Caterpillar Financial Services aumenta l’offerta di bond

Caterpillar Financial Services Corporation rappresenta il braccio dei prestiti finanziari che fa capo all’omonima compagnia americana, celebre per i suoi macchinari industriali, molto sfruttati in ambito edilizio: ebbene, proprio questa società ha deciso di completare la propria vendita di titoli obbligazionari, una emissione che prevede un importo complessivo di seicento milioni di dollari e due scadenze specifiche, vale a dire due e tre anni. La cessione ha riguardato il mercato statunitense, come emerso da alcune indiscrezioni piuttosto accreditate. Le tranche saranno pertanto due: anzitutto, quattrocento milioni di dollari saranno l’ammontare relativo ai bond a tre anni, i quali beneficeranno di un ritorno economico pari a 1,125 punti percentuali, con uno spread di ottantacinque punti base rispetto ai medesimi strumenti messi a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.

I restanti duecento milioni di dollari, al contrario, faranno ovviamente riferimento alla maturazione inferiore, con un tasso variabile e un rendimento di trenta punti base superiore al Libor (London Interbank Offered Rate). Questa specifica offerta doveva inizialmente prevede una cifra più bassa, circa trecento milioni di dollari per la precisione (quindi la metà esatta di quanto realmente avvenuto), ma nel periodo di emissione è stata progressivamente accresciuta con una ulteriore tranche e la possibilità di variare il tasso di riferimento. Quali sono le altre caratteristiche che bisogna tenere a mente in questo caso?

Le valutazioni delle agenzie di rating possono risultare sempre utili per conoscere la solidità finanziaria di un’azienda. I bond in questione sono stati giudicati da Moody’s con un A2, mentre Standard & Poor’s e Fitch si sono sbilanciati con un A, i quali identificano entrambi una buona affidabilità dell’investimento stesso (il rischio di un default nel giro di quindici anni è pari al 2,8%). Come emerge chiaramente dal comunicato di Caterpillar, inoltre, l’emissione si è resa necessaria per alcuni scopi societari (la gestione spetterà a Bank of America e JPMorgan).

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