Come investire in Btp nel 2012

Il nuovo anno è sempre più vicino, ma le prospettive finanziarie non sono certo incoraggianti per il nostro paese: si parla, infatti, di una più che probabile recessione economica nel 2012 e di una grave stagnazione nel 2013. Gli investitori possono quindi porsi domande più che lecite, prima fra tutte quali sono i motivi per affidarsi ai titoli di stato italiani dopo tutte queste vicende negative. L’ingegneria finanziaria è pronta a mettere a disposizione dei nuovi prodotti che cercheranno di non ripetere gli errori appena commessi.

Comprare BTP conviene ai piccoli risparmiatori? Ecco i costi

L’idea che un cittadino Italiano compri del debito pubblico può essere interessante e costruttiva, anche se intavolare una discussione in merito costringerebbe ad approfondire l’argomento a 360° e valutare gli impatti di questa strategia sul lungo periodo, mettendo anche in discussione il debito stesso.

Senza entrare troppo nel merito, quello che bisogna capire è se, tolti gli investitori istituzionali e le persone che godono di alti capitali, il cittadino medio (l’operaio piuttosto che la casalinga, che in questo momento più che mai faticano a mettere da parte i risparmi) può permettersi, pur avendo la fiducia nel suo Paese, di acquistare questi titoli e sperare di guadagnare questo gustoso 7% che comincia a far gola a molti.

Etf: le nuove regole e gli obiettivi dell’Esma

Gli Exchange Traded Fund europei rischiano di diventare uno strumento finanziario sempre più tabù per i piccoli risparmiatori: le ultime disposizioni della European Securities and Market Authority sono piuttosto chiare in tal senso, uno dei principali obiettivi è quello di impedire a questi soggetti di accedere alle versioni più complesse e sofisticate dei prodotti in questione. L’organismo del Vecchio Continente sta infatti approntando le nuove regole che andranno a regolamentare in futuro il segmento degli Etf, una misura che si è resa necessaria dopo che ci si è resi conto che il volume d’affari generato mediante queste sottoscrizioni (318 miliardi di euro) era eccessivo e pericoloso.

Tesmec: soddisfatte tutte le richieste degli investitori

trencher-cingolato-354678Tesmec, nome aziendale noto soprattutto per la fabbricazione delle macchine cingolate e delle linee elettriche aeree ad alto voltaggio, debutta oggi in Borsa col suo primo giorno di contrattazioni: la compagnia lombarda è già riuscita, comunque, a soddisfare praticamente tutte le 1.348 richieste da parte degli investitori interessati, sia piccoli risparmiatori che soggetti istituzionali, i quali hanno effettuato prenotazioni per 61 milioni di titoli azionari. L’assegnazione finanziaria ha riguardato oltre 58 milioni di strumenti, il cui prezzo è stato fissato in 0,70 euro per ogni unità. Come si può ben comprendere, c’è uno scarto poco significativo tra domanda e offerta, anche se occorre sottolineare che l’offerta globale ha già cessato di esistere, visto che la quotazione di Tesmec rimarrà l’unica in tutta questa stagione.