Def, Gualtieri: patto fiscale e calo delle tasse

Un patto fiscale e il calo delle tasse per spingere la ripresa dell’Italia, il Governo, per voce del ministro dell’Economia ha illustrato il Def e quelle che saranno i principali strumenti che verranno messi in campo per riportare il livello del Pil a quello registrato prima dell’avvento della pandemia di coronavirus.

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Un percorso non breve ma praticabile

Si tratta di un percorso, quello legato al rilancio dell’Italia, che non sarà breve ma che darà modo al paese di tornare competitivo. Secondo Roberto Gualtieri dovremmo arrivare al 2022 per riuscir a tornare con il nostro Pil ai livelli pre-Covid. Il tessuto economico italiano, come quello di altri paesi, ha perso molto in questi ultimi mesi: ciò non significa che sia impossibile recuperare ciò che si è perso. Non solo entro il 2022 sarà possibile raggiungere i livelli pre-epidemia secondo il ministro, ma ha sottolineato che “nel prossimo triennio il rapporto debito pubblico-Pil sarà collocato su un sentiero significativamente discendente“.

Nella premessa della Nota di Aggiornamento del Def il responsabile delle Finanze non sottovaluta i problemi che l’Italia sta affrontando, ma ci tiene a sottolineare come il sistema si stia muovendo nella direzione giusta: vi sono infatti “segnali di rimbalzo del Pil nel terzo trimestre dell’anno” e ci sarà una spinta dovuta al fatto che “la prossima legge di bilancio e le sovvenzioni della Recovery and Resilience Facility avranno un valore complessivo pari a circa il due per cento del Pil nel 2021” di cui “la crescita economica beneficerà significativamente, attestandosi al 6%“. Un patto fiscale con annesso calo delle tasse è previsto.

Riforma e patto fiscale per ripartire

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Nel corso della riforma fiscale da realizzare in tre anni, per semplificare l’intero sistema e aiutare le famiglie, si cercherà di restituire ai cittadini quel che hanno perso. Ha infatti sottolineato Roberto Gualtieri:

Con le risorse del bilancio pubblico il governo intende anche introdurre nel corso del prossimo triennio una riforma del fisco finalizzata alla semplificazione e alla trasparenza, al miglioramento dell’equità e dell’efficienza del prelievo e alla riduzione della pressione fiscale. La riforma sarà disegnata in maniera coerente con la legge delega in materia di assegno unico, anche per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro e aumentare la crescita demografica.

In cosa consiste il patto per il fisco? Si tratta di un accordo volto a premiare coloro che pagano le tasse creando un fondo nel quale inserire i proventi della lotta all’evasione fiscale da restituire alla cittadinanza proprio sotto forma di calo delle imposte.

Il ministro sottolinea che per far sì che l’Italia riparta come merita vi è bisogno però, oltre di misure strutturali come quelle decise,  anche un cambio di mentalità del Paese che spinga a scelte coraggiose e condivise.

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