Etf: le nuove regole e gli obiettivi dell’Esma

Gli Exchange Traded Fund europei rischiano di diventare uno strumento finanziario sempre più tabù per i piccoli risparmiatori: le ultime disposizioni della European Securities and Market Authority sono piuttosto chiare in tal senso, uno dei principali obiettivi è quello di impedire a questi soggetti di accedere alle versioni più complesse e sofisticate dei prodotti in questione. L’organismo del Vecchio Continente sta infatti approntando le nuove regole che andranno a regolamentare in futuro il segmento degli Etf, una misura che si è resa necessaria dopo che ci si è resi conto che il volume d’affari generato mediante queste sottoscrizioni (318 miliardi di euro) era eccessivo e pericoloso.

D’altronde, si vuole evitare il ripetersi di un nuovo scandalo finanziario legato ai derivati. Bisognerà ora attendere l’inizio della prossima settimana per conoscere la reale evoluzione del piano in questione, con l’Investment Management Standing Committee che sarà chiamato a valutare l’opportunità delle norme appena elencate. Eppure, gli Etf si sono sempre presentati come un titolo piuttosto semplice e adatto alle esigenze di tutti; poi, col passare degli anni, si è voluto accantonare il tradizionale plain vanilla per introdurre meccanismi più raffinati, come ad esempio la leva, che hanno stravolto la struttura pensata in origine. Uno dei principali bersagli dell’Esma è l’Etf di tipo sintetico. Di cosa si tratta esattamente? Questi fond non acquistano titoli materiali per poi focalizzarsi sulle loro performance, ma replicano l’andamento in un modo più complesso, ovvero tramite uno contratto swap posto in essere grazie alla collaborazione di una banca di investimento.

Il derivato è dunque, ancora una volta, in agguato. Non si vogliono certamente punire gli investitori al dettaglio (i cosiddetti retail), ma soltanto non complicare la loro vita finanziaria e il destino dei loro risparmi. Anche il rischio sistemico deve essere perfezionato, visto che le attività sono spesso illiquide, un particolare che potrebbe sconvolgere il mercato nel caso di crisi.

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