Argento: un singolo trader scommette sul calo degli Etf

Il mercato dell’argento è stato letteralmente dominato ieri dalle scelte di un singolo trader: ebbene, questo soggetto ha deciso di scommettere circa un miliardo di dollari sul crollo verticale di uno specifico prodotto collegato alle performance del metallo prezioso. Nel dettaglio, tutto questo denaro ha riguardato l’ipotetico calo di ben trentasette punti percentuali da parte di un Exchange Traded Fund entro il prossimo mese di luglio. Si tratta, a conti fatti, del maggior scambio singolo sulle piazze americane dopo che i contratti futures relativi alla commodity avevano raggiunto i loro livelli più alti dal 1980. Volendo essere più precisi, c’è da dire che le centomila opzioni put, vale a dire quelle che prevedono la vendita di cento titoli azionari a testa, hanno riguardato da vicino l’iShares Silver Trust per una quotazione complessiva di venticinque dollari entro i prossimi tre mesi.


Quindi, le opzioni in questione sono passate di mano a un prezzo di dieci centesimi, oltrepassando di gran lunga l’interesse dei contratti già negoziati prima di ieri. Ciò indica chiaramente che un acquirente di una nuova posizione “bearish” (improntata dunque al ribasso) ha avviato la propria transazione finanziaria. L’Etf a cui stiamo facendo riferimento è cresciuto come non accadeva da almeno cinque anni, prima di erodere tutti i guadagni conseguiti: è seguito infatti un declino pari allo 0,5%, ma bisogna ricordare che una chiusura al di sotto dei venticinque dollari non avviene dallo scorso mese di novembre.

I futures relativi alle spedizioni di argento del mese di maggio sono aumentati di 3,4 punti percentuali, attestandosi a quota 41,97 dollari l’oncia, mentre trentuno anni fa i contratti superarono addirittura i cinquanta dollari. Il metallo, il quale rappresenta la metà dei consumi industriali complessivi a livello globale, sta beneficiando soprattutto della ripresa economica internazionale, ma anche, secondo quanto accertato dagli analisti di Ubs, della rinnovata domanda in qualità di bene rifugio.

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