Investire in Commodities maggio 2012

Il mercato delle materie prime si conferma come un difensivo, anche se in questa fase dell’azionario vi sono contrasti di cui bisogna necessariamente tenere conto. Mentre in USA il Dow Jones dimostra tutto il potenziale rialzista dopo il recupero dalla crisi dei sub-prime, in Eurozona i problemi strutturali della moneta Unica si ripercuotono su tutti gli Stati Membri. Se a questo si aggiunge il caos dovuto alla politica in Grecia con nuove voci sull’uscita dall’Euro, il quadro generale diventa ancora più complesso ed i contrasti sul mercato azionario si ripercuotono anche sul Forex e sul mercato delle commodities.

Proprio quest’ultimo subisce di più la situazione contrastante; la frenata dell’Oro non è ancora giunta ad una conclusione ed il restringimento del range di azione (ora compreso tra 1.673 e 1.623 da un paio di mesi) tiene lontani gli investitori, che rimandano a Giugno prossimo le decisioni operative.

I futures sul rame potrebbero aumentare anche nei prossimi giorni

I prezzi del rame, il quale è stato in grado di guadagnare fino ai suoi livelli massimi nel giro di appena una settimana, potrebbero salire fino a 4,20 dollari la libbra: si tratta di un picco piuttosto interessante e che, tra l’altro, non viene raggiunto dallo scorso mese di settembre, come messo in luce dall’analisi tecnica di Paul Kavanaugh, trader presso PfgBest. Questo vuol dire che il contratto future che fa riferimento alle spedizioni del prossimo mese di luglio è destinato a crescere di ben undici punti percentuali, un rialzo che sarà registrato nel caso in cui i prezzi del Comex di New York dovessero raggiungere il 50% dell’indice di Fibonacci, per un totale di 3,803 dollari, entro le prossime sessioni.

Le previsioni settimanali per i futures sul frumento

I contratti futures relativi al frumento hanno terminato le contrattazioni della scorsa settimana nella giornata di venerdì: in particolare, il mais e i semi di soia sono stati protagonisti di guadafni piuttosto consistenti, grazie a una domanda robusta proveniente dagli Stati Uniti, mentre il grano stesso è sceso al livello più basso dallo scorso mese di gennaio, a causa soprattutto delle aspettative circa un vasto raccolto negli Stati Uniti che andrà a incrementare le scorte totali. Le sessioni sono state influenzate, inoltre, da uno degli ultimi report economici a stelle e strisce che ha messo in luce un aumento non proprio esaltante per quel che riguarda l’occupazione, con 115mila nuovi impieghi, un totale più basso rispetto ai 170mila previsti.

Il nuovo rating spagnolo fa calare i futures petroliferi

Il petrolio è calato dopo aver toccato il suo livello più alto delle ultime quattro settimane a New York: il ridimensionamento del rating creditizio della Spagna ha inciso in maniera profonda su queste quotazioni, tanto da influire in modo decisivo sulla domanda di carburante per quel che riguarda il continente europeo. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i contratti futures collegati al greggio sono scesi di oltre 0,8 punti percentuali al momento dell’annuncio del declassamento della nazione iberica da parte di Standard & Poor’s. La qualità petrolifera West Texas Intermediate potrebbe subire la stessa sorte nel corso della prossima settimana, in particolare alla luce della minore fiducia nei confronti dell’area dell’euro e della crescita inferiore alle attese dell’economia americana.

Il caso americano di mucca pazza fa rialzare i futures bovini

I contratti futures relativi alla carne bovina sono tornati in territorio positivo dopo un declino che durava ormai da diversi mesi: molti paesi, in primis il Canada e il Giappone, hanno annunciato ufficialmente di voler continuare a importare il manzo americano, nonostante il governo di Washington abbia reso noto il primo caso di “mucca pazza” dopo ben sei anni. Lo stesso Canada, oltre al Messico, al Giappone e alla Corea del Sud, i quattro maggiori acquirenti di questa carne, non bloccheranno dunque gli acquisti dopo l’ufficializzazione della malattia, nota in gergo medico con il nome di “encefalopatia spongiforme bovina”. Il caso in questione è stato certificato nella California centrale, ma è stata paradossalmente questa notizia a sospingere verso l’alto i prodotti finanziari di cui si sta parlando.

Futures: carne bovina e suina in controtendenza

I contratti futures che seguono da vicino le performance della carne bovina presso il Chicago Mercantile Exchange hanno fatto registrare un deciso rialzo nel corso della giornata odierna: gli strumenti finanziari in questione sono stati capaci di realizzare questo balzo in avanti grazie, in particolare, agli aumenti subiti dai prezzi all’ingrosso del manzo, tanto che i trader si sono visti costretti a modificare le loro posizioni prima del report del governo americano. Gli analisti sono in attesa di stime piuttosto precise per quel che concerne i calcoli effettuati dallo Us Department of Agriculture, vale a dire un calo per quel che concerne il numero di carne bovina collocata nel corso del mese di marzo.

Speculazione automatica destabilizza i mercati?

Che la “finanza di carta” sia sempre più lontana dall’economia vera, non è certo un mistero. Miliardi di contratti passano di mano ogni giorno senza probabilmente avere corrispettivi reale in stock da qualche parte e buona parte di questi tornano da dove sono venuti mentre le contrattazioni alla scadenza si riversano sul prossimo contratto in ordine temporale. Quanto è rimasto di “tangibile” nelle borse valori? Poco, molto poco.

La speculazione non è che il male minore del mercato di carta che ogni giorno ci scorre sui monitor; la nuova speculazione robotizzata riesce ad essere veramente un problema ed è possibile che nel lungo termine le contrattazioni volgeranno proprio in questa direzione, escludendo le persone fisiche dai mercati che sempre più vengono controllati da programmi basati su ricerche statistiche.

Semi di soia, futures in rialzo a Chicago

I semi di soia hanno fatto registrare un rialzo deciso ancora prima di conoscere l’ultimo report agricolo del governo americano: in effetti, secondo quanto stimato da quest’ultimo, vi potrebbero essere minori scorte globali a causa delle perdite sudamericane. Di conseguenza, i contratti futures relativi alle spedizioni di maggio della commodity in questione hanno guadagnato 0,6 punti percentuali, con la quota complessiva che si è fermata a 14,395 dollari il bushel presso il Chicago Board of Trade. In Cina, poi, vale a dire nel paese che rappresenta il maggior acquirente al mondo di semi, lo stesso strumento finanziario ha guadagnato quasi l’1%, con una quotazione totale di 4,774 yuan la tonnellata presso il Dalian Commodity Exchange, il livello più alto in relazione al contratto più attivo in questo senso dal 5 settembre scorso.

Cacao, i futures scendono ai livelli di gennaio

I contratti futures relativi al cacao sono scesi al loro livello più basso dallo scorso mese di gennaio a causa degli ultimi segnali sulla commodity, con la domanda prevista in forte rallentamento: la produzione mondiale della pianta in questione potrebbe infatti superare la domanda complessiva di 110mila tonnellate, come stimato dalla compagnia Asset & Resource Management Company. Le scorte, le quali sono monitorate in maniera costante dall’Intercontinental Exchange di New York, sono destinate a crescere fino a quasi 5,5 milioni di sacchi, il record maggiore dal mese di maggio del 1999.

Futures, rialzo speculativo per la carne suina

I contratti futures relativi alla carne suina sono cresciuti per la seconda sessione consecutiva a causa della speculazione che ha riguardato questo specifico consumo: in effetti, si è scommesso sul fatto che la gente andrà ad acquistare la commodity in questione, preferendola al manzo, le cui tariffe sono decisamente più alte. Allo stesso tempo, gli strumenti collegati alle performance dei bovini sono riusciti a compensare le perdite conseguite nel corso dell’ultimo mese. Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, c’è da dire che i prezzi relativi ai maiali sono aumentati di 0,4 punti percentuali. Si tratta del primo guadagno in assoluto che è stato conseguito da febbraio, con la domanda in crescita di carne che ha fatto senza dubbio da traino, senza dimenticare le temperature più miti negli Stati Uniti.

Contratti futures: caffè e zucchero in calo

I contratti futures legati al caffè qualità arabica hanno subito una correzione tecnica opportuna dopo il rally incredibile conseguito nel corso di questa settimana, con ben cinque punti percentuali di rialzo: al contempo, gli stessi strumenti finanziari relativi allo zucchero grezzo hanno esteso le loro perdite, a seguito dell’autorizzazione di lunedì scorso circa le mancate restrizioni all’export in questione da parte dell’India, il secondo produttore mondiale per quel che riguarda questa commodity. Il quadro, poi, viene debitamente completato dal cacao, alle prese con volumi piuttosto leggeri a causa del clima secco in Costa d’Avorio. Cerchiamo dunque di capire meglio le performance di questi specifici prodotti.

Succo d’arancia, futures in calo a causa del meteo

Sono sostanzialmente due i fattori che hanno spinto verso il basso i contratti futures collegati all’andamento del succo d’arancia: le pressioni nei confronti della vendita sono molto forti, tanto che le ultime cinque sessioni sono state improntate al ribasso, con il meteo in miglioramento e le speculazioni finanziarie a farla da padrona. Le contrattazioni in questione sono quelle dell’Intercontinental Exchange di New York, piazza in cui gli strumenti con consegna prevista nel mese di maggio hanno chiuso questa settimana a quota 1,6822 dollari la libbra, con un calo totale di 0,71 punti percentuali (il picco si è avuto con il -0,90%).

Investire in Live Cattle 2012

L’andamento delle commodities è tema centrale in questa fase di ripresa. La ciclicità che si rileva nei periodi post-crisi è sempre di grande interesse almeno quanto quella che precede le fasi difficili dei mercati finanziari, e per questo le rotazioni di portafogli non possono prescindere dal prendere in considerazione tutte le possibilità.

Tra le scelte più difficili ci inseriamo anche quella sul Live Cattle; mentre per altre realtà l’up-trend non è solo una possibilità ma è anche un’opportunità visto il movimento atteso, sul Live Cattle in ogni caso non ci si aspettano movimenti interessanti per cui vale la pena investire.

Previsioni Corn Aprile 2012

Il mercato delle commodities stà rallentando la corsa, ma questo non vuol dire che l’interesse sia sceso. Anche se i volumi su certi book sono in leggera contrazione, il motivo non è una rotazione di liquidità verso l’azionario od altro ma semplicemente l’attesa per il momento giusto. Dopo il grande movimento direzionale del Corn iniziato in Luglio 2010 e culminato con il top prossimo a 850 in Giugno 2011, il grafico ha rallentato la corsa fino a scendere oltre 600 ed ora oscilla intorno a 650 in una fase laterale pericolosa.