Etf: Lyxor supera gli 80 milioni di euro di raccolta

L’Europa, ma non solo il Vecchio Continente, sta affrontando una crisi durissima, legata soprattutto al fatto che la Grecia stenta ad uscire dal suo momento difficile, il quale si acuisce giorno dopo giorno; eppure, in questo contesto così avverso, c’è chi riesce a mettere a segno profitti importanti e significativi. Stiamo parlando di Lyxor Asset Management, la nota società francese attiva nel risparmio gestito, il cui Etf EuroMTS AAA Government Bond è riuscito a raccogliere ben 80 milioni di euro negli ultimi tre giorni, grazie a strategie mirate di investimento che puntano alle nazioni con i rating attualmente più affidabili. Dunque, il contagio greco viene aggirato mediante portafogli e prodotti più sicuri: l’Exchange Traded Fund di Lyxor, in particolare, è l’unico strumento sul mercato a investire esclusivamente sui titoli di Stato dell’area dell’euro, ma non semplici titoli, bensì quelli che hanno ottenuto il massimo giudizio (ecco la spiegazione della dicitura AAA) dalle tre principali agenzie di rating, vale a dire Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch.

 

L’incremento di patrimonio appena citato dovrebbe rendere più che appetibile questo prodotto agli investitori; si tratta di un Etf quotato a Piazza Affari già dallo scorso 2 febbraio e che fa sostanzialmente affidamento sulle performance dell’indice EuroMTS AAA Government (è un paniere composto da ben 116 titoli di Stato con rating massimo). Ovviamente, la denominazione è in euro, mentre la vita residua ammonta ad almeno un anno. Quali sono le altre caratteristiche peculiari di questo prodotto così interessante?

La commissione relativa alla gestione annua è in questo caso dello 0,165%, il che vuol dire che l’investitore può anche permettersi di porre in essere una esposizione molto diversificata sugli emittenti europei maggiormente affidabili, come, ad esempio, quelli della Francia, dell’Olanda, della Finlandia e dell’Austria. Infine, occorre ricordare che il paniere che contiene i vari titoli presenta una cedola annua del 4,095% e un rendimento pressoché vicino al 3% (per la precisione è al 2,956%); tra l’altro i primi dieci titoli rappresentano il 14% dell’intero portafoglio.