Decreto crescita: norma per salvare Carige?

Verrà utilizzato il Decreto Crescita per salvare Banca Carige? Sono diverse indiscrezioni stampa a suggerire questa possibilità, che vedrebbe quindi in questo modo intervenire in modo diretto il Governo.

Da quel che si evince da diverse voci di corridoio, ed in particolare da quelle riportate dal Corriere della Sera, sarebbe pronto da approvare grazie ad un emendamento specifico, un bonus fiscale da 700 milioni di euro. Insomma, si sarebbe deciso di scrivere una norma ad hoc per l’istituto genovese che consentirebbe allo stesso di salvare la situazione. Ovviamente parliamo di un provvedimento sottoposto a condizioni ma allo stesso tempo messo a disposizione in modo diretto.

Si tratterebbe quindi, il condizionale è ancora d’obbligo, di un incentivo fiscale, proposto a condizioni specifiche e che servirebbe per aiutare Banca Carige ad aggregarsi ad un altro istituto come richiesto dalla Bce all’atto del commissariamento. Un piccolo tesoro di cui usufruire subito dopo aver trovato un partner industriale con cui fondersi e disponibile all’utilizzo immediato e non dilazionato ma che deve essere impiegato dal neonato soggetto rimanendo entro il limite di  massimo 30 miliardi di attività.

Va ripetuto, per quanto provenienti da fonte autorevole si parla ancora solo di indiscrezioni ed ipotesi che ancora non possono contare su una conferma ufficiale da parte di fonti governative o dalla banca stessa. Quel che è importante, in una situazione ancora caotica come quella di Banca Carige è che la stessa riesca presto a superare la crisi nella quale si trova, sia per i lavoratori che ne fanno parte, sia per i correntisti.

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