La pronta smentita di Fiat riguardo le “indagini” che la Consob starebbe compiendo sulla liquidità della società. Moody’s sta infatti conducendo a un deterioramento del rating della compagine, a causa del calo della domanda di auto in Italia, con una flessione che si aspetta possa durare fino al termine del 2012 e, forse, anche oltre. Considerando che l’Italia rappresenta più delle metà di immatricolazioni Fiat in Europa, la flessione sul mercato locale dovrebbe incidere in maniera significativa sulla stabilità finanziaria dell’azienda.
Azioni
Investire nei paesi del Far East asiatico a fine 2012
Il forte rallentamento dell’economia cinese e indiana dovrebbe creare i presupposti per una frenata della locomotiva asiatica, con ripercussioni negative sull’Europa e gli Stati Uniti. In realtà è proprio l’andamento negativo delle principali economie mondiali occidentali a creare problemi al continente asiatico, che ad ogni modo deve fare i conti anche con una minore domanda interna. Dopo dieci anni di esuberanza, il pil asiatico crescerà a ritmi molto più lenti rispetto al passato ma comunque superiori al pil mondiale.
Previsioni STMicroelectronics
Un fitto giro di indiscrezioni e di precisazioni ha riguardato l’azienda italo francese STMicroelectronics nella giornata di ieri. Una rete talmente spessa che il management della compagine è dovuto intervenire a mezzo stampa (tramite il transalpino Les Echos) puntualizzando le notizie comparse sul suo eventuale riassetto. La nota diffusa precisa come “i due azionisti di controllo di ST-Ericsson, joint venture paritetica tra STMicroelectronics ed Ericsson, stanno lavorando insieme ad un advisor esterno per garantire il miglior futuro possibile alla jv”. Una dichiarazione piuttosto ampia, che non chiarisce in maniera netta i rumors precedentemente ribaltati sui media.
Fiat smentisce indagine Consob su liquidità
Fiat ha smentito le voci di una possibile indagine che la Commissione nazionale sulle società quotate in Borsa starebbe avviando sulla liquidità del gruppo. Una smentita che tuttavia non ha evitato al titolo del Lingotto di subire forti oscillazioni durante le negoziazioni sul mercato regolamentato, e che ha dovuto prendere corpo attraverso una vera e propria nota ufficiale del management della società, che in queste settimane sembra essere particolarmente impegnato nell’arginare polemiche e vene oppositive da parte di parti politiche, sindacati e altri stakeholders.
Su quali azioni europee investire a ottobre 2012 secondo Ubs
La banca svizzera Ubs consiglia di scommettere sul rialzo dei titoli value nel medio periodo, ovvero quelle azioni con buoni fondamentali economici ma ancora trattati “a sconto” rispetto alla media delle valutazioni delle società dello stesso settore di appartenenza. Secondo Karen Olney, strategist della banca elvetica, è questo l’approccio corretto per cavalcare il mini-rally dei mercati in atto da questa estate. Finora, nonostante gli alti e bassi riscontrati nelle ultime otto settimane, i listini azionari del vecchio contineente sono riusciti a crescere mediamente del 10%.
Previsioni Mediobanca 2013
Fulcro del sistema capitalistico italiano, il futuro di Mediobanca appare ancora intriso di ampi margini di incertezza. La crisi dell’ultimo quadriennio ha provocato una significativa contrazione del parimonio della compagine, che ha dovuto altresì fare i conti con una perdita di redditività piuttosto evidente: con l’esercizio fiscale chiuso al 30 giugno 2012, ad esempio, l’utile si è contratto a 81 milioni di euro, in flessione del 78 per cento rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente.
Dove investire nei mercati emergenti secondo Rothschild
I mercati emergenti restano una buona opportunità di investimento di medio-lungo periodo, ma rispetto al passatto occorre effettuare una maggiore selezione dei titoli, dei settori e dei paesi per capire bene come allocare razionalmente le risorse finanziarie. A tal proposito Thomas Gerhardt, che gestisce il fondo Edmund de Rothschild Asia Leaders’, ha le idee ben chiare con una visione precisa della strategia di investimento da adottare nei prossimi mesi. L’esperto ritiene che sono cinque i settori in cui vale la pena investire: consumi, infrastrutture, materie prime, finanziari, tecnologici.
Speculazione delisting Parmalat
Passato, presente e (forse) futuro tormentato per Parmalat. Uno dei colossi alimentari italiani, recentemente terminato nell’orbita di Lactalis, sta infatti fronteggiando un atteggiamento speculativo da parte degli investitori, convinti che la compagnia possa presto giungere all’annuncio del delisting che lo porterebbe al di fuori dai listini dei mercati regolamentati. E così, le azioni Parmalat hanno subito un pronto rialzo durante le quotazioni a Piazza Affari, con scambi che in poche ore avevano superato ampiamente la media mensile.
Migliori fondi di investimento per investire sui mercati asiatici
Fino a qualche anno fa l’investimento sui mercati emergenti asiatici era diventato un must. Poi le continue crisi finanziarie – iniziate nel 2007 con la bolla dei mutui subprime e proseguite con il crack Lehman Brothers nel 2008 e con la crisi dei debiti sovrani europei nel biennio 2010-2012 – hanno messo a dura prova anche gli investimenti nelle “Tigri asiatiche”. Tuttavia, saranno ancora questi paesi a far crescere il pil mondiale nel 2012 e nel 2013, mentre Europa e Stati Uniti continuano a mostrare evidenti segnali di debolezza.
Investire in HP
È conveniente scommettere in HP in questa ultima parte dell’anno? A domandarselo non sono gli investitori americani, che per tanto tempo hanno conferito enorme fiducia alla società informatica, quanto anche quelli italiani ed europei, che si interrogano su cosa potrà fare il manager Meg Whitman per invertire una tendenza non eccessivamente soddisfacenti in ambito Hewlett-Packard. Cerchiamo allora di tracciare qualche linea guida per comprendere se sia o meno il caso di investire in HP nel corso dei prossimi mesi.
Strategie di investimento di Société Générale per fine 2012
Secondo Roland Kaloyan, strategist di Société Générale, l’attuale driver che indirizza le scelte degli investitori è la politica monetaria delle principali banche centrali mondiali, che ha creato uno scenario di “guerra economica basato sul quantitative easing”. Partendo da questo presupposto si muove anche il portfolio della banca francese Société Générale, che per i prossimi tre mesi dell’anno preferisce diminuire l’esposizione sulle borse americane per aumentare la quota da investire sui mercati azionari europei.
Fusione EADS-BAE in salita
Il progetto di fusione EADS – BAE Systems è in salita. Le trattative per generare un gigante del settore aerospaziale sono infatti poste a serio rischio a causa delle divergenze dei rispettivi governi coinvolti. Ad affermarlo sono tre fonti tedesche, vicini ai negoziati, che hanno affermato come le probabilità che i governi tedesco, francese e britannico raggiungano un accordo sull’operazione sono attualmente inferiori rispetto alle possibilità che venga abbandonata. Il successo dell’operazione dipende così dall’accorso sul ruolo dei governi nella nuova società, considerato altresì che un progetto in cui Francia e Germania avrebbero il 9 per cento della compagnia sarebbe difficilmente accettabile per i britannici.
Investire in Google ottobre 2012
Conviene investire (ancora) in Google? La risposta dei principali analisti, americani e non, sembra essere positiva. La società titolare del più noto motore di ricerca del mondo sul finire della scorsa settimana ha toccato i massimi storici degli ultimi sette anni di quotazioni in Borsa, con un incremento del 30 per cento. In questo modo, la grande G sembra avvicinarsi a grande ritmo verso la capitalizzazione dello storico colosso ICT, Microsoft, proponendosi come una delle alternative più valide della net economy.
Volkswagen comprerà Alfa Romeo?
È certamente molto prematuro cercare di capire se le manifestazioni di interesse (confermate) di Volkswagen nei confronti di Alfa Romeo, del gruppo Fiat, sfoceranno o meno in qualcosa di serio e tangibile. Tuttavia, possiamo cercare di tracciare qualche linea guida che potrebbe caratterizzare le trattative nei prossimi mesi. Negoziazioni che, anticipiamo, sono rese particolarmente ostiche dall’astio che sta contraddistinguendo le diverse visioni dei due rispettivi management, che non mancano di lanciare reciproci messaggi non proprio… amichevoli.