Università di Cambridge emette bond da 350 milioni di sterline

Nel bel mezzo del boom del mercato dei corporate bond in Europa, spinti soprattutto dalle basse valutazioni dei titoli e dai risicati rendimenti sui titoli governativi dei paesi ad alto rating, scende in campo anche la storica e prestigiosa Università di Cambridge. Per la prima volta nella sua storia, l’università britannica non incontrerà studenti bensì potenziali investitori per discutere del collocamento di un bond da 350 milioni di sterline. In 800 anni dalla fondazione, l’Università di Cambridge non si era mai finanziata con un’emissione obbligazionaria.

Il denaro che sarà raccolto servirà per finanziare le strutture destinate all’attività di ricerca e per gli alloggi degli studenti universitari. L’emissione è seguita da vicino dall’agenzia di rating Moody’s, che tra l’altro ha assegnato un giudizio sul merito di credito al livello “Aaa”, il massimo rating possibile e lo stesso attribuito anche al Regno Unito. Moody’s ha sottolineato in un report destinato ai potenziali investitori che l’Università di Cambridge non gode solo di un’ottima reputazione da un punto di vista didattico (avendo annoverato anche scienziati del calibro di Isaac Netwon e Charles Darwin) ma anche sotto il profilo finanziario.

In Europa le grandi università di rado accedono al mercato del debito per finanziare le proprie attività, mentre dall’altra parte dell’oceano diversi atenei hanno già optato per le emissioni obbligazionari come ad esempio Stanford e la Columbia. Secondo quanto dichiarato da Bloomberg, quest’anno è avvenuto un solo collocamento obbligazionario da parte del college britannico De Montfort University di Leicester.

Il timing di Cambridge sembra quello più opportuno, considerando che in questa fase gli investitori sono sempre più alla ricerca di bond ad alto rating in grado di offrire un premio rispetto ai bond governativi. Secondo Moody’s, l’Università di Cambridge ha lo stesso rating del Regno Unito, ovvero “Aaa”, ma ha un outlook migliore (“stabile” contro “negativo”). Il collocamento è curato da Hsbc, Morgan Stanley e Royal Bank of Scotland. Il 5 ottobre partirà un road show per incontrare gli investitori.

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