Canada: nuove regole per il riscatto dei bond ibridi

L’ente regolatore delle banche canadesi ha richiesto con urgenza ai prestatori del paese di evitare i riscatti dei cosiddetti bond ibridi: si tratta di quegli strumenti finanziari a metà strada tra il debito puro e il titolo azionario, i quali sono in calo da almeno sei mesi a causa del riacquisto che potrebbe avvenire a prezzi inferiori rispetto a quelli correnti. Gli istituti di credito della nazione nordamericana, dunque, si vedono costrette a puntare alla maggiore ampiezza possibile, in modo da scambiare i titoli alla pari. Secondo Julian Pope, vicepresidente del comparto obbligazionario di Desjardins Securities, si tratta di ottime notizie per quegli investitori che detengono appunto bond; il messaggio è chiaro, si sta chiedendo alle banche di non esercitare una opzione call alla pari anche se questo fosse possibile e praticabile.


Gli istituti che opteranno invece per lo scambio di azioni dovranno informare gli investitori, tentando di ottenere l’approvazione dell’Office of the Superintendent of Financial Institutions (Osfi). Pertanto, appare evidente come l’utilizzo di una simile opzione call rappresenti una misura sostanzialmente straordinaria, la quale dovrebbe essere sfruttata dagli istituti che non sono in grado di gestirla all’interno delle linee guida globali. L’obiettivo principale sarà quello di raggiungere il maggior grado di trasparenza nel mercato. Le regole in questione coinvolgono soprattutto i titoli ibridi e altri strumenti con caratteristiche identiche e che sono stati ceduti nel 2008 e nel 2009, al fine di potenziare il capitale nei primissimi anni di recessione economica; tra l’altro, si potranno anche scongiurare le future perdite di credito mediante delle apposite coperture.

L’ammontare di capitale non comune che è presente nelle banche canadesi è in eccesso di settanta miliardi di dollari, gran parte dei quali devono essere necessariamente riscattati entro il 2023. Le vendite obbligazionari hanno fruttato sei miliardi di dollari canadesi, ma ora che la crisi sembra essere sotto controllo, il regolatore vuole escludere le azioni dal calcolo del cosiddetto capitale Tier 1.

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