Prestito obbligazionario quinquennale da Mediobanca

Il Domestic Mot di Borsa Italiana accoglierà proprio nel corso della giornata odierna il nuovo prestito obbligazionario messo a disposizione da Mediobanca: il prodotto in questione, la cui denominazione esatta è quella di “Mediobanca MB4 Tasso Misto 2012/2017” (il codice Isin di riferimento è IT0004839020), prevede il corso secco come modalità di negoziazione, ma sono anche altre le caratteristiche su cui concentrare l’attenzione. Ad esempio, c’è da precisare che alcune cedole verranno determinate secondo quanto previsto dai Listing Final Terms, vale a dire il secondo giorno lavorativo che precede il primo in cui avviene il godimento della cedola stessa.

Obbligazione a cedola fissa per Atlantia

Atlantia, la spa romana celebre per la gestione delle tratte autostradali, ha messo a disposizione a partire da oggi un bond di importo pari a 750 milioni di euro, uno strumento finanziario che beneficerà di una durata complessiva di sette anni e mezzo. Il prestito in questione è stato collocato in maniera proficua presso investitori ben precisi, vale a dire quelli istituzionali, con tanto di chiusura anticipata. In aggiunta, altro dettaglio di non poco conto, gli ordini sono riusciti a superare gli otto miliardi di euro, visto che si è registrato un contributo molto importante per quel che concerne gli investitori di nazionalità britannica, tedesca e francese (il 72% del totale per la precisione).

Il cda di Snam approva il prestito obbligazionario

Di Snam Rete Gas si sta parlando parecchio in questi giorni, soprattutto alla luce dello scorporo da Eni e da una indipendenza in cui molti intravedono maggiori risparmi per il settore in questione: la giornata di ieri, però, ha visto protagonista la compagnia dal punto di vista finanziario, visto che il consiglio di amministrazione ha fornito il proprio parere positivo per l’emissione di uno o più prestiti di tipo obbligazionario. Questi ultimi dovrebbero essere collocati presso tutti gli investitori istituzionali che sono operanti e attivi nel continente europeo, cercando di venire incontro alle loro esigenze.

Da Ubi Banca un prestito obbligazionario subordinato

Ubi Banca ha scelto la giornata odierna per lanciare sul Domestic Mot della nostra borsa il suo nuovo prestito obbligazionario: si tratta, nello specifico, dell’avvio alle negoziazioni di Ubi Subordinato Lower Tier II – Tasso Misto 2011-2018 Welcome Edition, uno strumento che beneficia del corso secco e di un valore nominale unitario pari a mille euro per oltre 222mila titoli obbligazionari che sono stati messi in circolazione. Il prestito in questione (il codice Isin di riferimento è IT0004767742) prevede degli interessi lordi ogni anno: questi ultimi possono essere pagati in via posticipata il 18 di quattro mesi distinti, vale a dire febbraio, maggio, agosto e novembre, con una cadenza trimestrale come si può facilmente intuire.

Obbligazioni Enel: CdA delibera nuove emissioni

Nuovi prestiti obbligazionari, fino ad un controvalore pari a ben 5 miliardi di euro, da andare ad emettere entro e non oltre la data del 31 dicembre del 2012. Questo è quanto, in particolare, ha deliberato in data odierna, giovedì 16 giugno del 2011, il Consiglio di Amministrazione di Enel riunitosi sotto la presidenza di Paolo Andrea Colombo. La delibera, nello specifico, rientra nell’ambito della strategia del colosso energetico italiano di estendere la scadenza media del proprio debito e contestualmente andare ad ottimizzare le relative scadenze di medio e di lungo termine. In accordo con quanto recita una nota emessa in data odierna da Enel S.p.A., compatibilmente con le opportunità del momento offerte dal mercato, i prestiti obbligazionari potranno essere collocati sia presso i risparmiatori individuali, ovverosia gli investitori retail, sia presso gli investitori istituzionali.

UBI Banca: Fitch abbassa rating lungo termine

Passa da “A+” ad “A” il rating a lungo termine del gruppo bancario UBI Banca. Questo è quanto deciso dall’Agenzia di rating Fitch che, nello stesso tempo, ha confermato tutti gli altri rating di UBI Banca mantenendo l’outloook stabile. Nonostante la riduzione attuata, UBI Banca con un comunicato ufficiale ha fatto presente come tra i maggiori gruppi bancari italiani quello assegnato risulti essere il secondo miglior rating assegnato dall’Agenzia Fitch. Nel dettaglio, l’abbassamento del rating, da “A+” ad “A” con outlook stabile, riguarda quello “Long Term Issuer Default Rating”, ovverosia il rating controparte a lungo termine, mentre rimane ad “F1” lo Short Term Issuer Default Rating, a “B/C” il Bank Individual Rating, a “BBB” il Support Rating Floor, ed a “2” il Support Rating. Per quel che riguarda l’abbassamento del rating a lungo termine, UBI Banca con un comunicato ufficiale ha fatto presente come Fitch sia intervenuta in virtù del rallentamento dell’attività economica nel nostro Paese che, unito ad un basso livello dei tassi di interesse sul mercato, secondo l’Agenzia di rating rendono improbabile un rapito recupero da parte del Gruppo bancario della redditività.

Obbligazioni: Impregilo lancia emissioni per 300 milioni di euro

Anche Impregilo scende in campo per quel che riguarda l’emissione di prestiti obbligazionari annunciando l’avvio del collocamento di obbligazioni per complessivi 300 milioni di euro attraverso la società olandese, controllata al 100%, Impregilo International Infrastructures N.V.. Trattasi, nello specifico, di due prestiti obbligazionari, destinati agli investitori istituzionali italiani ed esteri, con scadenza rispettivamente al 2015 ed al 2013. Un prestito da 150 milioni di euro, con scadenza nel 2015, è a tasso fisso, mentre l’altro, sempre da 150 milioni di euro, è a tasso variabile con scadenza nel 2013 a fronte, per entrambe le emissioni, della garanzia di Impregilo S.p.A. e successiva quotazione presso la Borsa del Lussemburgo. Per quel che riguarda la destinazione delle risorse acquisite con i due prestiti, Impregilo con un comunicato ufficiale ha fatto presente che i proventi saranno destinati per il sostegno della propria attività.

Prysmian: chiusa con successo emissione obbligazionaria

piazza-affariAl fine sia di rifinanziare il debito esistente, sia per finanziare le attività del Gruppo, la società Prysmian ha reso noto in data odierna d’aver concluso con un gran successo un’emissione obbligazionaria pari a 400 milioni di euro a fronte di un’offerta che è stata pari ad oltre tre miliardi di euro, ovverosia oltre 7,5 volte il quantitativo offerto dal leader mondiale dei cavi e sistemi per l’energia e per le telecomunicazioni. L’emissione obbligazionaria è stata riservata esclusivamente agli investitori istituzionali, e segue una delibera del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Prysmian approvata in data 3 marzo scorso; le obbligazioni sono “unrated“, e sono state collocate ad un prezzo pari a 99,674 a fronte di una cedola offerta a tasso fisso pari al 5,25%. Secondo quanto dichiarato da Pier Francesco Facchini, responsabile finanziario del Gruppo Prysmian, il risultato del collocamento del prestito obbligazionario, avente una durata quinquennale, dimostra come gli investitori ed il mercato nutrano fiducia nelle prospettive di crescita e di sviluppo del business del Gruppo Prysmian.

Edison: prestito obbligazionario 500 milioni, boom richieste

energia-elettricaAl fine di migliorare i costi relativi all’esposizione finanziaria della società, Edison ha reso noto in data odierna d’aver collocato un prestito obbligazionario per un importo pari a complessivi 500 milioni di euro; il prestito, riservato esclusivamente agli investitori istituzionali, è stato curato per quel che riguarda le procedure di collocamento, in qualità di Joint Bookrunner, dal Gruppo UniCredit, Banca IMI, BofA Merrill Lynch, J.P. Morgan, Mediobanca e BNP Paribas a fronte di un merito di credito che per Edison è pari a BAA2/on per l’Agenzia di rating Moody’s, e di BBB+/on per l’Agenzia di rating Standard&Poor’s. Ebbene, a fronte di un offerta pari a 500 milioni di euro, la domanda da parte degli investitori istituzionali è stata pari a ben sette volte, ovverosia quasi quattro miliardi di euro; il prestito obbligazionario collocato, che paga, a fronte di un prezzo di emissione pari a 99,70, una cedola fissa lorda pari al 3,25% annuo, ha una durata pari a cinque anni.

Banca Carige: prestito obbligazionario convertibile, adesioni al 99,37%

carigeSi è chiusa con il pienone l’Offerta in opzione agli azionisti ed agli obbligazionisti riguardante il prestito obbligazionario convertibile del Gruppo Banca Carige denominato “Banca Carige 4,75% 2010-2015 convertibile con facoltà di rimborso in azioni”. A conclusione del periodo di Offerta in opzione, partito lo scorso 15 febbraio 2010, e conclusosi lo scorso 5 marzo 2010, sono state infatti sottoscritte numero 162.140.540 obbligazioni convertibili, che corrispondono ad una percentuale pari al 99,37% del totale di obbligazioni offerte dall’Istituto. Rimangono così non sottoscritte numero 1.024.828 obbligazioni convertibili corrispondenti ad un controvalore pari a 2.459.587,20 euro; i relativi diritti inoptati, a cura di Centrosim S.p.A., in conformità a quanto prevede il Codice Civile, saranno riofferti in Borsa nelle sedute dell’11, 12, 15, 16 e 17 marzo 2010. Gli acquirenti dei diritti, pena la decadenza degli stessi, dovranno convertirli in obbligazioni “Banca Carige 4,75% 2010-2015 convertibile con facoltà di rimborso in azioni” entro e non oltre la data del 18 marzo prossimo.

Banca Carige: parte Offerta prestito obbligazionario convertibile

carigePartirà domani, lunedì 15 febbraio 2010, l’offerta relativa al prestito obbligazionario convertibile Banca Carige 2010-2015 con facoltà di rimborso in azioni. In merito, nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione del Gruppo bancario si è riunito per approvare gli ultimi dettagli relativi all’Offerta, ed in particolare il valore nominale unitario di ogni singola obbligazione, fissato in 2,40 euro, mentre il tasso offerto è al 4,75% lordo annuo a fronte di un massimo di numero 163.165.368 di obbligazioni convertibili di nuova emissione. A partire dalla giornata di domani, e fino al 26 febbraio 2010 compreso, i diritti saranno negoziabili in Borsa, mentre l’esercizio degli stessi potrà avvenire entro e non oltre il 5 marzo 2010. L’Offerta, ed in particolare il relativo prospetto informativo, è stato approvato dalla Consob, così come le obbligazioni convertibili saranno successivamente quotate e negoziabili sul mercato telematico gestito da Borsa Italiana S.p.A..