Il cotone e l’argento guidano il rally delle commodities

Le principali commodities stanno vivendo un momento davvero sfolgorante: gli ultimi sette giorni, poi, hanno rappresentato un vero e proprio record visto che sono stati registrati continui rialzi, tanto da far raggiungere una quotazione record che non veniva sfiorata da ben due anni. Il cotone e l’argento hanno guidato queste performance positive, accrescendo l’ottimismo in relazione alla ripresa economica internazionale e accompagnandosi a un dollaro più debole. Anche l’oro e lo stagno, comunque, hanno conseguito dei risultati piuttosto interessanti. Il riferimento più importante in questo senso è l’indice Standard & Poor’s Gsci Spot, il quale raggruppa i contratti futures di ben ventiquattro materie prime; ebbene, l’ultima quotazione è stata pari a 757,22 punti, la più alta dal 4 agosto del 2008, con un guadagno settimanale che si è attestato sui 3,4 punti percentuali.


Tra l’altro, l’argento da scambiare per spedizioni immediate (mese di maggio) ha toccato i 40,30 dollari l’oncia, mentre il cotone ha raggiunto i 2,124 dollari la libbra. Secondo Eugen Weinberg, esperto del settore per Commerzbank, si tratta dell’ennesimo passo di una storia di lungo termine, con una forte domanda industriale, un crescente ottimismo economico e un’ampia liquidità che sono in grado di rafforzare i prezzi dei beni. Bisognerà anche considerare l’atteggiamento della Cina, maggior consumatore al mondo per quel che concerne il rame e che è prevista in espansione dell’8% annuo nel prossimo ventennio in base a quanto stimato un mese fa dalla Banca Mondiale.

Le materie prime che vanno dai semi di soia al petrolio sono avanzate in modo deciso, consentendo all’alluminio e al piombo di volare verso livelli imprevisti. In aggiunta, il grano è stato protagonista del suo massimo degli ultimi trentatre mesi. Infine, si può entrare maggiormente nel dettaglio finanziario dei futures relativi al cotone: i prodotti che prevedono una spedizione a maggio sono aumentati dell’1,6% presso l’Ice Futures di New York, un rialzo di poco superiore a quello dei futures relativi ai semi di soia.

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