Deutsche Bank: debutto ufficiale nel mercato degli Etc

Deutsche Bank rappresenta da sempre uno dei principali riferimenti per molti tipi di investimento finanziario, ma fino a questo momento mancava ancora un segmento da “esplorare”, gli Exchange Traded Commodities: questa lacuna è stata prontamente colmata dal gruppo bancario di Francoforte, il quale si appresta a debuttare in maniera ufficiale sul mercato con ben sei Etf fisici che faranno riferimento ai principali metalli preziosi. L’istituto teutonico si tuffa dunque con entusiasmo nell’avventura degli Etc: come primo passo, è stato deciso di collegare i prodotti a metalli come l’oro (gli Exchange Traded Commodities in questione saranno due, con la possibilità di scegliere tra la copertura o meno sul rischio di cambio tra euro e dollaro), l’argento (altri due strumenti, con la medesima copertura degli Etc aurei), platino e palladio (in questo, si beneficerà invece della sopracitata copertura dai rischi).


La proposta sembra davvero allettante e la scelta dei metalli da inserire nell’offerta appare come molto accurata: l’oro e l’argento stanno vivendo il loro momento magico, con record su record conseguiti nelle piazze finanziarie di riferimento, mentre le applicazioni del palladio e del platino risultano essere in crescita, con relativo vantaggio per le commodities. Come scegliere dunque in questo senso?

Il dilemma principale è quello del rischio di cambio, gli Etc su platino e palladio sono totalmente coperti, mentre per i due metalli più preziosi si può anche optare per l’assenza di copertura: come hanno sottolineato molti analisti e strateghi finanziari, uno strumento che faccia dormire sonni tranquilli in merito al rischio di cambio è la soluzione ideale per focalizzare le strategie di portafoglio sui metalli preziosi, visto che è l’unico modo per minimizzare gli impatti di eccessive oscillazioni verso l’alto o verso il basso delle valute principali. C’è comunque da ricordare che gli Exchange Traded Commodities, a differenza degli altri strumenti ibridi come gli Etf, non provvedono a distribuire i dividendi.

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