Wells Fargo offre due tranche di bond a tre anni

Wells Fargo & Company, uno tra i più importanti istituti di credito di tutti gli Stati Uniti, ha venduto ben 2,75 miliardi di dollari in obbligazioni triennali, includendo in questa offerta anche una quotazione a tasso fisso gestita a metà per la precisione: la banca americana ha approfittato immediatamente della recente pubblicazione dei profitti del primo trimestre di questo 2012 (il periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo), visto che sono stati registrati ben tredici punti percentuali di incremento da questo punto di vista. Ebbene, entrando maggiormente nel dettaglio della cessione obbligazionaria, c’è da dire che due miliardi di dollari dell’importo complessivo hanno riguardato un tasso fisso pari a 1,5 punti percentuali, vale a dire 115 punti base al di sopra della medesima scadenza messa a disposizione dal Tesoro a stelle e strisce.

Dopo quattro mesi la Turchia torna ai bond in dollari

Il governo turco sta offrendo per la prima volta da quasi quattro mesi titoli obbligazionari denominati in dollari: in questo modo, la nazione anatolica ha la possibilità di riaprire una precedente scadenza di lungo termine, vale a dire quella prevista per il 2041, dopo che i rendimenti sono scesi a uno dei record più bassi in assoluto. La vendita sta beneficiando della gestione da parte di banche importanti come Morgan Stanley, Goldman Sachs e Deutsche Bank. Si è parlato dei ritorni economici in declino e in effetti questi ultimi hanno perso ben 108 punti base da gennaio a oggi, mentre la giornata di ieri è stata caratterizzata da un lieve recupero, appena cinque punti base.

Korea Exchange Bank emette un nuovo bond a cinque anni

Korea Exchange Bank ha deciso di emettere settecento milioni di dollari in titoli obbligazionari: si tratta, nello specifico, di bond che giungeranno a maturazione tra cinque anni e che prevedono un rendimento iniziale superiore ai 3,2 punti percentuali. Quali sono le altre caratteristiche più interessanti di tali strumenti? Anzitutto, l’offerta in questione sta beneficiando di uno spread pari a 255 punti base al di sopra dei titoli del Tesoro che possono essere confrontati in base alla scadenza. In aggiunta, non bisogna nemmeno dimenticare che la cedola di queste obbligazioni è pari a 3,125 punti percentuali.

Arseus: ottima domanda per il bond quinquennale

Arseus, gruppo medico che ha sede in Olanda e in Belgio e che raggruppa una serie di compagnie regolate dalla legge belga, ha deciso di mettere a disposizione degli investitori dei titoli obbligazionari in scadenza tra cinque anni e per un importo complessivo di 225 milioni di euro: come è emerso chiaramente dal comunicato della multinazionale di Rotterdam, il primo giorno dell’offerta in questione è stato immediatamente caratterizzato da una sottoscrizione in eccesso piuttosto importante. La stessa nota, inoltre, ha precisato come l’ammontare complessivo che è stato sottoscritto per il prestito obbligazionario in questione sia significativamente più alto rispetto al massimo che ci si era preventivati per i 225 milioni.

I risultati dell’ultimo rapporto Eiopa

L’Eiopa (European Insurance and Occupational Pensions Authority), una delle tre entità di supervisione che sono attive in ambito europeo per quel che concerne il comparto assicurativo e previdenziale, ha pubblicato il suo ultimo Financial Stability Report: ebbene, il documento in questione, il quale ha preso in esame il primo semestre di quest’anno, ha certificato alcune tendenze che già si conoscevano e altre che meritano di essere approfondite. In particolare, è emerso come la maggior parte dei gruppi assicurativi sia rimasto e rimarrà piuttosto capitalizzato nel corso del 2012, nonostante le gravi perdite subite nel 2011. Vi sono ovviamente dei fattori che sono maggiormente influenti rispetto ad altri, dei rischi che sono esemplificati dal contesto economico e dai tassi di interesse ambientali.

Rendimento minimo per i covered bond della National Australia Bank

La National Australia Bank ha raggiunto il rendimento più basso di sempre per quel che concerne la vendita di covered bond da parte di un istituto di credito della nazione oceaniana: nel dettaglio, si tratta di titoli emessi e denominati in valuta americana, la quarta di questo tipo per il gruppo in questione, una operazione molto importante, anche perché si sta parlando di uno dei principali gruppi creditizi del paese per quel che concerne il valore di mercato. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’importo fissato in tal senso è stato pari a 1,25 miliardi dollari, con la scadenza a cinque anni che ha beneficiato di un ritorno economico pari a due punti percentuali.

La Polonia torna a emettere degli eurobond

La Polonia ha concretizzato la prima cessione pubblica di eurobond degli ultimi cinque mesi: si tratta di una emissione che prevede un importo pari a 1,5 miliardi di euro, con la scadenza fissato all’inizio del 2023 e un rendimento che è 195 punti base superiore al tasso mid-swap. Tale spread rappresenta inoltre il valore più basso per quel che concerne una vendita simile da parte del governo di Varsavia, più precisamente in relazione a quanto avvenuto nell’ultimo anno; nel frattempo, il ritorno economico relativo agli altri eurobond già attivi e previsti in scadenza nel 2022 è calato di quattro punti base, attestandosi a quota 3,69 punti percentuali.

Jp Morgan e Volkswagen guidano le vendite di Abs

JP Morgan e Volkswagen sono le due compagnie che guidano le vendite globali di bond per uso domestico in questo 2012: l’importo complessivo di tali cessioni è infatti salito a quota 2,6 miliardi di dollari, con dei ritmi migliori rispetto a quelli di un anno fa. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che la banca americana sta pianificando l’emissione di titoli obbligazionari per 750 milioni di dollari, strumenti che dovrebbero beneficiare di una durata quinquennale. Si tratta, inoltre, di prodotti piuttosto affidabili, dato che Standard & Poor’s e Fitch hanno valutato l’operazione con una incoraggiante tripla A. La gestione finanziaria è stata affidata in questo caso a Hsbc e Royal Bank of Scotland.

Time Warner e l’insolito bond del venerdì

Time Warner Incorporated, la società americana nata nel 1990 e che si occupa di cinema, televisione, editoria e telecomunicazioni, ha voluto fare un ingresso piuttosto deciso all’interno del mercato obbligazionario: la sua offerta, infatti, ammonta a un miliardo di dollari e si tratta di una vera rarità per quel che concerne i venerdì finanziari, il segno evidente che i bond societari che riescono ancora a resistere alla crisi. La vendita da parte dell’azienda newyorkese ha contemplato delle scadenze comprese tra i dieci e i trenta anni, con la valutazione da parte delle agenzie di rating che non sono andate oltre la tripla B (affidabilità discreta dell’investimento). In aggiunta, la domanda degli investitori è stata otto volte superiore a quanto proposto.

Eskom lancerà entro dicembre dei bond in valuta straniera

Eskom, società sudafricana attiva nel settore dell’energia elettrica, potrebbe emettere entro la fine di quest’anno un titolo obbligazionario in valuta straniera: la scelta in questione è dettata soprattutto dal fatto che la compagnia intende diversificare i propri finanziamenti, sostenendo dal punto di vista economico una espansione prevista di cinquecento miliardi di rand (circa cinquantanove miliardi di dollari per la precisione). Il debito appena menzionato dovrebbe essere denominato in dollari americano, euro e yen, tutto dipenderà da quello che sarà l’appetito futuro del mercato. Inoltre, si conoscono già le dimensioni effettive dell’offerta, identiche a quelle dell’ultimo prodotto di Eskom denominato in dollari (1,75 miliardi).

Pimco sceglie la California per i suoi nuovi bond municipali

La Pacific Investment Management Company, azienda finanziaria californiana meglio nota con l’acronimo Pimco, sta pianificando l’apertura di due importanti bond municipali che andranno a riguardare proprio lo stato federale in cui ha sede: la California sarà dunque la protagonista assoluta di tali emissioni, visto che occorre far fronte al debito attuale. Il Pimco California Municipal Bond Fund provvederà ad acquisire il debito in questione, con una duration media che sarà compresa tra i sette e i dodici anni. Il Pimco National Intermediate Municipal Bond Fund, al contrario, sarà lanciato per investire nei titoli esentasse che riguardano i vari governi locali, con la stessa duration che sarà compresa fra tre e nove anni. Come è noto, la duration non è altro che la misura della sensibilità ai cambiamenti dei tassi di interesse.

La Nuova Zelanda si concentra su inflazione e lungo termine

La Nuova Zelanda sta pianificando nel dettaglio un aumento delle vendite per quel che concerne i bond governativi a lungo termine: tra l’altro, il governo di Wellington sta considerando la sua prima quotazione collegata al tasso di inflazione, una decisione che non viene presa da ben tredici anni. Il motivo, però, è presto detto. In effetti, la domanda dei titoli in questione è aumentata in maniera decisa per la nazione oceaniana, il mercato sovrano che vanta le migliori performance al mondo. In pratica, il Debt Management Office locale è interessato a costruire un volume di strumenti che contempli la maturazione nel mese di aprile del 2023, vale a dire il debito di maggiore durata.

Travelers propone la terza offerta di Cat Bond Longpoint Re

La compagnia assicurativa americana Travelers ha completato con successo la sua ultima emissione di Catastrophe Bond, con la denominazione ufficiale di Long Point Re III Limited: si tratta della terza “avventura” di questi assicuratori nel mercato in questione, visto che le due precedenti negoziazioni sono state Longpoint Re Limited e Longpoint Re II Limited. Questo nuovo bond ha beneficiato di un importo complessivo pari a 250 milioni di dollari, con un volume decisamente superiore e qualche numero relativo alle dimensioni che potrebbe essere modificato entro la fine di questo mese di giugno.

L’Indonesia pianifica per giugno e dicembre i suoi nuovi sukuk

Il Ministero delle Finanze dell’Indonesia ha espresso la propria intenzione di emettere circa un trilione di rupie (106,38 milioni di dollari) nel corso della prossima asta di sukuk: quest’ultima, infatti, è prevista per il 12 giugno, quindi tra meno di una settimana, una opportunità che si preannuncia appetibile e interessante. Le intenzioni del dicastero indonesiano sono quelle di pianificare nel dettaglio dei titoli obbligazionari a sei mesi e ovviamente rispettosi delle leggi della Shariah; in aggiunta, non dovrebbero mancare nemmeno dei sukuk pensati appositamente per finanziare alcuni progetti infrastrutturali, con le scadenze più diverse (2018, 2022, 2027 e 2037 per la precisione).