Conviene comprare oro? – gennaio 2013

Investire nell’oro ha rappresentato, nell’ultimo decennio, uno degli impieghi in beni rifugio preferenziali da parte dei risparmiatori di mezzo mondo. Ed effettivamente il lingotto non ha faticato a rivelarsi quale strumento di deposito “sicuro” dei propri soldi in tempi di crisi, sfondando quota 1.900 dollari a inizio settembre 2011, e toccando la straordinaria quotazione di 1.921 USD. Poi le quotazioni si sono affievolite e successivamente riprese, con l’appeal del metallo dorato che sembra essere immutato.

A giocare un ruolo favorevole per l’apprezzamento dell’oro sono stati i continui round di quantitative easing stanziati dalla Federal Reserve, che hanno certamente accelerato la fase di correzione della quotazione dollaro statunitense, valuta in cui è quotato l’oro. Basti considerare che al momento del lancio del primo piano di allentamento quantitativo – era il novembre 2008 – l’oro viaggiava a soli 700 dollari l’oncia (vedi anche Investire in Borsa Spagna e India).

Stabilito quanto sopra, occorre domandarsi se nel corso del prossimo breve termine l’oro continuerà ad apprezzarsi o meno. C’è da dire che la maggior parte degli analisti sembra essere convinta che il rally dorato continuerà sull’onda della liquidità che sta arrivando sui mercati.

Ne consegue che secondo quanto affermato da HSBC nel lungo termine l’oro dovrebbe raggiungere quota 3.000 dollari l’oncia, mentre più nel medio termine gli analisti di Nomura e Commerzbank sostengono che verrà consolidata una posizione sopra i 2.000 dollari. Bank of America afferma invece che il supporto dell’azione della Federal Reserve dovrebbe condurre l’oro verso quota 2.400 dollari entro il 2014, ma che nel lungo termine dovrebbe verificarsi un’adeguata oscillazione tra i 3 e i 5 mila dollari l’oncia (vedi anche Come investire in commodity nel 2013).

Insomma, le quotazioni dell’oro sembrano essere destinate a salire ancora, e per molto tempo. Tra i nostri suggerimenti, c’è sicuramente quello di entrare nel mercato dell’oro attraverso un ingresso graduale, magari acquistando uno dei tanti prodotti finanziari a disposizione presso i mercati, con un piano di accumulo periodico.

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