Edison: obbligazioni, esteso il Programma EMTN

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi in data odierna, venerdì 24 settembre 2010, ha deliberato l’incremento, da due miliardi di euro a tre miliardi di euro, dell’importo massimo di obbligazioni che la società potrà emettere nell’ambito del Programma EMTN – Euro Medium Term Note. A darne notizia è stata la stessa Edison con un comunicato ufficiale precisando al riguardo come, in accordo con quanto già reso noto alla comunità finanziaria, il Programma fosse stato già approvato nel mese di giugno dello scorso anno e registrato presso la Borsa del Lussemburgo nel luglio del 2009. Ad oggi, ed a valere proprio sul programma di emissione di Eurobond da parte di Edison, la società ha complessivamente emesso obbligazioni per un controvalore pari a 1,2 miliardi di euro; il collocamento è avvenuto presso investitori qualificati, mentre per le negoziazioni delle stesse queste avvengono presso la Borsa del Lussemburgo a fronte di un taglio minimo in sede di collocamento dei titoli pari a 50 mila euro.

A fronte della delibera di estensione del controvalore del Programma EMTN – Euro Medium Term Note, inoltre, l’Amministratore Delegato di Edison ha acquisito la delega/mandato in merito agli importi, ai tempi, alle caratteristiche dell’emissione, ed alla richiesta di quotazione; riguardo all’esecuzione delle emissioni Edison in merito procederà col fornire tempestivamente ogni informazione.

Per quel che riguarda l’andamento del business di Edison, la società ha archiviato i primi sei mesi del 2010 con una crescita dei ricavi del 10,9% a 5,08 miliardi di euro a fronte di un utile netto cresciuto nel periodo del 16,4% a 142 milioni di euro; a causa dell’andamento del mercato del gas l’Ebitda ha fatto registrare una contrazione del 14% circa a fronte però di vendite ai clienti finali che sono cresciute del 13,4% nel mercato del gas e del 15,6% nel mercato dell’energia elettrica. Per l’intero 2010 Edison ha stimato una modesta ripresa della domanda di luce e di gas ma comunque su livelli ancora lontani dal periodo antecedente alla crisi.

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