Fastweb: precisazioni su operazioni crediti IVA

fastweb-decoderFastweb in data odierna è intervenuta con una nota ufficiale contestando la fondatezza di alcuni lanci da parte delle Agenzie di Stampa su presunti prestiti concessi dal colosso bancario europeo Unicredit Group, per un importo pari a 100 milioni, offrendo in garanzia dei crediti sull’imposta sul valore aggiunto (Iva). Il secondo operatore italiano di telefonia fissa ha sia contestato la fondatezza dei contenuti di queste notizie, sia riaffermato il fatto d’aver sempre pagato regolarmente l’Iva ai propri fornitori. Negli anni scorsi i rapporti con Unicredit ci sono stati, ed in particolare con Unicredit Factoring, ma in merito Fastweb ha precisato che l’operazione, nell’anno 2005, ha riguardato la cessione di crediti IVA pagata su investimenti fino all’anno 2004, ragion per cui trattasi di un’operazione di natura completamente diversa rispetto a quella per la quale, lo ricordiamo, è in corso un’indagine che ha coinvolto gli ex dirigenti di Fastweb ed anche la società controllata da Telecom, Telecom Sparkle.

Per quanto riguarda l’accesso al credito, Fastweb ha inoltre ricordato come negli anni abbia implementato il proprio piano industriale attraverso delle operazioni di finanziamento attraverso il canale bancario, ed in particolare con Istituti primari italiani ed esteri, tra cui anche Unicredit Group, per un ammontare che nell’anno 2007 è stato pari a 1,6 miliardi di euro.

La cessione dei crediti IVA, sottolinea Fastweb, è stata indicata correttamente e conformemente a bilancio in ottemperanza ai principi contabili internazionali, e con le conseguenti relazioni positive rilasciate dalle due società di revisione delle quali l’operatore di telecomunicazioni si è avvalso in questi anni. Un’altra precisazione di Fastweb, anche al fine di evitare ogni speculazione sulle notizie di stampa di cui contesta la fondatezza, riguarda la fideiussione sui crediti Iva che la società ha ceduto a Unicredit Factoring nel 2005; ebbene, al riguardo la società ha ricordato come il documento relativo a tale operazione sia stato presentato nell’ottobre 2006 al Fisco che poi il mese dopo ha emesso per tale credito l’avviso di pagamento.

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