.

INVESTIRE SUL CILE NEL 2013

Secondo Leduc, gli investitori che saranno in grado di muoversi tra questi due estremi potranno spuntare “un rendimento di circa il 3,5% da un portafoglio ben diversificato di bond globali nel corso dei prossimi 12-24 mesi”. Ma qual è il futuro per i bond dopo anni di performance eccezionali, spesso in doppia cifra, favorite dal calo generalizzato dei tassi di mercato e dalle politiche monetarie ultra-espansive delle banche centrali più importanti del mondo? Secondo l’esperto, “nei prossimi 10 anni i rendimenti del settore obbligazionario saranno mediamente piuttosto bassi”.

COME INVESTIRE IN BTP DOPO IL RALLY DI INIZIO ANNO

Leduc ritiene che potrebbero anche esserci anni con risultati negativi, soprattutto quando ci sarà una maggiore ripresa economica, un rialzo dei tassi di mercato e una normalizzazione delle politiche monetarie delle banche centrali. I rendimenti medi del decennio potrebbero quindi attestarsi intorno al 2%. Il guru di Bny Mellon consiglia di affidarsi a “gestioni attive” per ottenere risultati migliori. Per i prossimi 6-12 mesi, invece, viene suggerita una certa cautela sulle emissioni più sicure come i Bund o i T-Bond. Per spuntare rendimenti superiori al 3% meglio guardare ai bond governativi italiani e spagnoli, ma anche ad alcune emissioni dei paesi emergenti sia in valuta estera che locale.

Lascia un commento