Tiscali: forte crescita dei clienti mobile

Una crescita del 102%, anno su anno, dei clienti mobile, a fronte di un totale dei clienti ADSL pari a 521 mila unità. Sono questi alcuni degli interessanti dati di business rilasciati dall’operatore di telecomunicazioni indipendente Tiscali in concomitanza con l’esame e l’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei dati del primo semestre del 2011, caratterizzati in particolare da ricavi consolidati a 140,1 milioni di euro; trattasi, in accordo con un comunicato ufficiale emesso da Tiscali, di un dato comparabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonché in crescita del 3% considerando il confronto tra il secondo trimestre 2011 ed il primo quarto del corrente anno. Il tutto a fronte di ricavi del settore media e broadband+VoIP in espansione. Luce verde anche per l’Ebitda, che prima degli accantonamenti si è attesto a 38 milioni di euro nel semestre con un rialzo del 4,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando l’Ebitda s’era fermato a 36,3 milioni di euro.

Usa, i bond trentennali del settore corporate

Sono ben sei le compagnie americane a cui bisogna fare affidamento dal punto di vista degli investimenti finanziari: visto che il bond del Tesoro a trenta anni rende al di sotto dei quattro punti percentuali, le società in questione rappresentano una scelta molto utile, tenendo soprattutto conto che le loro quotazioni complessive ammontano a più di due miliardi di dollari, una somma che riguarda ovviamente il debito di lungo termine del comparto corporate. Quali sono i nomi precisi? Southwestern Public Service Company si è presentata al mercato obbligazionario due giorni fa con una offerta da ben duecento milioni di dollari: il bond in questione prevede una scadenza nel 2041 e beneficia della cedola trentennale di minore importo in un novero che è composto da società quali Microsoft, Johnson & Johnson, San Diego Gas & Electrific Company e Southern Edison Electric.

Ubs, il nuovo Step Up è focalizzato sulle lire turche

L’ultima quotazione decisa dall’Unione delle Banche Svizzere interesserà sicuramente gli obbligazionisti più incalliti: l’istituto di credito elvetico ha infatti scelto di puntare sul Mercato delle Obbligazioni Telematiche di Borsa Italiana per proporre un nuovo bond incentrato su una valuta di cui non si sente parlare molto spesso, vale a dire la lira turca. Il prodotto finanziario in questione, la cui denominazione ufficiale è quella di Ubs Classica Step Up Turchia, rappresenta un’ottima occasione per diversificare in maniera accorta il portafoglio, focalizzando l’attenzione sull’esposizione al tasso di cambio tra l’euro e la moneta ufficiale della nazione anatolica. Qual è il funzionamento esatto di tale strumento?

Astaldi: utile netto semestrale cresce in doppia cifra

E’ cresciuto in doppia cifra l’utile netto semestrale di Astaldi S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari. Nel dettaglio, in accordo con quanto emerso dai dati semestrali esaminati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione, Astaldi al 30 giugno del 2011 ha conseguito profitti netti a 35 milioni di euro con un incremento del 12,4% a fronte di un Ebit a +9,4% a 119,6 milioni di euro, e ricavi totali che, a 1.122,3 milioni di euro, sono cresciuti su base annua del 14,3%. A fronte di una forte accelerazione, nel periodo, degli investimenti in concessione, Astaldi al termine del semestre ha riportato una posizione netta finanziaria complessiva per 525,5 milioni di euro. Robusto è anche il portafoglio ordini che, grazie a 1,1 miliardi di euro di nuove acquisizioni, al 30 giugno del 2011 si è attestato a ben 9,1 miliardi di euro.

Mercati azionari ed obbligazionari: cresce la paura

A finire sotto i riflettori della Procura di Trani, a seguito dell’attacco speculativo, peraltro ancora in corso, sulle azioni a Piazza Affari e sui titoli di Stato, sono le Agenzie di rating, ed in particolare Standard & Poor’s e Moody’s. Le due agenzie, lo ricordiamo, hanno di recente “minacciato” di abbassare il rating sul debito pubblico italiano nel caso in cui l’economia dovesse continuare a crescere con il contagocce, ed anche nel caso in cui dovessero esserci squilibri sui conti pubblici. Le Agenzie di rating, intanto, hanno rivendicato a gran voce la loro autonomia e la loro indipendenza, ma Adusbef e Federconsumatori, due delle Associazioni di Consumatori più attive in Italia nel difendere i risparmi dei cittadini, in tempi non sospetti hanno denunciato proprio l’operato delle Agenzie di rating unitamente al fatto che la Consob si ostina a non sospendere sui mercati le vendite allo scoperto.

Danajamin garantisce il programma di sukuk di Senari Synergy

Danajamin Nasional Bhd ha garantito il programma obbligazionario ventennale di Senari Synergy Sdn, il quale prevede dei sukuk islamici per un ammontare totale di 380 milioni di ringgit e una durata ventennale. Si tratta, in pratica, di una delle maggiori garanzie per quel che concerne i prodotti finanziari di una società malese: i bond in questione sono stati valutati con un rating di AAA, un elemento che ha consentito e favorito una piena e completa sottoscrizione da parte degli investitori. Senari rappresenta una holding molto importante all’interno della Malesia, con il suo gruppo di attività che si focalizza in prevalenza sullo sviluppo, l’operatività, la gestione e il mantenimento delle capacità portuali in merito al petrolio e al gas, senza comunque tralasciare gli interessi relativi ai servizi petrolchimico e oleo-chimico.

Cea propone dei Cat Bond in scadenza fra tre anni

La California Earthquake Authority, società pubblica americana che viene però gestita privatamente, è in grado di consentire attualmente la sottoscrizione di ben il 70% delle polizze residenziali relative ai terremoti californiani: l’ultimo annuncio di questa compagnia avrà sicuramente fatto contenti molti investitori, visto che è stato siglato un contratto assicurativo con la Embarcadero Reinsurace Limited, veicolo delle Bermuda che ha poi provveduto a lanciare dei Catastrophe Bond a tre anni per un importo complessivo di 150 milioni di dollari. Il denaro in questione, definito dalla stessa Cea come l’unico Cat Bond che è stato quotato senza il consueto coinvolgimento dei tradizionali attori assicurativi, è stato collocato in un apposito conto, con le perdite assicurative che dovrebbero essere coperte proprio dal contratto. La differenza rispetto ai tradizionali prodotti finanziari è evidente, solitamente la valutazione è la caratteristica principale, mentre l’autorità statunitense andrà a diversificare ed espandere le proprie risorse di pagamento.

Enel conferma gli obiettivi 2011

Il colosso elettrico ed energetico italiano Enel S.p.A., quotato in Borsa a Piazza Affari, e facente parte dell’indice FTSE MIB, quello dei titoli ad elevata capitalizzazione, ha confermato per voce dell’Amministratore Delegato Fulvio Conti, gli obiettivi per l’intero 2011 già resi noti ed indicati al mercato. La conferma è arrivata in concomitanza con l’esame e l’approvazione dei dati del primo semestre 2011 di Enel S.p.A. da parte del Consiglio di Amministrazione; in particolare, dai dati è emersa una crescita dei ricavi del 10,3%, passati dai 34.802 milioni di euro dell’H1 2010, ai 38.391 milioni di euro al 30 giugno del 2011. L’Ebitda è cresciuto di un modesto 0,6% a 8.929 milioni di euro, mentre l’Ebit anno su anno è sceso di un altrettanto modesto 0,2%.

Unicredit: risultati H1 2011 brillanti

Rispetto al primo semestre del 2010, Unicredit S.p.A., colosso bancario europeo quotato in Borsa a Piazza Affari, ha archiviato il periodo da gennaio a giugno del 2011 con profitti netti quasi raddoppiati. Nel dettaglio, gli utili H1 2011 sono balzati del 97,5% a 1.321 milioni di euro, che salgono a 1.4126 milioni di euro senza considerare 105 milioni di euro derivanti dall’impairment sui titoli governativi greci. Questi risultati, in accordo con un comunicato ufficiale emesso in data odierna proprio da Unicredit S.p.A., sono stati conseguiti in virtù della diversificazione geografica del Gruppo bancario, di costi e margini di intermediazione stabili, ed una diminuzione ampia delle rettifiche sui crediti. Al 30 giugno del 2011, inoltre, Unicredit ha confermato la propria solida struttura a livello di patrimonio e del capitale regolamentare grazie ad un Core Tier I che si attesta al 9,12%.

Bond municipali, la nuova proposta della Contea di Montgomery

La contea americana di Montgomery, nella quale ben 68mila persone lavorano per il governo federale, sta adottando una iniziativa obbligazionaria piuttosto interessante: si tratta, infatti, della vendita di 532 milioni di dollari in bond, operazione che segue da vicino la recente approvazione della legge sul debito americano. Questa contea si trova nello stato federale del Maryland e si è dimostrata spesso molto vulnerabile ai cambiamenti dei rating creditizi da parte delle agenzie nei confronti degli Stati Uniti: ad esempio, quando Moody’s ha provveduto a stilare un outlook negativo per Washington, lo stesso discorso ha riguardato Montgomery e le sue prospettive finanziarie future. La scelta dei bond municipali non è quindi casuale, però, come sottolineato da moltissimi analisti, perfino nell’ipotesi di un declassamento da AAA ad AA+ non vi sarebbero problemi in fatto di solidità economica.

Lorillard ritorna al mercato dei bond dopo oltre un anno

Il nome della Lorillard Inc. è strettamente collegato all’industria del tabacco: si tratta, infatti, della compagnia americana di Greensboro che è attiva nella produzione di sigarette, soprattutto quelle al mentolo, ma i suoi ultimi provvedimenti sono stati maggiormente di carattere finanziario. La società statunitense ha provveduto a vendere circa 750 milioni di dollari del proprio debito tramite dei titoli obbligazionari di tipo corporate, un evento che va quantomeno precisato nel dettaglio, visto che si tratta della prima offerta da più di un anno a questa parte. Volendo essere più precisi, Lorillard ha scelto di suddividere questa emissione in due distinte tranche, una di importo pari a cinquecento milioni di dollari e con bond in scadenza tra cinque anni (il rendimento in questione è superiore di 225 punti base a quello del Tesoro), e un’altra di ammontare minore, i restanti 250 milioni di dollari, con un arco temporale molto più ampio, ovvero trenta anni. In questo secondo caso, inoltre, il pagamento prevede uno spread di trecento punti base.

Spread Btp-Bund: dove può arrivare

Nella giornata di oggi, martedì 2 agosto del 2011, si è nuovamente consumato in Italia, sui mercati azionari e su quelli obbligazionari, quello che oramai possiamo tranquillamente definire un pesante ed intenso attacco speculativo sia sulle banche, sia sui titoli del debito pubblico. Con un top a 385 punti base, il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi, sulla curva a dieci anni, ha toccato il nuovo massimo storico dall’introduzione dell’euro. Trattasi di una situazione alquanto critica, che rischia di far nuovamente impennare i rendimenti delle prossime emissioni di titoli di Stato da parte del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Col senno di poi possiamo dire che la recente manovra finanziaria triennale di correzione dei conti pubblici ha avuto un effetto nullo sul sentiment degli investitori che, in particolare, in questo momento preferiscono comprare i titoli di Stato della Germania e disfarsi invece dei titoli pubblici dei cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona.

L’offerta BancoPosta: dal mutuo al fido da Poste Italiane

All’interno della gamma dei prodotti BancoPosta il colosso postale Poste Italiane oltre ai mutui ed ai conti correnti, propone anche un’ampia gamma di prestiti buona per ogni esigenza di spesa e, in particolare, per andare a finanziare piccoli e grandi progetti. Nel dettaglio, per realizzare i progetti in piena tranquillità c’è il classico Prestito BancoPosta, grazie al quale è possibile ottenere fino a 30 mila euro; trattasi, in particolare, di un prodotto appositamente ideato per i correntisti BancoPosta a fronte di condizioni di erogazione chiare e trasparenti. E per chi non è correntista di Poste Italiane, c’è comunque “Prontissimo BancoPosta“, il prestito semplice e veloce da richiedere che, senza obbligo di avere un conto corrente, permette di ottenere fino a 10 mila euro. Poste Italiane viene incontro anche alle esigenze di spesa ed ai progetti dei pensionati Inps e Inpdap con “Quinto BancoPosta”.

Mutuo BancoPosta per rinnovare l’abitazione: fino al 100% per le spese di ristrutturazione

E’ tempo di vacanze e per molti proprietari di immobili può nascere l’esigenza di rinnovare la casa dove magari per qualche mese d’estate si passeranno momenti di relax con la famiglia. Se la spesa da sostenere è elevata, di norma rispetto ad un prestito, sul quale si possono pagare interessi elevati, si preferisce stipulare un finanziamento ipotecario mettendo proprio a garanzia la ristrutturazione della casa per le vacanze. Al riguardo Poste Italiane propone alla propria clientela un prodotto ad hoc, chiamato “Mutuo BancoPosta Ristrutturazione“, grazie al quale si può finanziare sia la prima casa, quella ad uso residenziale per intenderci, sia proprio la casa per le vacanze. C’è tra l’altro attualmente, anche se ancora per pochi giorni, una ragione in più per stipulare un Mutuo BancoPosta, anche per ristrutturazione; fino al 31 luglio del 2011, salvo proroghe, infatti, sul finanziamento ipotecario non si pagano spese di istruttoria e neanche quelle per la perizia della casa.