Il nome di iShares si riferisce a una società di investimento di diritto tedesco costituita ai sensi della Direttiva comunitaria 611 del 1985: i suoi riferimenti vanno a diversi comparti, come ad esempio le telecomunicazioni, le bevande, il petrolio, i prodotti chimici, la ricerca di base, i media e la cura sanitaria. Non è quindi un caso se questa stessa società ha deciso di “inondare” letteralmente Borsa Italiana di Exchange Traded Fund di tipo settoriale. La giornata iniziale di negoziazioni sarà quella di domani, quindi gli investitori interessati dovranno osservare con la massima attenzione il segmento Etf Plus, più precisamente l’ambito relativo agli Oicr indicizzati. I settori coinvolti sono ben diciannove, molti dei quali sono già stati citati in precedenza.
Investimenti News
Goldman Sachs: titoli obbligazionari per gestire il debito
Goldman Sachs si affida con molta convinzione e altrettanta speranza ai titoli obbligazionari: ne è una chiara testimonianza la vendita di ben 2,75 miliardi di dollari relativi a tali strumenti finanziari, i quali seguono immediatamente la pubblicazione dei guadagni conseguiti dalla banca americana nel corso del secondo trimestre del 2011. Il gruppo statunitense ha quotato per la precisione bond con una scadenza fissata tra dieci anni e un rendimento economico complessivo pari al 5,25%, vale a dire 230 punti base al di sopra degli stessi prodotti messi a disposizione dal Tesoro. L’offerta in questione, la quale sembra voler fare concorrenza alla storica rivale, Morgan Stanley, è di gran lunga superiore al programma di quest’ultima, dato che l’ammontare totale era pari a due miliardi e il ritorno era stato fissato al 5,5%.
Investimenti energia: nucleare, l’Italia ha risparmiato 24 miliardi
Grazie ad uno dei quesiti del referendum dello scorso giugno, riguardante il nucleare, e grazie al “No” della stragrande maggioranza dei cittadini italiani, il nostro Paese ha evitato investimenti sbagliati nell’atomo per ben 24 miliardi di euro. A fornire questa stima è la Federconsumatori prendendo in particolare a riferimento le nuove stime formulate da Edf per la Francia riguardo ai costi di costruzione di una singola centrale nucleare. D’altronde costruire una centrale nucleare non equivale alla costruzione di un impianto alimentato a fonti rinnovabili. Ad esempio, per i grandi parchi fotovoltaici spesso bastano sei mesi dall’autorizzazione alla progettazione e fino alla connessione in rete dell’impianto.
Borsa di Milano: allevatori contro l’economia di carta
Da quando quattro anni fa è scoppiata in America la bolla dei mutui subprime, i Paesi più industrializzati hanno dovuto affrontare sfide difficili. La crisi finanziaria prima, poi quella economica con la recessione, poi quella occupazionale; in ultimo da circa un anno, a più riprese, abbiamo assistito alla crisi dei debiti sovrani con la Grecia a fare sia da apripista, sia da capofila in tale ambito. Con il piano da 160 miliardi di euro per la Grecia, varato nei giorni scorsi dall’Ue e dall’FMI, il Fondo Monetario Internazionale, sembra si sia finalmente arrestata la speculazione; ma quanto durerà? La domanda è d’obbligo visto che l’economia di carta sta nella sostanza uccidendo l’economia reale.
Sogefi: ricavi H1 sopra i 500 milioni
Si è chiuso tutto in accelerazione il primo semestre 2011 di Sogefi, società quotata in Borsa a Piazza Affari, controllata dal Gruppo CIR, ed attiva nella produzione di componenti elastici per sospensioni e nei settori della filtrazione e, in generale, nella componentistica per autoveicoli. Giovedì scorso, 21 luglio del 2011, sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti, si è infatti riunito il Consiglio di Amministrazione della società che ha esaminato ed approvato i conti dei primi sei mesi del 2011, caratterizzati da un balzo dei ricavi del 15,1% a 526,6 milioni di euro, e da un utile netto che, a 15,3 milioni di euro, è cresciuto del 54,6% rispetto ai 9,9 milioni di euro di utile netto conseguito nel periodo gennaio-giugno del 2010.
Rendimax Vincolato 24 mesi al 4,30%
Continuano a crescere i rendimenti attivi offerti da Banca Ifis su Rendimax, il conto di deposito remunerato che, al netto delle promozioni, paga ai sottoscrittori interessi tra i più alti attualmente presenti nel panorama bancario italiano. Nei giorni scorsi, infatti, Banca Ifis ha annunciato che sia per i vecchi, sia per i nuovi clienti, innanzitutto, la remunerazione sulle giacenze libere, ovverosia con Rendimax Base, aumenta al 2,50% annuo lordo, ovverosia, tolte le tasse al 27%, all’1,82% netto. Il tasso più elevato attualmente offerto è su Rendimax Vincolato con scadenza a 24 mesi, che rende il 4,30% annuo lordo, ovverosia il 3,14% annuo netto con gli interessi liquidati al cliente in anticipo. Questo significa, ad esempio, che con 10.000 euro investiti in Rendimax Vincolato a 24 mesi si ottiene il rimborso del capitale investito a scadenza, ed il pagamento in anticipo di 627,80 euro di interessi netti.
Petronas: 1,2 miliardi di ringgit da prestiti o sukuk
Petronas Gas Bhd, una delle principali compagnie di tutta la Malesia, è fortemente intenzionata a raccogliere ben 1,2 miliardi di ringgit: la somma in questione servirà per finanziare un nuovo stabilimento da trecento megawatt nella provincia di Sabah, una operazione che potrebbe essere realizzata in maniera compiuta grazie a un prestito obbligazionario o a un’emissione di sukuk. Il costo totale dell’impianto, infatti, ammonta a circa 1,5 miliardi, quindi si tenta di coprire almeno l’80% dell’intero progetto, così come ha anche specificato Datuk Anuar, portavoce della compagnia petrolifera di Kuala Lumpur. I dettagli finanziari e i contatti con le banche straniere e locali devono comunque essere ancora affinati. In particolare, si parla con maggiore insistenza di sukuk e dei prestiti, visto che si tratta delle due opzioni maggiormente percorribili con le risorse attualmente a disposizione: il restante 20% della somma menzionata in precedenza, poi, verrà coperto con titoli azionari.
Calcio e Borsa: Roma e Juventus, nuovi colpi di mercato
Arturo Vidal alla Juventus, e Ivan Heinze alla A.S. Roma. Sono questi gli ultimissimi colpi di mercato annunciati ufficialmente in queste ultime ore dalle due società quotate in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, la società Juventus Football Club S.p.A. ha reso noto d’aver chiuso la trattativa con il club tedesco Bayer 04 Leverkusen per Arturo Vidal. I bianconeri hanno acquisito il giocatore a titolo definitivo a fronte di un corrispettivo che, pari a complessivi 10,5 milioni di euro, sarà pagato in tre rate come segue: a seguito del rilascio del transfer internazionale, Juventus Football Club S.p.A. pagherà al Bayer 04 Leverkusen 5 milioni di euro; altri 3 milioni di euro saranno versati al 30 giugno dell’anno 2012, mentre i restanti 2,5 milioni di euro saranno saldati al 31 dicembre del 2012.
Commerzbank: quotato un nuovo certificato sull’Eurostoxx 50
Commerzbank, uno dei più celebri istituti di credito tedeschi, ha deciso di affidarsi ai certificati di investimento per la sua nuova emissione finanziaria: il prodotto in questione ha cominciato le proprie negoziazioni nella giornata odierna e ha trovato una giusta collocazione all’interno del segmento Sedex di Borsa Italiana. La struttura è quella tipica di questi strumenti, con la liquidazione monetaria e la modalità europea di esercizio. Inoltre, bisogna dimenticare che la data di negoziazione ex diritto al versamento dell’importo periodico (quello che viene definito con gergo anglosassone “bonus amount”) viene a decorrere dal secondo giorno di mercato aperto che precede i giorni di registrazone.
Bnl Family, il conto pensato per le famiglie
Bnl, l’istituto di credito nostrano che fa capo al gruppo francese Bnp Paribas, ha approntato un interessante conto corrente che è strutturato in modo da venire incontro alle principali esigenze delle famiglie: non è un caso infatti se il suo nome è quello di “Bnl Family”, una soluzione finanziaria che presenta diversi vantaggi. Cerchiamo di capire quali. Anzitutto, sono stati stipulati degli accordi con aziende attive nel campo del tempo libero, in modo da offrire ai clienti sconti e altri servizi, ma sono soprattutto le caratteristiche peculiari del conto a destare interesse. Le soluzioni includono perfino dei validi sostegni per la ristrutturazione della casa, oltre a operazioni di bonifico, carte di credito, bancomat gratuiti, polizze assicurative per la copertura della Rc Auto, ma anche convenzioni con alberghi e strutture turistiche, insomma un elenco davvero sconfinato di punti a favore dello strumento in questione.
Banca Mediolanum: Plus Pct per investire in pronti contro termine
In tema di investimenti non si può non parlare di una delle iniziative più interessanti di Banca Mediolanum: si tratta di In Mediolanum Plus Pct, un investimento in pronti contro termine (lo si capisce già dalle sigle della denominazione) in grado di rendere maggiormente proficui i risparmi. Come funziona esattamente questa sorta di salvadanaio? Il tasso di interesse è vantaggioso nel caso si sia già clienti della banca lombarda e si sia sottoscritto il Conto Freedom: in questo caso e con un investimento che prevede un arco temporale pari a dodici mesi, il rendimento annuo è pari al 2,58% netto. Il tutto può essere realizzato mediante quattro operazioni con cadenza trimestrale e rinnovabili.
Btp e CCTeu: asta 28 luglio 2011
Sono state disposte nuove aste di titoli pubblici a medio e lungo termine da parte del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’appuntamento, per risparmiatori ed investitori, è in particolare fissato per giovedì prossimo, 28 luglio 2011, quando si terranno le aste dei Btp, i Buoni del Tesoro Poliennali, e quelle dei CCTeu, i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi; sia per i Btp, sia per i CCTeu, la data di regolamento delle aste è fissata per la giornata di lunedì 1 agosto del 2011.
PNC, un miliardo di dollari dalle azioni privilegiate perpetue
Pnc Financial Services Group Incorporated è la compagnia statunitense che detiene uno dei maggiori volumi a livello di assets finanziari: la Pittsburgh National Company, questa la denominazione completa del gruppo, detiene infatti più di 264 miliardi di dollari nel complesso. Tale nome è ora salito agli onori della ribalta degli investimenti per la vendita di ben un miliardo di dollari in azioni privilegiate perpetue, una operazione che dovrebbe consentire di aumentare i finanziamenti per la futura acquisizione della filiale bancaria a stelle e strisce della Royal Bank of Canada. Che cosa si spera di ottenere in tal senso? La cessione a cui ci stiamo riferendo ha riguardato dei titoli azionari a tasso fisso e variabile, così come emerge chiaramente dall’annuncio della società americana. Volendo essere più precisi, l’azione privilegiata di Pnc sarà in grado di pagare una percentuale pari al 6,75%, il rendimento economico a cui bisogna fare riferimento.
Banca MPS: aumento di capitale, 100% adesioni
Non poteva andare meglio l’aumento di capitale del Gruppo MPS, Monte dei Paschi di Siena. Dopo la chiusura del periodo di offerta in opzione, chiusosi con adesioni prossime al 100%, e dopo la vendita di tutti i diritti inoptati, questi ultimi sono stati tutti esercitati per l’acquisto dei titoli di nuova emissione. Questo significa che l’aumento di capitale ha fatto registrare alla sua conclusione adesioni al 100% senza alcun intervento del consorzio di garanzia appositamente costituito per la sottoscrizione di azioni legate a diritti di opzione eventualmente non esercitati. L’aumento di capitale del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, lo ricordiamo, è stato effettuato in forza alle delibere del Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari che, a sua volta, ha esercitato la delega che il 6 giugno del 2011 le è stata conferita dall’Assemblea dei Soci riunitasi per l’occasione in sede straordinaria.