La Lituania non vanta grandissime tradizioni sportive, tranne che nel basket: il campionato nazionale è pronto a riprendere il via ed è proprio per questo motivo che Bank Snoras, uno dei principali istituti di credito del paese, ha deciso di offrire un innovativo metodo di investimento sicuro. Si tratta, in pratica, di una nuova opportunità volta a sfruttare i cosiddetti Basketball Bond. Il rendimento dei prodotti in questione sarà tanto più ampio quanto maggiore sarà la posizione del team nel campionato di questo sport; nel caso, poi, di una vittoria di medaglie d’oro da parte della squadra nazionale, allora il ritorno economico dei titoli arriverà fino al 20% della somma investita inizialmente. Lo strumento è quindi pensato appositamente per i fan accaniti della pallacanestro, ma non solo.
Obbligazioni
L’irresistibile fascino delle obbligazioni norvegesi
Gli investitori alla ricerca di prodotti sicuri e senza alcun rischio default possono fare affidamento su un paese ben preciso, la Norvegia: che cosa ha di tanto speciale la nazione scandinava? Anzitutto, si sta ampiamente beneficiando delle ottime performance del bund tedesco, il quale riflette il proprio andamento anche su Oslo. Le obbligazioni sovrane norvegesi vengono domandate con sempre maggiore frequenza, tanto che le disponibilità sono sempre rimaste scarse, ma sono terminate molto prima rispetto a quanto ci si aspettasse. Per ovviare a queste mancanze sono stati adottati altri accorgimenti. Ad esempio, la Banca Europea per gli Investimenti ha deciso di incrementare l’emissione di titoli obbligazionari relativa a questa emissione, tanto che l’importo iniziale di un miliardo è stato innalzato di altri 250 milioni di corone norvegesi.
Usa, i bond trentennali del settore corporate
Sono ben sei le compagnie americane a cui bisogna fare affidamento dal punto di vista degli investimenti finanziari: visto che il bond del Tesoro a trenta anni rende al di sotto dei quattro punti percentuali, le società in questione rappresentano una scelta molto utile, tenendo soprattutto conto che le loro quotazioni complessive ammontano a più di due miliardi di dollari, una somma che riguarda ovviamente il debito di lungo termine del comparto corporate. Quali sono i nomi precisi? Southwestern Public Service Company si è presentata al mercato obbligazionario due giorni fa con una offerta da ben duecento milioni di dollari: il bond in questione prevede una scadenza nel 2041 e beneficia della cedola trentennale di minore importo in un novero che è composto da società quali Microsoft, Johnson & Johnson, San Diego Gas & Electrific Company e Southern Edison Electric.
Ubs, il nuovo Step Up è focalizzato sulle lire turche
L’ultima quotazione decisa dall’Unione delle Banche Svizzere interesserà sicuramente gli obbligazionisti più incalliti: l’istituto di credito elvetico ha infatti scelto di puntare sul Mercato delle Obbligazioni Telematiche di Borsa Italiana per proporre un nuovo bond incentrato su una valuta di cui non si sente parlare molto spesso, vale a dire la lira turca. Il prodotto finanziario in questione, la cui denominazione ufficiale è quella di Ubs Classica Step Up Turchia, rappresenta un’ottima occasione per diversificare in maniera accorta il portafoglio, focalizzando l’attenzione sull’esposizione al tasso di cambio tra l’euro e la moneta ufficiale della nazione anatolica. Qual è il funzionamento esatto di tale strumento?
Danajamin garantisce il programma di sukuk di Senari Synergy
Danajamin Nasional Bhd ha garantito il programma obbligazionario ventennale di Senari Synergy Sdn, il quale prevede dei sukuk islamici per un ammontare totale di 380 milioni di ringgit e una durata ventennale. Si tratta, in pratica, di una delle maggiori garanzie per quel che concerne i prodotti finanziari di una società malese: i bond in questione sono stati valutati con un rating di AAA, un elemento che ha consentito e favorito una piena e completa sottoscrizione da parte degli investitori. Senari rappresenta una holding molto importante all’interno della Malesia, con il suo gruppo di attività che si focalizza in prevalenza sullo sviluppo, l’operatività, la gestione e il mantenimento delle capacità portuali in merito al petrolio e al gas, senza comunque tralasciare gli interessi relativi ai servizi petrolchimico e oleo-chimico.
Cea propone dei Cat Bond in scadenza fra tre anni
La California Earthquake Authority, società pubblica americana che viene però gestita privatamente, è in grado di consentire attualmente la sottoscrizione di ben il 70% delle polizze residenziali relative ai terremoti californiani: l’ultimo annuncio di questa compagnia avrà sicuramente fatto contenti molti investitori, visto che è stato siglato un contratto assicurativo con la Embarcadero Reinsurace Limited, veicolo delle Bermuda che ha poi provveduto a lanciare dei Catastrophe Bond a tre anni per un importo complessivo di 150 milioni di dollari. Il denaro in questione, definito dalla stessa Cea come l’unico Cat Bond che è stato quotato senza il consueto coinvolgimento dei tradizionali attori assicurativi, è stato collocato in un apposito conto, con le perdite assicurative che dovrebbero essere coperte proprio dal contratto. La differenza rispetto ai tradizionali prodotti finanziari è evidente, solitamente la valutazione è la caratteristica principale, mentre l’autorità statunitense andrà a diversificare ed espandere le proprie risorse di pagamento.
Bond municipali, la nuova proposta della Contea di Montgomery
La contea americana di Montgomery, nella quale ben 68mila persone lavorano per il governo federale, sta adottando una iniziativa obbligazionaria piuttosto interessante: si tratta, infatti, della vendita di 532 milioni di dollari in bond, operazione che segue da vicino la recente approvazione della legge sul debito americano. Questa contea si trova nello stato federale del Maryland e si è dimostrata spesso molto vulnerabile ai cambiamenti dei rating creditizi da parte delle agenzie nei confronti degli Stati Uniti: ad esempio, quando Moody’s ha provveduto a stilare un outlook negativo per Washington, lo stesso discorso ha riguardato Montgomery e le sue prospettive finanziarie future. La scelta dei bond municipali non è quindi casuale, però, come sottolineato da moltissimi analisti, perfino nell’ipotesi di un declassamento da AAA ad AA+ non vi sarebbero problemi in fatto di solidità economica.
Lorillard ritorna al mercato dei bond dopo oltre un anno
Il nome della Lorillard Inc. è strettamente collegato all’industria del tabacco: si tratta, infatti, della compagnia americana di Greensboro che è attiva nella produzione di sigarette, soprattutto quelle al mentolo, ma i suoi ultimi provvedimenti sono stati maggiormente di carattere finanziario. La società statunitense ha provveduto a vendere circa 750 milioni di dollari del proprio debito tramite dei titoli obbligazionari di tipo corporate, un evento che va quantomeno precisato nel dettaglio, visto che si tratta della prima offerta da più di un anno a questa parte. Volendo essere più precisi, Lorillard ha scelto di suddividere questa emissione in due distinte tranche, una di importo pari a cinquecento milioni di dollari e con bond in scadenza tra cinque anni (il rendimento in questione è superiore di 225 punti base a quello del Tesoro), e un’altra di ammontare minore, i restanti 250 milioni di dollari, con un arco temporale molto più ampio, ovvero trenta anni. In questo secondo caso, inoltre, il pagamento prevede uno spread di trecento punti base.
Miratorg, dopo quattro anni un nuovo titolo obbligazionario
Miratorg rappresenta la più grande compagnia di tutta la Russia per quel che concerne la produzione suina: il nome dell’azienda in questione è tornato alla ribalta grazie alla pianificazione di un titolo obbligazionario, evento che non accadeva addirittura dal 2007. Quali sono i motivi precisi per una simile offerta finanziaria? Gli investitori devono far fronte a un debito agricolo dai rendimenti molto alti, quindi si è deciso di puntare su una emissione da tre miliardi di rubli (109 milioni di dollari) in bond a tre anni, il cui ritorno economico dovrebbe essere compreso tra l’8,68% e il 9,2%, secondo quanto affermato da Otkritie Financial Corporation, la società che si sta occupando dell’organizzazione della vendita. Il modello da seguire è sostanzialmente quello di Oao Cherkizovo, la quale sta garantendo in questi giorni un rendimento dell’8,36%.
Ford Credit, bond per convincere gli analisti sul debito
Ford Motor Credit Company rappresenta l’unità finanziaria della omonima casa automobilistica americana: è proprio questa compagnia che ha deciso di vendere ben un miliardo di dollari in titoli obbligazionari, una operazione che è volta a convincere ancora di più gli analisti circa l’affidabilità degli investimenti. Nel dettaglio, l’unità in questione ha quotato bond in scadenza tra dieci anni e con un rendimento iniziale pari al 5,875%. Per il momento, poi, tali strumenti sono valutati con un rating di Ba2 da Moody’s, mentre Standard & Poor’s si è sbilanciata con un outlook positivo e un BB-. Il colosso di Dearborn è fortemente intenzionato ad assestare il proprio debito interno e a potenziare il denaro cash, così da riconquistare in maniera rapida il grado di investimento che è stato perso nell’ormai lontano 2005.
Sri Lanka, i risultati delle ultime aste dei bond
Tra i tanti paesi dello sconfinato continente asiatico che spesso ci si dimentica di menzionare c’è sicuramente lo Sri Lanka: questa nazione non vanterà certo una delle strutture economiche più solide al mondo (la povertà e la disoccupazione sono una realtà fin troppo attuale), ma comunque essa va segnalata per il continuo ricorso ai titoli obbligazionari quali strumento di stabilizzazione del debito interno. Quanto conviene affidarsi alla finanza cingalese dal punto di vista dei rendimenti? Proprio in questi ultimi giorni, la banca centrale del paese ha reso noti i risultati delle aste dei bond del Tesoro, un buon punto di riferimento per gli investitori interessati a tali orizzonti. Che cosa è emerso esattamente? Anzitutto, bisogna precisare che le principali scadenze temporali sono di tre tipi, sei anni (15 luglio del 2017), otto anni (1° maggio del 2019) e dodici anni (1° ottobre del 2023). Negli ultimi due casi, i bond fanno parte della cosiddetta serie A, mentre il tipo è parte integrante della serie B.
Spagna: le aste dei bond a dieci e quindici anni
La Spagna è stata letteralmente costretta a pagare dei costi di indebitamento che sono poi risultati punitivi in relazione all’asta per il proprio debito di breve termine: l’importo in questione ammonta a 2,6 miliardi di euro e il fatto che coinvolga la quarta economica dell’area dell’euro non è certo incoraggiante. In pratica, il debito è stato venduto a un tasso di interesse che non veniva registrato addirittura dal 1997. L’asta dei titoli obbligazionari a dieci e quindici anni viene vista come un delicato test per verificare il sentimento reale degli investitori nei confronti della nazione iberica, soprattutto alla luce degli ultimi destini che stanno riguardando la Grecia. La cessione a cui ci stiamo riferendo è stata pari a 1,8 miliardi di euro per quel che concerne la scadenza del 2021 e un rendimento medio del 5,9%. La maturazione del 2026, invece, prevede 814 milioni di euro di importo totale e un ritorno economico superiore ai sei punti percentuali (più precisamente il 6,19%).
Bahrain: la banca centrale comunica i dati sui sukuk
I sukuk stanno letteralmente conquistando il mondo finanziario arabo. Come più volte ribadito, si tratta dei titoli obbligazionari della finanza islamica, strumenti finanziari che si caratterizzano in particolare per il rigoroso rispetto dei principi della religione musulmana: quindi, molte delle tipiche pratiche dei classici bond internazionali non sono valide in questo caso, in primis la presenza di un tasso di interesse e la valutazione da parte delle agenzie di rating. Questo potrebbe far pensare a una minore appetibilità nei confronti degli investitori, ma in realtà questi ultimi si stanno dimostrando molto interessati. Ne sono un chiaro esempio la Malesia, vera e propria leader in tale segmento finanziario, e il Bahrain. Il regno asiatico ha vissuto e non ancora risolto del tutto dei problemi politici analoghi a quelli della Libia, dell’Egitto e della Siria, ma le emissioni sono ancora a ottimi livelli.
Bond Argentina: il caso non è chiuso
A quasi dieci anni di distanza dal crac finanziario dell’Argentina che portò alla ristrutturazione del debito, il Paese estero ha archiviato il contenzioso con i propri creditori. Pur tuttavia, rimane ancora aperto quello con gli istituti di credito relativamente a quelle cause intentate a seguito di proposte di investimento non idonee con il profilo di rischio dei risparmiatori, spesso pensionati che in certi casi hanno perso tutti o quasi i risparmi sudati di una vita. Ma a che punto siamo in merito? Ebbene, al riguardo l’Associazione Altroconsumo ha messo a disposizione online un questionario per capire chi ha ancora questi Tango Bond in portafoglio ed acquisire di conseguenza informazioni anche col fine di assistere queste persone.