Mps: sarà lei a salvare Banca Carige?

Sarà Mps a salvare Banca Carige? In un momento di estrema confusione rispetto a quella che sarà la sopravvivenza dell’istituto senese sono molte le voci che si rincorrono e che vorrebbero la banca senese come “protagonista” del salvataggio.

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Il commissariamento di Carige rappresenta, da qualsiasi punto lo si veda, un punto di svolta che “obbliga” tutte le parti a trovare soluzioni che possano salvare l’istituto. L’idea di inserire MPS all’interno dei piani di salvataggio dell’istituto genovese non è nuova: già lo scorso ottobre era divenuto il cavallo di battaglia di alcune frange della politica nostrana che richiedeva una fusione tra Banca Carige e Monte Paschi di Siena.

Essa sarebbe dovuta divenire azionista di Carige apportando il risanamento necessario, utilizzando uno degli strumenti più graditi alla BCE. Va sottolineato che un intervento di questo genere porterebbe ad una “nazionalizzazione” della banca, data la forte presenza dello Stato all’interno di MPS. Il salvataggio avverrebbe o attraverso l’immissione di liquidità in MPS o attraverso l’azione, come socio di maggioranza, del Ministero del Tesoro che detiene attualmente il 68,25% della banca senese.

Ottenere una fusione non sarebbe difficile ma è facile altrettanto prevedere il caos politico che ne deriverebbe tra la voglia di riuscire a privatizzare nuovamente tutto della lega e quella di nazionalizzare del Movimento 5 Stelle attraverso Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta di una situazione di non semplice gestione per i 3 commissari che dovranno vedersela anche con dei soci come i Malcalza ed un mercato che non sembra troppo propenso a collaborare in generale.

 

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