Cantor Fitzgerald vende 635 milioni di dollari in bond

Cantor Fitzgerald rappresenta uno dei principali broker obbligazionari, nonché una banca di investimento a pieno servizio: appare dunque scontato come la compagnia newyorkese abbia deciso di vendere ben 635 milioni di dollari in bond, titoli che verranno garantiti da ipoteche di tipo commerciale. Si tratta della prima vendita simile per la società americana, la quale andrà a includere nei propri prestiti le ipoteche relativa allo Hudson Valley Mall di New York (52,4 milioni di dollari) e il debito del Tribeca West di Los Angeles (41,4 milioni) secondo quanto sta trapelando dalle prime indiscrezioni. L’avvio dell’attività immobiliare di Cantor può essere fatto risalire allo scorso mese di settembre; c’è anche da precisare che il 2011 è già stato contraddistinto dagli 8,6 miliardi di dollari predisposti dalle banche per gli strumenti garantiti da ipoteche, una cifra inferiore non di molto a quanto totalizzato nell’intero 2010, segno che le cessioni di questo tipo stanno vivendo un buon momento.


La porzione più importante di tale prestito riguarda una scadenza di 4,77 anni e un rendimento pari all’1,25% al di sopra del tasso swap di mercato: un’altra “fetta” di rilievo, la quale andrà a beneficiare del rating più alto delle agenzie (AAA) giungerà invece a maturazione in 9,64 anni e avrà un rendimento superiore a quello di mercato di 140 punti base (l’ammontare in questione è pari a 153,6 milioni di dollari). Come bisogna comportarsi di fronte ad emissioni simili?

Questi strumenti finanziari stanno attualmente garantendo un ritorno economico che è superiore a quello del Tesoro di 1,93 punti percentuali, anche se alla data del 31 dicembre il gap era ancora maggiore secondo quanto si evince dalle rilevazioni di Barclays: le quotazioni, inoltre, potrebbero far registrare un buon incremento nel corso di quest’anno, assestandosi a quota 45 miliardi di dollari. Infine, occorre rimarcare come le vendite siano ormai uscite dal vortice pericoloso della crisi finanziaria (nel 2009 e nel 2010 si sono vissuti i momenti più difficili).

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