Edison: prestito obbligazionario 500 milioni, boom richieste

energia-elettricaAl fine di migliorare i costi relativi all’esposizione finanziaria della società, Edison ha reso noto in data odierna d’aver collocato un prestito obbligazionario per un importo pari a complessivi 500 milioni di euro; il prestito, riservato esclusivamente agli investitori istituzionali, è stato curato per quel che riguarda le procedure di collocamento, in qualità di Joint Bookrunner, dal Gruppo UniCredit, Banca IMI, BofA Merrill Lynch, J.P. Morgan, Mediobanca e BNP Paribas a fronte di un merito di credito che per Edison è pari a BAA2/on per l’Agenzia di rating Moody’s, e di BBB+/on per l’Agenzia di rating Standard&Poor’s. Ebbene, a fronte di un offerta pari a 500 milioni di euro, la domanda da parte degli investitori istituzionali è stata pari a ben sette volte, ovverosia quasi quattro miliardi di euro; il prestito obbligazionario collocato, che paga, a fronte di un prezzo di emissione pari a 99,70, una cedola fissa lorda pari al 3,25% annuo, ha una durata pari a cinque anni.

Nel dettaglio le obbligazioni, che risultano essere regolate dalla Legge inglese, presentano un taglio minimo unitario di collocamento pari a 50 mila euro con scadenza 17 marzo del 2015; a fronte di un rendimento lordo anno facciale del 3,25%, i titoli, in funzione del prezzo di emissione, offrono un rendimento annuo lordo pari al 3,316%, corrispondente ad un rendimento superiore di 85 punti base rispetto al mid-swap a 5 anni, ovverosia al tasso di riferimento.

La data di regolamento relativa al collocamento del prestito è quella del 17 marzo prossimo, mentre per quanto riguarda le operazioni di negoziazione, i titoli saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo, ovverosia dove si è provveduto alla registrazione del Prospetto Informativo riguardante l’emissione delle obbligazioni. Secondo quanto dichiarato dal responsabile finanziario di Edison, Marco Andreasi, i proventi dell’emissione, caratterizzata da condizioni vantaggiose, saranno utilizzati sia per ripagare il debito bancario in essere, sia per allungare la vita media del debito stesso.

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