Valute: fiorino, zloty e rand sono tra le più vulnerabili

Il fiorino ungherese, lo zloty polacco e il rand sudafricano rappresentano le valute di paesi emergenti con le maggiori vulnerabilità in relazione alla crisi del credito: il dato è stato messo in luce da Citigroup, la quale ha paragonato i rischi di queste monete a quelli di Lehman Brothers nel 2008. Gli investimenti denominati in tali divise devono dunque essere evitati come la peste? In realtà, valute come il dollaro di Taiwan, il peso filippino e il sol peruviano sono relativamente più sicuri e affidabili, sempre da quanto emerge dalla ricerca della banca statunitense, quindi le alternative vi sono e sono valide, anche se magari poco conosciute. Gli analisti hanno sottolineato come la crisi europea sia ormai giunta a un punto critico, con delle situazioni che stanno deteriorando in maniera significativa ed eccessivamente rapida; con uno scenario simile, si attende un gran numero di vendite valutarie, con i già citati riferimenti europei e africani a caratterizzare le performance peggiori.

Entrando maggiormente nel dettaglio finanziario, si può capire meglio il motivo delle difficoltà di tali investimenti. Anzitutto, il fiorino ungherese è riuscito a perdere addirittura 4,5 punti percentuali nei confronti del dollaro e l’1,9% nei confronti dell’euro nel corso dell’ultimo mese: si tratta, come è facilmente intuibile, del peggior declino nel novero di venti mercati emergenti, oltre che di una evidente conseguenza dei nuovi pacchetti di stimoli richiesti dalla Grecia.

Riguardo invece allo zloty polacco, il deprezzamento nei confronti della moneta verde è stato molto vicino al 4% (per la precisione 3,8 punti percentuali); il resto dell’Europa orientale non è stato da meno, in particolare se ci si riferisce al leu romeno (-3,4%), la corona ceca (-3,2%) e molte divise balcaniche. Citigroup ha misurato tale vulnerabilità prendendo spunto dalle riserve dei cambi e dividendo questi totali per la somma del deficit di bilancio e il debito che è stato previsto maturare nel giro di un anno.

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